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Ranieri: "Dybala? Quando gioca così è bello da vedere. El Shaarawy mi risolve i problemi"

di Benedetta Uccheddu

Claudio Ranieri ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del match contro il Genoa. Queste le sue parole:

Ranieri a Sky

Settima vittoria consecutiva all'Olimpico. 
"Era un partita difficile. Il Genoa con l'arrivo di Vieira si è quadrato bene. Era difficile trovare il bandolo della matassa. Ci siamo riusciti ma abbiam preso gol da palla inattiva. Fa parte del gioco, quindi abbiamo continuato ed è stata una vittoria ostica e difficile. La volevamo anche per ringraziare i tifosi presenti oggi, che erano il doppio di quello che mi aspettavo. Dobbiamo fare tutto per questa gente, perché ci amano. I tifosi vogliono sempre il massimo ed è quello che chiedo anche io alla squadra".

Dybala oggi è stato Dybala. El Shaarawy invece è stato spesso in panchina senza fare un fiato. 
"Stephan è un ragazzo eccezionale, ma tutti si allenano bene. Ho detto a tutti che ci serviranno perché giocheremo ogni tre giorni, per cui dobbiamo svoltare ogni partita cercando di dare il meglio e il massimo. Non sarà facile ma ci proveremo. El Shaarawy è uno degli esperti e so che posso sempre contare su di lui".

In Europa League avete buone possibilità, sei d'accordo? 
"Penso partita per partita. In Europa o sei dentro o esci subito. Ora abbiamo due partite importanti, AZ ed Eintracht in casa. Cercheremo di fare il risultato in Olanda, anche se non sarà facile. I ragazzi sono in ottime condizioni psicofisiche e cercheremo di arrivare da qualche parte. da una parte o dall'altra noi vogliamo esserci".

Non ci credo che non sarai in panchina il prossimo anno, sbaglio? 
"Non voglio dire più nulla. Già avevo detto che avrei smesso e invece mi trovo qui tra voi. Lasciatemi in pace (ride, ndr). Avevo già deciso di voler smettere"

Ranieri a DAZN 

Avete messo un mattoncino in più.
"Sì, io devo essere sincero. Abbiamo fatto un buon approccio, cercavamo l'aggiramento perché sapevamo che il Genoa sarebbe stata una squadra ostica. Aveva fatto più punti di noi, c'è poco da dire. Aveva già vinto tre volte fuori casa, cosa che noi non ci siamo riusciti. Nelle ultime due partite a Lecce con il Milan aveva pareggiato, per cui sapevamo che andavamo incontro a una partita molto, ma molto difficile. Devo dire che eravamo riusciti a pervenire al gol. L'abbiamo subìto, però la squadra non si è mai disunita. Abbiamo continuato a giocare, ad attaccare per quello che sappiamo fare e siamo riusciti poi a centrare il bersaglio grosso".

La Roma ha segnato due gol nel secondo tempo dopo due decisioni arbitrali contestate dove vi hanno fischiato due rigori. Questo è un sintomo di una squadra che non dà nulla per scontato?
"Dico sempre ai miei giocatori di non fermarsi. Adesso con la tecnologia del VAR, se c'è qualcosa ti richiamano e non possiamo stare lì a pensare anche sui fuori gioco. Io non voglio che la squadra si fermi. Dopo si vede, per cui stanno piano piano entrando in quest'ottica mentale di non fermarsi mai, di non arrendersi mai ed è quello che voglio io".

Su El Shaarawy.
"Certamente, io che ce l'ho tutti i giorni lo vedo. Meriterebbe di giocare, però sono tutti disponibili. Fanno tutti enormi sacrifici, soprattutto quelli che non giocano. Sai, tu ti alleni e poi giochi e hai la soddisfazione. Chi non gioca, domani dovrà spingere molto per cercare di recuperare la partita che non ha giocato. Stephan per me è un punto di riferimento importante perché come so che possa avere un problema, io so che lui me lo risolve".

Ci può dire come sta il capitano?
"Allora, ha sentito un problema al ginocchio. Adesso lo valuteremo nei prossimi giorni perché, se ho capito bene, gli è caduto uno sopra e ha sentito un pochettino un dolorino. Adesso vediamo un po' di che entità sarà".

Su Dybala.
"Quando gioca così è bello vederlo, è bello pagare il biglietto perché ha delle giocate che solo i grandi campioni sanno fare".

Comunque, quando è arrivato lei, mister, la Roma si guardava indietro. Adesso si guarda anche avanti. Cosa può puntare?
"Ma questo non lo so. Noi puntiamo a far bene ogni partita. Adesso, in 20 giorni, dovremo fare sei partite. Giocheremo ogni tre giorni e cercheremo di essere sempre all'altezza della situazione. Poi, alla fine di questo ciclo, vedremo a che punto saremo sia in Coppa Italia che nelle Coppe Europee che in campionato".

