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Petrachi: "Ho portato io 7-8 vincitori della Conference League, con più tempo avrei fatto un buon lavoro"

di Gabriele Chiocchio

L'ex DS della Roma Gianluca Petrachi ha parlato dei giallorossi in un'intervista a Tribal Football: "Quello che la Roma ha fatto lo scorso anno è positivo. Sono riusciti a portare un trofeo a Roma dopo tanti anni. La vittoria della Conference League, oltre al fatto che si trattava di una nuova competizione, è un passo importante e un buon livello di realizzazione. Vincere a qualsiasi livello e in qualsiasi competizione non è facile e per questo la vittoria della Conference League è stata importante per la Roma”.

Su questa stagione.
“Quest’anno dovremo vedere se riusciranno a confermare lo stesso livello dell’anno scorso. Credo che la Roma, se si qualificherà per la Champions League, alla fine sarà considerato un buon risultato”. 

Su Smalling.
“Posso dare opinioni su Smalling perché è stato un giocatore che ho portato a Roma e sono molto contento del ruolo che ha perché è molto importante fisicamente e professionalmente. Spero che la Roma non lo perda nel 2023. È molto difficile trovare giocatori del suo livello e lui è una sicurezza a livello professionale. Negli ultimi tempi non ha subito infortuni e sono molto contento che stia facendo molto bene. Portare Smalling non è stato facile, ma è stato veloce. Si è trasferito in prestito con diritto di riscatto. Il desiderio del giocatore è stato molto importante perché la volontà era quella di lasciare Manchester dopo aver capito le scarse possibilità di giocare lì”.

Sulla proprietà.
"Per quanto riguarda la famiglia Friedkin, vedremo cosa ci riserverà il futuro, ma va anche ricordato che con Pallotta hanno ottenuto buoni risultati in campionato e in Champions League. È troppo presto per dare un giudizio sui Friedkin”.

Sul possibile ritorno.
"Non vorrei trovarmi di nuovo in una situazione come quella della Roma, e la mia intenzione è quella di trovare un progetto a lungo termine di tre anni che possa darmi la possibilità di fare qualcosa anche legato alla mia filosofia. Per esempio, se avessi avuto più tempo a disposizione alla Roma avrei fatto un buon lavoro perché eravamo sulla strada giusta. Della squadra della Roma che ha vinto la Conference League, 7-8 erano giocatori che ho acquistato quando ero direttore del club. Il mio desiderio è quello di iniziare con un club che mi permetta di lavorare a lungo termine e che mi dia la possibilità di costruire giorno per giorno”. 


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