Slideshow - Desideri: "Quel Roma-Lecce è ancora inspiegabile. Il mio passaggio all'Inter fu traumatico, fui quasi costretto"
Fonte: Roma TV
L'ex giallorosso Stefano Desideri è il nuovo protagonista della rubrica Slideshow di Roma TV. Ecco le sue dichiarazioni:
Foto con il settore giovanile
“Ricordo bellissimo, tra questi ci sono Di Livio e Di Mauro, è bello rivedere queste foti, vincemmo un torneo che facemmo a Vignola vicino Bologna”.
Foto con la Primavera di Benetti
“Ci sono tanti giocatori che hanno fatto carriera, abbiamo ottenuto ottimi risultati, vincemmo di tutto, fu proprio l’ultimo anno quando ci riuscimmo. Il nostro mister era ricordato per la durezza in campo ma era molto sincero e leale, ricordo anche il prof. Francanelli che ha aiutato tanti ragazzi”.
Foto con la Roma in A
“Eriksson fu l’allenatore che mi fece esordire, ricordo che ho esordito a Udine, ero in ritiro con tanti giovani, mi telefonò il mister e mi disse che avrei giocato l’indomani. Pensavo che si fosse sbagliato, invece ce l’aveva proprio con me, Ancelotti aveva la febbre e giocai io”.
Foto con Dino Viola
“La nostra guida, un mito, nostro padre. Seguivamo le sue parole che erano di difficile interpretazione ma che avevano un filo conduttore, indimenticabile”.
Foto con Nela
“Compagno di mille battaglie, ragazzo d’oro che rivedo con piacere, faceva già parte del gruppo storico, fu uno di quelli che aiutò l’inserimento di tanti giovani in prima squadra, lo devo ringraziare. I primi 10’ furono uno stordimento per me, avevo tanti grandi compagni intorno che mi sostenevano e fecero scivolare la mia emozione, fu un grande debutto”.
Foto di un gol all’Olimpico
“Ne feci più di 20, se segni sotto la Sud hai un’emozione particolare, è la tua Curva che guardi sin da bambino, dare una gioia in quella Curva era una cosa molto bella”.
Foto del rigore in finale di Coppa Italia contro la Sampdoria
“Forse lo poteva battere anche Pruzzo questo rigore, ma ci andai io e segnai. Ricordo indimenticabile, per il campionato invece tanti rimpianti, noi fummo i primi a interpretare il calcio a zona, la fatidica partita con il Lecce è ancora inspiegabile”.
Foto con la Coppa Italia
“Sono emozioni particolare, che non si possono cancellare, era una squadra operaia in quel periodo lì, altre squadre erano forti ma per batterci non era facile, eravamo una squadra ostica”.
Foto di un altro gol all’Olimpico
“Il gol è sempre qualcosa in più, finalizzi il lavoro della squadra, andavo spesso in gol ed era una grandissima soddisfazione. Finché giocavo con la Primavera mi trovavo in un limbo, stai lì come tanti altri e speravi di essere scelto, poi te ne rendi conto quando iniziano le prime convocazioni, capisci che è arrivato il momento tuo”.
Foto di un gol su punizione contro l’Inter
“Segnai al mio amico Zenga, non ero partito titolare, fu una partita difficile, realizzai il gol vittoria”.
Foto con Ancelotti
“Grande campione, era una delle nostre guide, ci aiutava insieme ad altri. Gli devo qualcosa della mia carriera, ho cercato di non farlo rimpiangere ed è stata dura, forse per un periodo ce l’ho anche fatta, poi le strade sono cambiate”.
Foto con Boniek
“Grandissimo giocatore, trascinatore, in campo ci dava quella spinta a livello caratteriale, specialmente a noi giovani, un grande giocatore”.
Foto con Liedholm e Sormani
“Spendere parole ancora per lui è banale, ricordo il timore che avevi quando lo incontravi, ti si presentava questa persona carismatica e già lì eri intimorito, ma poi ti metteva a tuo agio, ti chiedeva delle cose banali per farti stare tranquilli, personaggio irripetibile. Sormani è stato un grande secondo, formavano un gruppo eccezionale, cercava di farti fare le scelte giuste. Una volta perse la pazienza con me a Cesena, negli spogliatoi era molto arrabbiato con me Liedholm, aveva pienamente ragione”.
