Perrotta: "Non diamo la colpa a Strootman e a De Sanctis. La Roma ha avuto il suo momento negativo, la Juventus ancora no"
Fonte: Roma Radio
Simone Perrotta, ex centrocampista della Roma è intervnuto ai microfoni di Roma Radio, ecco le sue dichiarazioni:
Sulla gara contro il CSKA Mosca...
“L’ho vista, è chiaro che c’è grosso rammarico. Ci giochiamo tutto davanti ai nostri tifosi. Sarebbe stato troppo semplice. Anche noi quando giocavo eravamo bravi in ciò, ricordo la finale di Coppa Italia dove vincemmo 6-2 in casa contro l'Inter, poi andammo a San Siro e rischiammo di complicarci la vita. Tutti ci auguriamo di passare il turno”.
Negli ultimi minuti la Roma ha pagato l’inesperienza?
“È una serie di circostanze, quando si gioca ci sono dei momenti della partita in cui vorresti fare di più ma non ci riesci com’è successo negli ultimi 15 minuti. Ora si dà la croce addosso a Strootman, ma non era facile entrare e calarsi subito in una gara del genere. Chi dà addosso a Strootman è qualcuno che non ha mai giocato gare del genere. Davanti alla televisione è sempre facile giudicare. Non è il suo errore, la squadra era troppo bassa, ma a 10 secondi dalla fine vai a protezione della porte. A mente fredda ognuno rivedrà le proprie colpe. Non vedo neanche l’errore di De Sanctis”.
Trauma psicologico, come si riparte?
“Non è il 7-1 subito contro il Bayern che ha levato molte convinzioni alla squadra. Il pareggio di ieri sono certo che già fa parte del passato. La Roma ha una gara molto importante contro l’Inter che servirà a levare le scorie, che non penso ci siano, della trasferta di Mosca. Questo è un ambiente che vive di picchi se si demoralizza e critica con estrema facilità. Questa è una squadra costruita per toglierci belle soddisfazioni”.
A che punto è la crescita della Roma?
“Sicuramente è più difficile quest’anno che l’anno scorso. Garcia è arrivato dopo la sconfitta del derby del 26 maggio, una data storica e i giocatori si sono messi subito a disposizione del mister. Lui è stato bravo a prendere da subito le difese di Osvaldo, molto criticato, e ha fatto capire al gruppo di aver trovato un condottiero. Il problema arriva quest’anno perché difficilmente si riuscirà a ripetere in termine di punteggio la stagione scorsa, devi sperare anche che la Juventus non faccia oltre 100 punti. Questa prima parte di stagione ha dimostrato che la squadra c’è. Tutti hanno un momento di difficoltà la Roma lo ha già attraversato, la Juventus ancora no”.