Ranieri: "Su Pradè sono stato frainteso, in lui ho stima professionale ed umana"
Oggi alle ore 12.30, il tecnico Claudio Ranieri incontra i giornalisti in conferenza stampa al 'Fulvio Bernardini' di Trigoria alla vigilia dell'incontro di Serie A con il Brescia.
Sta arrivando una nuova proprietà, sente pressione più pressione?
No. Non è che ora do di più perchè c'e' un nuovo acquirente rispetto a prima. Come filosofia di vita do il massimo sempre, ma non posso dare di più di quello che sto dando. A 60 anni mettersi in evidenza è difficile. Di me si dovrebbe sapere ormai morte e miracoli non ho bisogno di mettermi in mostra.
Il ritorno della Roma a due sole punte è solo una parentesi?
Sì, è solo una parentesi.
È possibile avere la responsabilità di fare un grande regalo alla famiglia Sensi, un ultimo trofeo per la loro gestione?
Le responsabilità ce l’hanno tutti gli allenatori che sono chiamati a vincere. Non è una responsabilità in più, per me è un dovere, come una missione vincere qualcosa con la Roma, anche per ringraziare chi mi ha riportato a casa dopo 35 anni”.
La Roma non ha fatto mercato a gennaio, questo può essere penalizzarvi?
Spero che il mercato non penalizzi la Roma, significherebbe che non siamo più concorrenziali. Mi auguro che il nostro mercato a breve sarà rimpinguato da Pizarro e da Adriano che potrebbe dare il suo contributo con qualche suo gol nelle ultima fase del campionato.
Come sta Pizarro?
Dovrebbe aggregarsi col gruppo a inizio settimana.
Può crescere il campionato italiano tramite l'ingresso di capitali stranieri?
L’importante è avere soldi, guarda che ha fatto il Chelsea a gennaio. Ben vengano i capitali esteri se fanno il bene della Roma.
Campionato, Allegri ha detto che servono 80 punti. E’ più difficile vincere questo campionato rispetto all anno scorso?
Ogni campionato è difficile. L’anno scorso il grosso dispendio fisico dell’Inter ci ha fatto sognare e ci siamo fatti sotto prepotentemente. Questo è più difficile perché più competitivo, ci sono molte squadre valide al vertice.
Da Brescia al Brescia, cosa è cambiato?
Ho ritrovato la Roma, proprio all’andata contro il Brescia e nonostante la sconfitta. Da lì le mie parole che sembravano buttate al caso si sono rivelate veritiere. Domani partita difficile, ma noi dobbiamo vincere.
Niente rinforzi, Pradè ha detto che non servono perchè la Roma è la più forte. Giusto?
Non condivido le parole di Pradè, noi non possiamo spendere, ma non perché siamo più forti delle altre.
Insidie contro il Brescia?
Ci sono eccome, guai ad abbassare la guardia, loro lottano per la salvezza e ci aggrediranno.
Le dispiacerebbe se non rientrasse nel nuovo progetto societario?
No, affatto, ho sempre fatto al meglio il mio lavoro e non porto rimpianti.
Nel pomeriggio Claudio Ranieri affida le proprie parole all'AdnKronos.
«Le mie dichiarazioni di oggi, rilasciate in occasione della conferenza stampa alla vigilia della gara con il Brescia, in risposta ad una domanda sul mercato, sono state viste da alcuni, come un attacco all'operato, direttamente del ds Daniele Pradè, nei confronti del quale nutro amicizia, stima professionale ed umana, e indirettamente della società. Nel club ognuno di noi sta facendo il massimo, Pradè compreso. Il gruppo, e non intendo solo quello prettamente sportivo ha sempre dato il massimo in tutte le occasioni. La Roma da cinque anni sta attuando un autofinanziamento eccellente, che ha permesso di mantenersi sempre ai massimi livelli. La prova ne sono i risultati sportivi conseguiti. Io ho sempre parlato dall'inizio dell'anno dell'indiscusso valore di Milan e Inter, ma i nostri tifosi lo sanno, lotteremo sempre fino in fondo e non ci tireremo mai indietro in nessuna competizione».