Ranieri in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)

Com’è cambiata la gestione di Dybala? Tra poche presenze scatta il rinnovo automatico, c’è l’intenzione di ridiscutere l’accordo?
«Queste sono operazioni che deve gestire Ghisolfi, non vedono l’ora di metterlo in campo. Il ragazzo si sta allenando molto bene: quando sono arrivato, all’inizio aveva qualche problemino, ma ora si allena regolarmente con entusiasmo e determinazione, ed è un piacere vederlo lavorare. Anche stasera ha fatto cose incredibili, trasformando palloni difficili in giocate semplici. È davvero tanta roba, per cui mi auguro che possa restare. Per quanto riguarda la questione contrattuale, se lo spalmano o meno, vedremo. Conosco il suo nuovo agente e gli ho detto di fare attenzione e agire per il meglio. Quando arrivano gli agenti nuovi vogliono sempre fare cassa».

Su Angelino.
«Mi sembra di non averlo mai tolto, in un certo senso. Comunque, tutti stanno bene, onestamente, anche quelli che non stanno giocando. L’ho detto oggi durante il meeting: “Tenetevi pronti, perché ora giocheremo ogni tre giorni e avrò bisogno di tutti”. Giocheranno dall’inizio o entreranno in corso, ma sarà fondamentale essere pronti a qualsiasi situazione».

Che messaggio è aver riattaccato due volte dopo i rigori non fischiati?
«Sono contento perché ho detto ai ragazzi di non pensare all’arbitro, di non concentrarsi su quello che fa. Se c’è qualcosa di irregolare, ci penseranno poi loro. Non siamo andati al VAR, evidentemente non c’erano gli estremi. Io non ho ancora visto le azioni, quindi non posso giudicare. Forse è stato valutato che il pallone sia stato preso con la mano, oppure che l’azione fosse troppo vicina. Non lo so, davvero. Quello che dico sempre ai ragazzi, sia sui contropiedi sia sui fuorigioco, è di non fermarsi mai. Se c’è un fuorigioco o meno, lo stabilirà il VAR. Noi dobbiamo continuare a giocare, e sono contento che i ragazzi mi abbiano ascoltato. Non è facile, perché l’istinto ti porta magari a fermarti, a protestare, a perdere concentrazione. In quella situazione, c’erano due o tre che hanno reclamato per il rigore, ma gli altri hanno continuato a giocare. Bene così».

Sulla gestione di Pellegrini e il passaggio alla difesa a 4.
«A un certo punto ho notato che loro, attaccandoci da ogni lato, lasciavano il nostro centrocampo un po’ troppo scoperto. Per questo motivo, ho deciso di non tenere cinque uomini in difesa. Mi sembrava più opportuno riequilibrare la squadra e renderla più compatta per gestire meglio la situazione. Pellegrini? Stava giocando bene e facendo la sua partita. Il gol è nato proprio da una sua chiusura sul secondo palo. Poi però si è fatto male, ma non ha voluto uscire immediatamente. Ora dobbiamo aspettare e vedere cosa diranno i medici domani o dopodomani, perché ha sentito un fastidio al ginocchio dopo che qualcuno gli è caduto sopra. Aspettiamo aggiornamenti».

Con Ranieri dalla prima giornata, in che posizione sarebbe la Roma?
«Non lo so, forse sono subentrato al momento giusto».

Su Dovbyk. 
«Menomale che è fuori dal gioco. No, ragazzi, noi abbiamo imparato a cercare sia un punto di riferimento sia le soluzioni in profondità. Lui è sempre pronto ad andare su quei palloni. Dobbiamo però essere più precisi quando portiamo palla, perché la differenza tra averlo o non averlo in campo si sente, soprattutto lì davanti. Tutti possono muoversi intorno a lui, e lui fa da punto di riferimento: va in profondità, protegge i palloni… ma non sono del tutto soddisfatto del lavoro che stiamo facendo per metterlo nelle migliori condizioni».

Ranieri ai canali del club

"Vittoria importante e difficile, contro una squadra che ultimamente ha vinto tre volte fuori casa e nelle ultime due trasferte ha pareggiato con Lecce e Milan, per cui sapevamo che sarebbe stata una partita ostica. L'avevamo aperta ma poi, purtroppo, abbiamo preso gol. Dovevamo essere più attenti su quella palla da calcio d'angolo. La squadra però non si è disunita e ha continuato a cercare il gol, come voglio io. Abbiamo risolto una bella pratica". 

Piano piano si risale la classifica. 
"Importante era iniziare bene, se non ricordo male in 20/21 giorni giochiamo sei volte, quindi ogni tre giorni ci sarà una partita. Dovremmo essere sempre all'altezza della situazione e dei nostri tifosi. Mamma mia, non mi aspettavo 62mila persone. Grazie, grazie, grazie". 
 


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