Presentazione nuovo CEO: tutte le parole di Pallotta, Zanzi, Pannes e Baldini. FOTO! VIDEO!
Alle ore 14.00 nella sala stampa del Centro Tecnico Fulvio Bernardini, è stato presentato il nuovo CEO della Roma Italo Zanzi. Presente anche il presidente giallorosso James Pallotta, oltre a Mark Pannes, Franco Baldini e Claudio Fenucci. Vocegiallorossa.it vi propone la diretta testuale e fotografica dell'evento, mentre il video è stato pubblicato sul canale ufficiale YouTube della società.
Mark Pannes
«Grazie per essere venuti. Un anno fa sono stato nominato CEO della Roma. E' stato un onore e un privilegio essere l'amministratore delegato della Roma e lavorare con questo gruppo, dai calciatori, allo staff e alla dirigenza. E' stato un onore lavorare per una squadra che ha dei tifosi così fantastici. Oggi sono molto orgoglioso di essere qui per annunciare il nuovo CEO della Roma e voglio dire che questa aggiunta completa la nostra squadra dirigenziale. Dopo aver lavorato per due decadi nei vari continenti devo dire che questo staff batte di gran lunga tutti gli altri staff con cui ho lavorato».
James Pallotta
«Grazie a tutti per essere qui, buon Natale a tutti. Vorrei inoltre ringraziare Mark Pannes per il lavoro fantastico svolto, nonostante le circostanze deboli in cui ci siamo trovati inizialmente. Non è stato un cambiamento, finalemente andiamo verso coò che abbiamo deciso sin dall’inizio, con un Global CEO in grado di gestire tutto il gruppo, fu una mia decisione e lo è sempre stata. Si aggiunge ad una dirigenza che abbiamo ed è fantastica. Vorrei quindi introdurre Italo Zanzi come global CEO».
Italo Zanzi
«E' un giorno molto speciale per me. E' un onore e un privilegio guidare uno dei migliori club calcistici del mondo. Una squadra supportata dai migliori tifosi del mondo. Ringrazio Pallotta e Pannes per il loro supporto e la loro fiducia. La Roma ha creato una piattaforma unica per un grande successo in una nuova era unica e competitiva. La mia responsabilità è quella di ingrandire quest'asse e di assicurare che i risultati dentro e fuori dal campo siano degni della nostra storia, immagine e anima. Certamente ci sono sfide che dobbiamo affrontare: la concorrenza sul campo, un difficile clima economico e altre. Ma siamo convinti di avere una squadra forte e una strategia per superarle. Non vedo l'ora di collaborare con tutti. Voglio essere chiaro: nessuna struttura organizzativa non può garantire risultati, ma il nostro impegno sarà maggiore di tutti gli altri. Mi rivolgo ai media: voi siete molto importanti per noi, sarò molto felice di collaborare con voi. Ai tifosi: ho preso la vostra passione, prometto di lavorare il più possibile per ottenere risultati. In conclusione: è un'occasione davvero speciali, le parole importanti non sono il mio nome, ma le parole "Roma Campione"».
Qual è l'obiettivo maggiore per la prossima stagione?
Pallotta: «Tra i vari obiettivi il più importante è quello di creare una buona squadra che possa rimanere in Champions League per 10 o più anni e che possa migliorare il brand, certo è che per farlo occorre una squadra che competa a grandi livelli».
La nuova figura professionale del CEO in che modo potrà collegarsi con le altre figure professionali? Non c’è il rischio che vengano ridimensionate?
Pallotta: «Siamo sicuri della nostra scelta, è sicuramente la prima scelta. Lavorerà bene con lo staff, io non sono mai qui ma Italo e gli altri sapranno guidare questa squadra verso il giusto”.
Come mai la proprietà americana ha deciso di investire nel calcio italiano, che negli ultimi anni ha perso posizioni a livello internazionale?
Pallotta: «Ho deciso di investire in Italia anche perché è un po' la mia seconda famiglia, l'Italia come il resto del mondo vive una situazione politica che è sempre la medesima, il mio obiettivo è quello di far diventare la Roma una squadra che competa a grandi livelli».
La Roma è in grado di fare uno stadio da sola al di fuori della legge specifica e in che tempi?
Pallotta: «La prima cosa che cerchiamo di fare è individuare una location. Stiamo lavorando per costruirlo entro i prossimi cinque anni, sperando di riuscirci anche prima».
Quale crede possa essere l'obiettivo minimo di questa stagione?
Baldini: «L'obiettivo, avendo la certezza di aver messo una squadra di ottima qualità, è quello di poter competere per un posto in Champions League».
