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Ranieri: "Mi aspetto di più da Menez. Tra la Roma e un'altra squadra sceglierei la Roma"

di Greta Faccani

La conferenza stampa che precede la trasferta della Roma in terra bolognese è prevista per le 12.30, presso la sala conferenze del Centro Sportivo Bernardini di Trigoria.

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Come sarà la gara con il Bologna? Come vivete queste notizie sul futuro societario?
“I ragazzi non guardano ai problemi societari ma sono concentrati sul campo. Mi aspetto una gara difficile, all'andata ci hanno ripreso all'89 e dobbiamo stare attenti: giocano bene, si chiudono e vanno con fraseggi”
 

Un giudizio su Perrotta?
“Si era infortunato nel gol contro la Fiorentina e ha avuto un problema al ginocchio. E' un esempio che ogni società vorrebbe. Parla poco e ci mette tutto, è un punto fermo”
 

Cosa rappresenta Menez, può diventare il nuovo Totti?
“Non ho vinto nessuna scommessa, ha talento ma secondo me ha dato solo il 50%. Spero possa migliorare e mi aspetto molto di più da lui e Menez concorda con me. E' differente dal capitano, non facciamo confronti, speriamo di tenerli il più a lungo possibile”
 

In atacco ci sarà rotazione?
“Totti l'ho visto bene domenica, figuriamoci oggi. Sta bene ed è disponibile. Domattina decido”

Totti in partitella ha fatto il playmaker, è un'indicazione per domani?
“Sì, domani lo metto in panchina e farà il playmaker vicino a me (ride, ndr)"


Come sta Juan?
“Sta bene”

Crede che l'Inter con Pazzini sia pià pericolosa?
"L'Inter è la nostra avversaria e con Pazzini ha colmato gap che aveva dopo la partenza Balotelli".

I giocatori stanno metabolizzando il turn over?
"Credo di sì, così mi sembra poi non lo so. E' logico che non debbano essere contenti quando non giocano, guai se lo fossero".

La gara di Torino ha rappresentato il top almeno in trasferta?
"Non lo so, abbiamo fatto una buona partita e abbiamo vinto. Ora pensiamo al Bologna. Al contrario degli emiliani noi abbiamo avuto poco tempo per preparare la gara".

Bene con le grandi e meno bene con le piccole?
"E' una questione di concentrazione. Dobbiamo essere sempre determinati e concentrati, così come sto vedendo la squadra".

Si dice sempre che le sue squadre non giochino un bel calcio, sono pregiudizi?
"Da allenatore vedo sempre il bello di quello che produce la Roma. Non posso fare di più di quello che si sta facendo. Sono molto soddisfatto e orgoglioso di quello che stiamo facendo".

Accetterebbe una proposta di rinnovo?
"Bisognerebbe valutare la proposta ma è chiaro che tra Roma e un'altra squadra sceglierei sempre la Roma. Roma è Roma".

Il turnover può essere una grande risorsa?
"Quando si ha una rosa ampia sta all'allenatore mettere chi sta più in forma. Si va anche ad intuito poi magari si sbaglia. Per la Roma era la prima volta e spero che la squadra abbia capito bene i meccanismi. Il turnover è utile per non arrivare cotti nelle ultime fasi della stagione".

La Roma è riuscita ad isolarsi dalle voci societarie, in questi casi ci si unisce e ci compatta di più?
"Questo è un gruppo straordinario, tengono alla maglia che indossano, complimenti anche a chi l'ha formato".

Sette vittorie su otto gare è una striscia importante, come mai non se parla tanto?
"Non lo so, quando la Roma vince io sono contento. Sono contento quando sono soddisfatti i tifosi, i giocatori e la società, il resto non mi interessa".

E' scattato qualcosa nei giocatori per imporre il proprio gioco anche in trasferta?
"Me lo auguro, gli esami però non finiscono mai".

Analogia tra la rimonta dell'anno scorso e questa?
"Lo vorrei ardentemente. Noi dobbiamo fare di tutto per continuare così, siamo artefici del nostro futuro".

Atleticamente siete al top?
"Se fossimo al top saremmo all'inizio della discesa. La forza è quella di stare all'80% altrimenti se siamo al top poi scendiamo".

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