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Smalling: "Dal primo momento che ho messo piede in campo mi sono sentito parte di questo club"

di Alessandro Pau

Il difensore giallorosso Chris Smalling ha rilasciato ieri delle dichiarazioni in una diretta Instagram con l’associazione Football Beyond Borders. Ecco le sue parole:

Come stai in Italia?
“Al momento è una grande esperienza. Sono fortunato di essere qui con la mia famiglia. È stato davvero un periodo duro, sono fortunato di avere mia moglie e i miei figli al mio fianco”.

Cosa fate per tenervi occupati?
“Cerchiamo di goderci il tempo insieme. Ci alleniamo la mattina presto, cuciniamo, puliamo. Condividiamo tutto. Abbiamo un piccolo planning per la giornata. C’è da essere creativi in questo momento. Mi piace spendere un po’ più di tempo con la mia famiglia”.

Sul suo bambino più piccolo.
“Negli ultimi mesi è cresciuto parecchio. Gli sono cresciuti i primi dentini, ha iniziato a mangiare e a muovere anche i primi passi in salone. Non si ferma e prova a scalare qualsiasi cosa. È cambiato molto negli ultimi mesi”.

Com’è Roma e i suoi tifosi?
“L’amore che ho avuto da quanto sono arrivato a Roma è pazzesco. Tanto amore, tanto affetto e questo sono sicuro che ti fa rendere meglio sul campo, come allo United. È fantastico stare qui e condividere la passione con loro”.

Ho letto tantissimo sui social Smalldini, un gran riconoscimento per te. Cosa hai pensato quando hai iniziato a vederlo?
“È pazzesco, ho visto queste cose simpatiche crescere ed è bello essere coinvolti. Penso però sempre al campo e adesso in questo momento a quanto siamo fortunati, non soltanto noi calciatori. È un momento in cui riflettere e penso che ne usciremo al meglio”.

Che consigli ti senti di dare ai giovani calciatori in questo momento?
“Quando ero piccolo volevo sempre giocare a calcio, quindi è ovvio che questo sia un momento difficile. Vorresti sempre essere fuori a giocare con i tuoi compagni a calcio o a praticare qualsiasi altro sport. Adesso invece siamo in questo lockdown. Penso che bisogna essere creativi, stare a casa e giocare con la propria famiglia se si ha la fortuna di averla vicino. Presto torneremo a giocare a calcio fuori con i nostri amici, ma adesso ad esempio ci sono molte idee creative da prendere su internet”.

Ho visto che ti sei impegnato con l’italiano. Puoi insegnarmi qualche frase?
“Da quando sono arrivato ho iniziato a imparare la lingua. Adesso ho tanto tempo per farlo, ma Leo (il figlio, ndr) mi tiene impegnato 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. È attivissimo, vuole sempre fare qualcosa. Io voglio sempre cercare di imparare qualcosa di nuovo e il mio intento era di fare un’intervista in italiano prima della fine della stagione, ora vedremo cosa succederà. Continuerò ad imparare così da poter comunicare meglio con i fan”.

Cosa ti è passato per la testa quando hai segnato il primo gol con la Roma?
“Tante emozioni. Dal primo momento che ho messo piede in campo mi sono sentito parte del club. Vengo da un paese diverso e già alla prima partita ho percepito così tanta passione. Poteva essere un rischio questa esperienza, perché non sai mai come vanno a finire le cose. Ero però convinto che volevo dare il massimo. Come difensore volevo fare anche qualche gol, più di ogni altra cosa”.


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