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Perotti: "Sono consapevole di essere forte nel calciare i rigori. Preferisco regalare assist". VIDEO!

di Marco Rossi Mercanti

Diego Perotti, attaccante della Roma, ha risposto nel pomeriggio di ieri alle domande dei tifosi su Twitter:

Che ricordi hai del tuo primo gol con la Roma contro la Sampdoria?
“Era la mia seconda partita alla Roma, nella prima avevo fatto un assist e in quella è arrivato il gol. È stato anche bello, con un tiro al volo a giro. È stato molto emozionante”.

Qual è il tuo tatuaggio preferito?
“Quello sul braccio destro composto dai monumenti simbolo delle città in cui ho giocato. Rappresenta la mia carriera, ci tengo tantissimo e mi piace molto come me lo hanno realizzato. E sto pensando di tatuarmi anche il braccio sinistro. Perché ho rimosso il tatuaggio del bacio sul collo? Non mi piaceva come era venuto quindi ho deciso di coprirlo con quello con lo scarpino e il pallone”. 

Il tuo idolo è Riquelme: cosa ricordi di lui?
“Una giocata: il tunnel di suola all’indietro fatto contro il River Plate. Una delle giocate viste dal vivo che mi è rimasta nell’anima. In una partita così importante poi… Vederla è stata più emozionante che potermi allenare insieme a lui (Riquelme, ndr)”.

Qual è il posto che ami di più a Roma?
“Devo dire la verità: Roma è bellissima ma il posto che preferisco è sempre casa mia, mi piace passare più tempo possibile con la mia famiglia. Non mi è mai piaciuto troppo andare in giro o fare passeggiate”.

Quali sono i tuoi rigoristi preferiti?
“Ti dico i miei 5 rigoristi ideali: il 1° lo tiro io. Il 2° Jorginho, che tira benissimo. Il 3° Riquelme. Il 4° Zidane, per quello che ha calciato nella finale del Mondiale del 2006. Il 5° Sergio Ramos, anche da difensore centrale ha una qualità pazzesca”.

Meglio confezionare un assist o segnare un gol?
“Mi piace di più fare assist, la sensazione di un compagno che ti ringrazia per aver fatto una buona giocata o un bel passaggio è migliore per me rispetto a quella di segnare”.

Ti ritieni uno dei migliori rigoristi dell'ultimo decennio in Serie A?
“È una situazione di gioco in cui mi esprimo bene e in cui mi piace essere consapevole di essere forte. Capita di sbagliare ma mi sono allenato tanto per arrivare a calciarli con sicurezza. Mi piace anche sentire la pressione e l’attesa dei compagni e dei tifosi”.

Il tuo gol più bello con la Roma?
“Quello contro il Chelsea. Un bel tiro da fuori in una partita importante. A Courtois avevo già segnato col Siviglia contro l’Atletico Madrid, sempre da fuori con un tiro sotto l’incrocio. Forse quello è il più bello della mia carriera”.

Sai cucinare?
"Non sono un grande appassionato di cucina ma sono forte con la griglia”.

Ti hanno sorpreso i tre acquisti di gennaio (Ibanez, Perez e Villar)?
“Carles lo conoscevo di più rispetto agli altri ma hanno tutti e tre delle ottime qualità. Soprattutto hanno la testa giusta, sono molto umili e ascoltano i consigli dei giocatori più esperti”.

Roma-Genoa 3-2 del 28 maggio 2017?
“È stato il momento più emozionante da quando sono a Roma. Mi piacerebbe tornare indietro a sentire le emozioni di quei secondi tra l’arrivo della palla fino al gol e a tutto quello che è successo dopo”.

Quel Roma-Genoa è stata anche l'ultima gara in carriera di Francesco Totti...
“Una partita di addio non è mai felice ma con quel gol e con quella vittoria è diventato tutto più bello. Sono momenti speciali che capitano solo a giocatori speciali come Totti, in questo caso al 90° della sua ultima partita”. 


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