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Sabatini: "Non mi stupirei se Roma-Milan venisse decisa con un gol al 90'"

di Andrea Gonini

In sfide come l'imminente Roma-Milan il fattore psicologico gioca un ruolo fondamentale. Ne ha vissute, vinte, perse e pareggiate tante Walter Sabatini, ex dirigente del club giallorosso e mentore di Frederic Massara, tra gli artefici della rinascita rossonera della scorsa stagione. L'ex capitolino è stato intervistato in esclusiva dalla redazione di MilanNews.It.

Che tipo di match prospetta?
"Sarà una partita molto tirata e complicata per tutte e due le squadre. Mi aspetto una Roma molto accorta, con di fronte un Milan che ha cambiato notevolmente pelle. Non mi stupirei venisse decisa da un gol al 90°".

Si aspettava un Milan più nel vivo della lotta scudetto?
"Il Milan, così com'è, è una squadra da scudetto. Ha subito tuttavia un'emorragia importante, a cui è stato bravo a porre rimedio Pioli. Quando però perdi certi punti rischi di rimanere tagliato fuori. E così è stato".

Tra gli artefici della vittoria dello scudetto dello scorso dell'anno vi è il "suo" Massara. Gli ha dato qualche consiglio in chiave mercato in vista della prossima stagione?
"Massara è un grande dirigente e non ha bisogno di miei consigli. Mi ricordo quando ci eravamo sentiti nel momento in cui era approdato al Milan: c'era un grande progetto davanti e lui era sicuro di dove i rossoneri sarebbero arrivati. I fatti gli hanno dato ragione".

Leao è tuttavia oggettivamente una situazione "spinosa" da gestire. Come agirebbe Walter Sabatini? 
"Bisogna ballare a metà strada e provare a trattenerlo. Avercelo o non avercelo può fare la differenza. Non si può sempre ottenere però quello che si vuole. Soprattutto sul mercato".

Come gestirebbe personalmente la situazione futuro di Ibra?
"Lo ascolterei e cercherei di farmi un'idea sulle sue sensazioni. Dopodichè farei una scelta che sia la più intelligente per tutte le parti in causa".

Come vedrebbe in futuro l'attaccante svedese? Più allenatore o dirigente?
"Questo lo sa solo lui. Ibra, ora come ora, è un attaccante e gioca nel Milan. Finchè è calciatore, bisogna giudicarlo in quanto tale".

I rossoneri possono ambire concretamente alla vittoria della Champions?
"Sì, i rossoneri che abbiamo visto contro il Napoli possono ambire a questo tipo di traguardo. Però l'acume tattico deve essere lo stesso che abbiamo visto contro i partenopei".

Ai tempi della Roma ha vissuto in prima persona la vicenda legata alla possibile costruzione del nuovo stadio. Il Milan dovrebbe marciare con più fermezza verso questa direzione?
"Un club come il Milan deve ambire a avere un suo stadio, ma mi sembra che da qualche anno stia perseguendo questa strada. Logico che ci vuole il suo tempo. Non è qualcosa che costruisci dall'oggi al domani".


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