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Pradè: "Abbiamo lavorato bene in estate, non servivano rinforzi. Rinnovo Mexes? Capisco le perplessità del ragazzo"

di Emanuele Melfi

Il direttore sportivo della Roma Daniele Pradè ai microfoni di Sky Sport:

Avevamo lavorato bene in estate, ci siamo solo alleggeriti e che non avremmo fatto nulla già lo sapevamo. Nessuno ci ha mai provato per Vucinic, Adriano, invece, era una situazione diversa. In campionato vorremmo mettercela tutta e come rosa stiamo bene cosi. Noi siamo un management che lavora senza sapere nulla e ci interessa guardare solo quello che succede sul campo, delle altre cose non ci interessa. Dobbiamo cercare di entrare nella testa dei calciatori nel giusto modo e lo stiamo facendo.

Daniele Pradè a Sportitalia:
Questo viene ribattezzato "mercato di riparazione", noi non abbiamo operato quindi abbiamo lavorato benissimo in estate. Abbiamo abbassato il tetto salariale, che era il nostro primo obiettivo e abbiamo spostato dei ragazzi interessanti come D'Alessandro. La società? Siamo dei professionisti e quello che c'è fuori non ci deve interessare, abbiamo un contratto e dobbiamo rispettarlo. In campionato veniamo da un periodo positivo e l'importante è che la squadra rimanga compatta e non risenta di pressioni esterne. Il gruppo è a Roma da qualche anno, abbiamo cercato di lavorare nel tempo. Con questo mercato cambiano i valori delle squadre? Alla fine credo che saranno sempre quelle 4-5 squadre che arriveranno in alto alla fine. Con Pazzini l'Inter ha colmanto il gap che aveva con Balotelli. La società farà di tutto per Mexes ma il ragazzo vuole giustamente capire quello che succederà alla società Roma e sono d'accordo con lui, anzi lo capisco. La società? Quello che succede all'esterno di Trigoria non ci interessa, dobbiamo essere bravi a trasferire questo pensiero a squadra e allenatore. Accetteremo quello che succederà. Un esempio della professionalità è Ranieri: il suo contratto scadrà a giugno e sta lavorando alla grandissima, come sempre.


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