Poggi: "Gli ultimi anni di Totti lo hanno consacrato a livello mondiale. Aspettative troppo alte per la Roma all'inizio"
Fonte: calciomercato.com
Paolo Poggi, ex attaccante della Roma protagonista in giallorosso nella stagione 2000/2001, ha concesso un'intervista nella quale parla dei suoi ricordi romanisti, di Totti e della sfida di domenica contro il Torino:
Paolo Poggi, quali ricordi preserva di queste sue esperienze, in granata e in giallorosso? 'Quelli di Torino sono ricordi importanti: ci ho giocato dal '92 al '94. Si tratta della squadra che mi ha fatto esordire in Serie A e con la quale ho vinto una coppa Italia, provando emozioni forti'.
E con la Roma? 'Ho assaporato il grande calcio, nella stagione 2000-01. E' stata un'esperienza fantastica: mi sono ritrovato in uno dei più grandi club d'Europa, a stretto contatto con grandi campioni'.
Sembra però che l'avventura sotto la Mole le sia rimasta maggiormente nel cuore. 'Beh sì. Ho avuto la fortuna di vincere, da protagonista, mentre alla Roma prima della vittoria dello scudetto non c'era un'aria esaltante: in quei sei mesi che hanno preceduto il tricolore qualcosa non funzionava'.
Ha rimpianti per quanto non è riuscito a fare a Roma? 'C'era Fabio Capello come allenatore. Mi ha dato l'opportunità di giocare e di far vedere il mio valore, ma non ci sono riuscito, non come avrei voluto. Di sicuro avrei potuto fare molto meglio'.
Veniamo al Toro e alla Roma di oggi: quali sono i loro punti di forza? 'A mio avviso entrambe sono votate all'attacco e in quel reparto sono più forti. Basta vedere che da una parte c'è Totti e dall’altra Bianchi: sono bandiere e icone, prima che grandi giocatori'.
A proposito di Totti: la stupisce ancora questo 'ragazzino'? 'Assolutamente no. Sta invecchiando dite? Io sono convinto che invece sono proprio gli ultimi anni ad averlo consacrato a livello mondiale: lui ha sempre fatto cose straordinarie, ma vederlo confermarsi ancora oggi dimostra grande spessore, non solo tecnico'.
Cosa pensa della Roma di questa stagione? 'A mio avviso ha iniziato con aspettative troppo alte: ricordiamoci che ripartiva con un progetto che, almeno nelle intenzioni, non era a breve termine. E ora comunque si ritrova a ridosso del quarto posto e quindi può ancora lottare per qualcosa di importante'.
Domenica vedrà la partita? Per chi tiferà? 'Penso proprio di non potermela perdere, ma la osserverò in modo disinteressato, senza tifare per l'una o per l'altra squadra', ha dichiarato a calciomercato.com.