Pallotta: «L'obiettivo è quello di Franco dal primo giorno, sicuramente l'intenzione è quella di arrivare in Champions League e saremmo dispiaciuti se non dovesse succedere quest'anno».
Pannes: «Obiettivi a lungo termine sono il miglioramento del club, sempre e continuamente. I fan devono essere pazienti e fiduciosi e riusciranno a percepire questi miglioramenti".
Si parla molto di una possibile cessione di De Rossi. Qual è la sua posizione?
Pallotta: «Non abbiamo assolutamente intenzione di farlo, non abbiamo contatti con nessuno e non abbiamo ricevuto proposte. Divertente vedere a quante squadre lo abbiamo venduto”.
Baldini: «Jim diceva che è divertente leggere quante volte abbiamo venduto oggi De Rossi. L’intenzione della Roma non è vendere De Rossi e posso confermarlo».
E' soddisfatto dei risultati fin qui raggiunti? Quanto tempo ci vorrà per portare il club a grandi livelli?
Pallotta: «Io non sono mai soddisfatto finché non raggiungiamo gli obiettivi. Sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto in termini di management, della direzione in cui siamo, ma non sono una persona che si accontenta facilmente. Non sta a me dire in quanto tempo diventeremo grandi, lo dovrà dimostrare la squadra sul campo. Abbiamo una squadra giovane che sta progressivamente migliorando, bisogna dare tempo alla squadra di crescere e si vedranno miglioramenti".
Quando sono iniziati i contatti e quali contributi darà al nuovo management?
Zanzi: “(Spiega che inizialmente parlerà spagnolo perché sta studiando per migliorare il proprio italiano, ndr) Il piano è il seguente: il 2 o 3 gennaio prenderò qui l’incarico full time, intanto mi aggiornerò. Esprimo fiducia per l’aspetto sportivo e per quello del business. Il marchio Roma è internazionale e deve avere più slancio, anche internazionale. I primi contatti solo pochi mesi fa, ma ora abbiamo ufficializzato tutto e sono molto contento».
Quali saranno le competenze del dott. Zanzi?
Pallotta: «Penso possa rispondere lui. Ci aspettiamo che sarà parte del team e che lo conduca a grandi cose dentro e fuori dal campo. Ho aspettative altissime, l'abbiamo scelto per il suo background e per le sue capacità».
Come mai ha accettato?
Zanzi: "Ho accettato perché è un onore guidare un club storico che dovrebbe essere e diventerà il migliore del mondo. Bisognerà vincere dentro e fuori dal campo, lavoriamo duro»
Ha fatto una previsione per quando poter festeggiare il primo scudetto americano?
Pallotta: «Mi piacerebbe sapere esattamente quando. Stiamo lavorando per essere competitivi. Il nostro è un progetto pluriennale, entro i prossimi cinque anni come fatto con i Boston. Siamo sulla strada giusta, abbiamo una squadra giovane che sta migliorando».
Quale sarà la sua impronta nel nuovo staff dirigenziale?
Zanzi: «Non credo che serva cambiare qualcosa immediatamente, sarebbe pericoloso entrare in maniera travolgente. Abbiamo le vacanze per riflettere quali sono obiettivi e le nostre risorse a breve, medio e lungo termine. Sono qui non perché qualcuno abbia lavorato male, al contrario, ma per dare un contributo, perché vogliamo fare di più e lavorare bene. Mettiamo in campo un piano per lavorare bene, una strategia duratura che manca al calcio internazionale: qui c’è la preoccupazione per vincere la prossima gara la domenica, naturalmente lo siamo anche noi, ma siamo impegnati a mettere in campo una strategia per vincere la settimana prossima, l’anno prossimo e nel futuro».
E' possibile raggiungere il livello delle più forti squadre europee?
Zanzi: «Se non avessimo queste aspettative non saremmo qui. Ho seguito la squadra, sono molto orgoglioso di farne parte. Mi piace il suo calcio offensivo anche se qualche volta rischioso, abbiamo una grande proprietà e una grande squadra che ha di fronte a sé sfide stimolanti che non vediamo l'ora di vincere».
Avete già programmato gli investimenti per la prossima campagna acquisti? Dipenderanno dai risultati?
Pallotta: «Vorrei mettere in chiaro che non abbiamo intenzione di stravolgere i nostri piani di investimento. Faremo il necessario per allestire una squadra competitiva. Ribadisco inoltre che non sono qui per divertimento, l'ultima cosa che voglio è essere massacrato da voi ogni settimana. Abbiamo messo insieme un'ottima squadra e vogliamo continuare a fare questo».
DiBenedetto fa ancora parte della Roma?
Pallotta: «Fa ancora parte del Consiglio di Amministrazione».