Foto di un gol alla Juventus
“Lo segnai all’Olimpico contro la Juventus di Cabrini, erano le partite clou di quegli anni, ricordo che iniziavano molto prima, c’erano dei siparietti tra Viola e Boniperti che duravano una settimana. Averla risolta qualche volta mi riempie d’orgoglio, doveva finire così”.
Foto con Bruno Conti
“Che devo dire, rientra nella cerchia di quelle persone di cui parlavo prima. Andava al di là di tutto, è stato sempre un grande, ti metteva sempre in tranquillità, mi ci sono allenato tante volte, l’immensità si vedeva negli allenamenti, ho un rapporto di sincera amicizia ancora oggi”.
Foto con Voeller
“Grandissimo compagno di squadra, un trascinatore e finalizzatore, punto di riferimento del nostro gioco, a livello umano una persona eccezionale, lo sento ancora oggi e sono felice di questo, sono felice che voglia ancora parlare con me”.
Foto con Radice
“Purtroppo è stato con noi un anno solo, ma bellissimo, nel 1990. Giocammo al Flaminio perché l’Olimpico era in fase di ristrutturazione per i Mondiali, i tifosi ci caricavano tantissimo e quest’uomo era un uomo particolare, andava al di là dell’allenatore, un grande psicologo e gestore del gruppo, quell’anno feci tanti gol, forse il migliore a Roma. So che non sta benissimo oggi e mi dispiace per lui”.
Foto di un derby
“Partita particolare, ne ho giocati molti meno di quanti ne potevo giocare, la Lazio è stata in quegli anni in Serie B. Non è stata una partita che mi ha dato grandi soddisfazioni, l’ho sempre sofferta, non ricordo delle grandi prestazioni da parte mia”.
Foto con Giannini
“Abbiamo condiviso anni belli e battaglie, anche anni brutti e contestazioni. Lo abbiamo fatto sempre supportandoci a testa alta, con la consapevolezza di aver dato sempre il massimo. Potevamo fare qualcosa di più, poi le annate vanno via e forse con Radice se ci avessimo creduto di più, potevamo fare qualcosa di bello”.
Foto di una partita in Coppa Uefa
“Ci davano tutti per spacciati, incontrammo il Benfica nel primo turno e ricordo che i giudizi furono negativi, pensavano che venissimo subito eliminati. Credevamo in quella coppa, segnai anche un gol”.
Foto di una partita contro l’Inter
“La mia seconda squadra, il passaggio ai nerazzurri fu inaspettato e traumatico, ma dovetti accettare per delle situazioni societarie, fui quasi costretto. La finale di Coppa Uefa? Recrimino per la partita a Milano, fu dato un rigore dubbio all’Inter, a Roma facemmo una grandissima gara che purtroppo non è bastata, spendemmo tanto a livello nervoso. Io ho un bellissimo ricordo di questa coppa, è stata bella”.
Foto con la seconda Coppa Italia
“Dopo la sconfitta di Coppa Uefa, questa seconda coppa arrivò dopo un’altra sconfitta combinazione. Fu l’ultimo trofeo che vinsi con la Roma”.
Foto con Aldair
“Arrivò dal Benfica, non era molto conosciuto quel tempo, era salito alla ribalta l’anno prima, quando arrivò a Trigoria ci siamo accorti che era un giocatore di una certa classe, la sua caratteristica principale era la sua grande tranquillità, riusciva sempre a mantenere la calma”.
Foto di Desideri stesso intento a tirare da fuori area
“Avevo questa grande capacità, ho provato a sfruttarla al massimo, mi ha portato discreti frutti”.
Foto sullo skysurf
“Ho smesso per limiti di anagrafe, andare per mare con questa tavola e con questo aquilone è una sensazione particolare. Ho dovuto smettere per alcuni miei errori”.
Foto con i suoi vecchi compagni di squadra oggi
“Sempre con il sorriso, avevamo questa capacità di supportarci sempre e questa foto è emblematica. Abbiamo con Bruno Conti una fascia di ragazzi che seguiamo, è un bel lavoro, andare in giro per questi campi sconosciuti e scovare qualche potenziale campioncino è sempre una grande soddisfazione, è stata sempre una bella cosa per la Roma, Conti ha fatto un grandissimo lavoro in questi anni, speriamo di continuare così”.