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Santon: "Voglio vincere qualcosa con la Roma. Fonseca mi piace perché è onesto. Al derby di quest'anno avevo la pelle d'oca"

di Marco Rossi Mercanti

Davide Santon, terzino della Roma, è stato protagonista ieri di un'intervista sul profilo Instagram della tv ufficiale giallorossa. Ecco le sue dichiarazioni:

Come stai?
“Sto bene, ho un po’ di nostalgia e speriamo che presto si sistemi un po’ tutto”.

Come stai vivendo questo periodo?
“Abbastanza bene, ho un bel giardino e passo il tempo fuori con la mia famiglia e passiamo il tempo insieme”.

Grigliata a Pasquetta?
“No, non dobbiamo sgarrare in questo periodo. Abbiamo mangiato la cioccolata ma niente barbecue”.

Il lato positivo di questa situazione, forse, è godersi la famiglia…
“Sì, nel nostro lavoro stiamo spesso fuori ed è un bene però fino a un certo punto: quando riaprono le scuole? (ride, ndr). È bello passare del tempo con mia figlia, il periodo è negativo ma qualcosa di positivo c’è”.

Hai sentito qualcuno al Nord?
“Noi a Roma siamo stati più fortunati, abbiamo avuto meno casi. Pensare che ci sono tante migliaia di persone che non sono messe bene è dura, speriamo che questo periodo possa passare quanto prima”.

Giornata tipo?
“La routine è questa: la mattina mi sveglio, faccio colazione e i compiti con mia figlia, poi faccio l’allenamento e mi dedico alle passeggiate col cane. La sera vediamo un po’ di film”.

Giardino importante per allenarsi bene...
"Sì ma avrei bisogno anche di più spazio, abbiamo bisogno di un campo regolamentare. Un po' di giardino, un po' di bicicletta in casa e ci gestiamo".

Quanto tempo servirà per ritrovare il ritmo-partita?
"I nostri allenamenti personali sono abbastanza intensi, la cyclette è di un'ora per esempio. Certo, correre in campo è una cosa diversa ma non saprei quando ricominciare, penso che ci vorranno 3-4 settimane di allenamento intenso per tornare a una forma discreta".

Cosa ti manca di più del calcio?
"Mi manca un po' tutto, i miei compagni, il campo, i nostri tifosi. Se tornassimo in campo senza di loro non sarebbe la stessa cosa, sarebbe diversa ma bisogna farci trovare pronti".

Chi è più scatenato tra i tuoi compagni in chat?
"Adesso mi ha scritto De Rossi, per esempio, un messaggio molto divertente. (La figlia entra in chat e saluta)".

Fonseca sta pensando alla difesa a 3: che ne pensi?
"Quest'anno abbiamo già giocato a 3 un paio di volte, è una cosa che mi piace poi dipende sempre quale avversario hai davanti. Con quel modulo posso fare il terzo centrale o esterno, è un sistema che mi piace".

Ti senti con il mister?
"Certo, ci scrive e ci chiede come vanno gli allenamenti, anche lui ha voglia di tornare ad allenarci".

Che rapporto hai con Fonseca?
"Un bel rapporto perché è sincero, mi dice quello che pensa, se devo migliorare o meno e lui mi piace perché è onesto con i calciatori, cerca di mantenere un bel rapporto con tutti. Parlando inglese, inoltre, ci capiamo bene e abbiamo un buon feeling".

Il miglior amico nello spogliatoio?
"Ne ho un paio di migliori, ho un feeling in particolare con Florenzi che saluto. Con Lorenzo Pellegrini abbiamo veramente un'amicizia bella e sincera, poi anche con il resto dello spogliatoio".

Quanti tatuaggi hai?
"Ne ho tanti, mi son tatuato tutto il braccio e ne ho penso 10-11. Un tatuaggio ritrae il primo scudetto vinto con l'Inter, poi la Champions League sul braccio destro, poi altri sono dedicati alla famiglia, ho il nome di mia figlia sul petto per esempio. Fare tatuaggi senza significato non ha senso, i miei li hanno".

