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Spalletti: "Anni fantastici a Roma ma tornerei in Italia anche in altre squadre"

di Massimiliano Bruno
Fonte: Sky Sport

Luciano Spalletti, recente campione di Russia con il suo Zenit di San Pietroburgo, in un'intervista concessa a Sky Sport 24:

"Abbiamo vinto grazie alla qualità di alcuni interpreti, loro hanno fatto la differenza su altre squadre più titolate di noi. Abbiamo fatto un grande lavoro, la differenza la fà la qualità, la squadra, i giocatori e la serietà della società; tutti insieme abbiamo disputato un grandissimo campionato, meritato ciò che abbiamo vinto. Resto in Russia, l'obiettivo della prossima stagione è fare bene in Champions League. L'esperienza italiana mi è servita tantissimo, il nostro bagaglio tattico è di grande utilità in campionati esteri, meno stressanti rispetto a quello italiano. Si lavora meglio fuori. Una delusione? La gara contro l'Auxerre, tenevamo a fare bene anche nella manifestazione europea. La situazione del campionato italiano? Il Milan gestisce bene i giocatori, Allegri è un ragazzo giovane, moderato, si è saputo inserire bene nell'ambiente rossonero, è cauto nei giudizi e nelle considerazioni, farà strada. Milan, Inter, Juve e Roma si giocheranno il campionato: i giallorossi hanno già invertito la tendenza, data la qualità della rosa possono giocare un ruolo importante nel torneo. Nazionale? Giuste le scelte di Prandelli, puntare sui giovani alla lunga dà i vantaggi che ci si aspetta, importante responsabilizzare Balotelli, il ragazzo può dare risposte importanti. Cassano invece ha ancora alcune cose da mettere a posto, è un ragazzo buono ma non riesce sempre a trattenere il suo impeto, il suo carattere; dovrebbe essere un esempio per questo sport, per i bambini che si avvicinano al calcio, avrebbe l'obbligo di mandare segnali positivi. Io all'Inter? Non c'erano dubbi sul fatto che Moratti confermasse la fiducia al tecnico spagnolo, non scherziamo proprio; Moratti non è il tipo che butta in un attimo il lavoro di due mesi, che sconfessa decisioni appena prese. Io non sono stato contattato né dall'Inter né dalla Fiorentina, resto allo Zenit finché non mi si propone una nuove esperienza. Tornerei anche in Italia, non solo alla Roma, il nostro lavoro non permette di scegliere, la Roma ha l'obbligo di tenere in considerazione l'operato di Ranieri. Ringrazio Francesco Totti per i complimenti che mi ha fatto per il titolo vinto in Russia ma poteva dire qualcosa di più quando sono andato via. Daniele De Rossi è un ragazzo stupendo, mi ha sempre supportato in ogni momento di difficoltà, è una persona ed un calciatore unico. Sono stati anni fantastici a Roma. Cercavamo sempre di vedere cosa ci fosse oltre la linea difensiva, anni bellissimi. Ma lasciatemi festeggiare, i tifosi sono gioiosi e a me questa è l'unica cosa che importa. Cassano? E' fondamentalmente un bravo ragazzo, ma in certe situazioni non riesce a trattenersi. Bisogna che impari a gestirsi, questi errori non sono più accettabili da un giocatore del suo valore".


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