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Roma Radio - Baldissoni: "Ecco perché siamo stati multati". Zanzi: "Problema risolto, tifosi stiano sereni"

di Claudio Lollobrigida
Fonte: Roma Radio

I dirigenti della Roma Italo Zanzi e Mauro Baldissoni sono intervenuti ai microfoni di Roma Radio per parlare del Financial Fair Play. Ecco le loro parole.

BALDISSONI - "Il Financial Fair Play è un insieme di regole che l'Uefa ha introdotto e che le società devono rispettare a garanzia della stabilità del sistema. Spesso per l'ansia di competere chi gestiva società di calcio si impegnava finanziariamente oltre le proprie risrse per mettere in campo una squadra competitiva. Ma non potendoli rispettare si impattava negativamente sui bilanci delle altre società. Per rispettare queste regole bisogna essere in pari coi pagamenti verso altre società di calcio nell'ambito del calciomercato. Bisogna essere in regola nei pagamenti ai tesserati e come norma più generale bisogna rispettare il pareggio del bilancio, che deve produrre perdite non superiori a una certa misura di 5 milioni. Non è un valore assoluto ma con aggiustamenti che il FFP introduce: non vengono introdotti investimernti in alcuni settori virtuosi come gli stadi o i settori giovanili. E' in corso però una fase chiamata transitoria per cui si consentono spostamenti più ampi ma curabili con introduzioni di nuovi capitali, fino a 45 milioni complessivi triennali. La Roma, che rispetta tutti gli altri parametri verso le società europee e verso i tesserati, non pareggiava il bilancio dovuto agli spostamenti. Questo periodo di monitoraggio iniziava con l'esercizio 2011/2012. La società acquisita dagli americani nei due esercizi precedenti aveva perso 22 milioni nell'esercizio 2010 e 30,8 milioni nel 2011 con iniezione di capitale. Nel momento in cui non si garantisce la continuità aziendale si entra in una fase diversa, di liquidazione o fallimento. Con il FFP non si può ripianare oltre una certa cifra, bisogna quindi strutturare la società affinché le perdite non superino il limote stabilito. Nell'anno precedente la Roma aveva avuto accesso ai ricavi Champions, ma nonostante ciò c'era stata una perdita di 38 milioni. L'anno successivo, senza Champions, si è arrivato a 58 milioni di perdite e quindi maggiori dei 45 milioni consentiti. Da 58 ovviamente non si può andare a 0 l'anno dopo, la struttura gestionale si trasforma nel tempo. Nei successivi due anni di monitoraggio le perdite ci sono state ma inferiori. L'Uefa ha quindi visto il bilancio e ha potuto apprezzare il lavoro svolto, come testimonia la sanzione diversa rispetto a altre squadre. Il valore patrimoniale della rosa alla fine del bilancio 2011 era di 37,5 milioni, ora è di 123 milioni. Questo è stato fatto mantenendo il livello di salari inalterato, nel 2011 era di 84 milioni e oggi è di 87 milioni con un valore della rosa maggiore. Altro elemento apprezzato dall'Uefa è stato il rapporto tra il costo del personale e i ricavi, sceso da una percentuale di partenza dell 83% al 65%. Abbiamo ridotto le perdite, ricapitalizzato e questo ha portato a una sanzione minima. L'impatto delle sanzioni? C'è sempre una doppia componente, finanziaria e tecnica. La prima consiste in una multa, per la Roma 2 milioni in 3 anni, più ulteriori 4 milioni se non venissero rispettati i parametri; la sanzione di natura tecnica si inquadra in un'ottica dissuasiva per rispettare il FFP, alla Roma anziché 25 giocatori sarà ridotta la rosa nelle competizioni europee a 22. Peraltro 8 devono essere italiani, di cui 4 cresciuti nel vivaio. Quindi potremo avere 16 giocatori di qualsiasi provenienza, 4 italiani e soltanto 2 dal vivaio. Non siamo preoccupati di questo. E' ovvio che sia una limitazione, ma non ne siamo preoccupati sul piano della competitività. Per il mercato dell'anno prossimo c'è l'impegno di mantenere un equilibrio nella gestione di tutte le voci coinvolte, anche nel valore dei salari dei giocatori attualmente in lista e di quelli che ci saranno l'anno prossimo. Queste indicazioni si riferiscono soltanto al prossimo mercato estivo e a quello invernale. Sono dei paletti a cui prestare attenzione ma ai quali abbiamo prestato attenzione in questi anni. Milan-Roma? Tranquillo ha fatto una brutta fine...". 

ZANZI - "E' una cosa importante ma non deve causare panico o preoccupazione tra i tifosi. L'abbiamo sistemata e tutti devono essere sereni, l'abbiamo gestita bene e siamo fiduciosi nell'andare avanti. E' stato un dialogo costruttivo di quasi 5 mesi per fare capire all'Uefa da dove siamo partiti, con miglioramento economico e tecnico. Questo è stato molto apprezzato. C'è un piano a lungo termine e tutto quello che facciamo è in questo ambito, l'Uefa lo ha visto. Loro sono stati chiari sul fatto che questo sistema aiuta e non punisce i club, sono stati disponibili nel capire la nostra realtà. Hanno apprezzato la nostra ambizione di vincere ma di essere responsabili fiscalmente. E' stato un dialogo molto costruttivo. Ora conosciamo i parametri su cui lavorare, abbiamo fiducia per pianificare il futuro come pensavamo prima di questa sanzione. Non ci deve essere preoccupazione scirca la possibilità di avere il successo previsto".


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