Bilancio della stagione?
"Per il momento penso sia discreto, durante la stagione abbiamo buttato via parecchi punti e quindi siamo quinti. Gli obiettivi però ce ne sono ancora, comunque siamo agli ottavi di Europa League, quello è un traguardo importante, siamo quinti in campionato a -3 dall'Atalanta che deve però recuperare una partita, possiamo concorrere per i primi quattro posti. Si spera che nei prossimi anni o addirittura da quest'anno si possa vincere qualche titolo, la voglia è quella, qualcosa voglio vincere con la Roma".

Cosa sarebbe vincere a Roma?
"Un sogno, ma è il sogno di tutto. Oltre a sperare, voglio vincere qualcosa che sia la Coppa Italia o qualsiasi altro trofeo".

Che idea avevi della Roma da avversario?
"Mi ha sempre affascinato, ha avuto Totti che è stato uno dei più grandi in assoluto e giocare contro la Roma non è mai stato facile, è stata sempre forte e competitiva. Nello scudetto del 2009/2010 eravamo arrivati primi con l'Inter per poco, con De Rossi ho avuto una discussione divertente riguardo quest'annata (ride, ndr). Spero che dal prossimo anno vedremo la Roma sopra a tutte, lo voglio veramente".

Sodddisfatto del rendimento personale?
"Sì. Devo dire che la stagione non è iniziata benissimo, tante voci di mercato ma la mia volontà è sempre stata quella di restare perché io sto bene, la mia famiglia pure e nella squadra mi sento a casa, non ho mai avuto motivi per chiedere la cessione. Con il lavoro, poi, mi sono preso qualche posto da titolare e mi ritengo soddisfatto. Chiaramente c'è sempre da migliorare, delle volte si va bene e altre volte si va male, si deve sempre lavorare".

Cosa significa per te il derby di Roma?
"Ogni volta che entro in campo in un derby, ti guardi intorno e nell'ultimo derby c'era un'atmosfera che non ho mai provato in tutta la mia vita. Iniziando il riscaldamento avevo la pelle d'oca e lì non hai bisogno di preparare una partita perché le motivazioni vengono da sole, basta che guardi i tifosi e capisci cosa significhi quella partita, è stata una cosa unica. Giocare il derby è sempre una cosa fantastica. Io ho giocato grandi partite, ricordo che nel 2009 ho giocato contro Cristiano Ronaldo e avevo 18 anni, è stata un'emozione incredibile. Il derby di quest'anno però ha avuto un'atmosfera particolare".

Ronaldo avversario più forte mai affrontato?
"Io ho affrontato sia Messi che Ronaldo, però devo dire che avendo avuto Ronaldo davanti a me posso dire che è stato difficile. Per me, però, è più difficile affrontare un avversario più basso rispetto a lui, però resta difficile. Sono due giocatori incredibili".

A quale terzino ti aspiravi da giovane?
"Innanzitutto, facevo l'attaccante da piccolino e mi piacevano Shevchenko, van Basten. Poi, arretrando, direi Maicon che è stato tra i terzini più forti degli anni 2010. Per un periodo mi sono ispirato anche a Kakà, quando giocavo a centrocampo".

Sei forte alla playstation?
"Me la cavo per il tempo che posso giocarci, però non gioco a calcio, gioco solo a Call of Duty, FIFA non è il mio gioco".

Chi si vanta nello spogliatoio di essere più forte alla playstation?
"Un po' tutti, ogni tanto ci ritroviamo online a giocare a Call of Duty".

Le iniziative benefiche della Roma?
"Sono molto orgoglioso di queste iniziative, la Roma ha fatto cose bellissime come la beneficenza agli ospedali, dare cibo ai meno fortunati, le uova di Pasqua ai bambini. È una cosa che mi rende orgoglioso".

Un messaggio per i tifosi?
"Dico che dobbiamo tenere duro e passeremo anche questa, tutti insieme possiamo farcela e dico che vinceremo qualcosa insieme, lo voglio veramente tanto".


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