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Spalletti: "Prestazione pesante contro una squadra fortissima. Con i tifosi siamo più forti, col Real non è impossibile"

di Marco Rossi Mercanti

Spalletti a Premium Sport

"Questa è una prestazione pesante perché fatta contro una squadra fortissima, che ha grande qualità nonostante si conoscano poco i suoi calciatori. E aver concesso poco determina una grande prestazione, che è la cosa fondamentale insieme alla continuità di applicazione a livello di testa. In questa maniera abbiamo già giocato, la squadra conosce il sistema. C'è da migliorare, quello sempre, ma oggi molti si sono fatti trovare pronti ed è quello il risultato a livello di squadra. Così si fa in modo che tutti siano vivi. Totti? Lo avrei messo da ultimo per palleggiare meglio, ma la squadra aveva fatto fatica e non riusciva a venire su. Passare subito da una fase all'altra era fondamentale, ma io di questa cosa ho già parlato sono dispiaciuto. Avere tutti i nostri tifosi dietro è un raggiungimento di un'altra apertura di questa potenziatlità. Spero che la cosa vada a posto, con loro siamo più forti. La linguaccia? Era rivolta a un amico che mi chiamava. A livello tattico incastrarci nel loro rombo toglie palleggio, sono bravi a farlo e con la qualità che hanno diventa difficile. Dzeko sa tenere palla, quando ti ammucchiano col possesso non è facile riaprirti. Quei rinvii con cui abbiamo buttato palla con Dzeko non ci sarebbero stati. Real Madrid? E’ venuto fuori un risultato brutto all’andata. È una gara proibitiva ma non impossibile, quella partita ci ha detto che due gol potevamo farli noi. Ma andiamo a giocarla col sostegno di queste prestazioni. Quando si arriva in un posto nuovo, entri e speri di capire dove mettere le mani, ma fondamentale è la testa dei giocatori. Altre strade sono più lunghe, se rimotivi la testa è una scorciatoia. E noi non ci siamo riusciti viste le prestazioni bruttine con Verona e Juventus".

Spalletti a Sky Sport

“Siamo calati durante la gara in un momento ma siamo stati sempre equilibrati con la testa giusta, prima ci accadeva maggiormente di andare più in difficoltà, oggi solo una decina di minuti, poi l'abbiamo chiusa e sofferto poco, è stata una vittoria meritata contro un buon avversario. Quando non si ha il possesso palla è più difficile, butti via delle energie clamorose, se invece la cosa la fai inversamente succede il contrario, sei fresco di testa e gli altri buttano via le energie. Oggi io darei dei meriti all'Empoli che ha un grande qualità in mezzo, ci sono giocatori che ora sono poco conosciuti ma vedrete tra 2-3 anni, hanno quei centrali di centrocampo e quelle due punte interessanti, li ho visti in passato e hanno fronteggiato squadre interessanti. Bisogna sempre posizionarsi bene con il corpo e i miei difensori lo hanno fatto bene, loro difficilmente fanno gol con l'inserimento dei terzini, sono bravi a fare questo giochino del possesso palla e creare superiorità, qualche volta hanno creato problemi anche dagli esterni dove hanno forzato di più e ci hanno messo in difficoltà. Juventus? È un pochino troppo per ora, dobbiamo prepararci bene a livello di testa, si possono fare grandi partite se facciamo vedere di essere una grande squadra e per farlo dobbiamo allenarci bene e non rotolarci dietro l'erbetta dei campi. Bisogna fare le cose seriamente senza distrarci, dobbiamo ambire a cose importanti e dobbiamo ancora farne di strada. Se riesci a giocare più tranquillo ti esce maggiormente la qualità, da quando faccio l'allenatore non mi sono mai divertito troppo, ho sempre sofferto, se poi riesci a esprimerti tutto diventa più facile”.

Spalletti in conferenza stampa

“I tifosi al Castellani? Speravo di partire meglio, siamo subito partiti male, coi pedali in salita. Mi sembra di aver capito la domanda. Abbiamo vinto una partita importante, contro un grande avversario, cambiando molto la squadra, complimenti a chi si è fatto trovare pronto, vuol dire che ha lavorato bene, questo fa squadra, non fare riserve fisse aiuta l’entusiasmo, aiuta nei momenti come questo, con 5-6 situazioni a cui dovevamo sopperire, con scelte che potevano costringere a sostituzioni. L’Empoli ha giocato il suo calcio, però la Roma è stata brava, è stata al livello dell’Empoli, ha palleggiato per lunghi tratti della partita, ha sofferto per 15-20 minuti, sbagliando. Però è ritornata fuori, oggi è una delle migliori prestazioni di questo ultimo periodo. Crescita tattica o di testa? Difficile spiegarlo, senza punte tieni più la palla, ti esalti, riesci a trovare più posizioni, geometrie, meccanismi che fanno sopperire alla posizione della prima punta. Con loro era un po’ obbligatorio, ci sono squadre che qui potevano perdere 3-1 e che hanno vinto, l’Empoli ha grandissima qualità. Abbiamo fatto quella piccola che si incastra con loro, siamo stati attenti a non fargli fare quel che sono bravi a fare. Questa scelta è stata doverosa, sono successe situazioni, Edin, Florenzi, Manolas, c’era questo virus che girava, l’80% della squadra si è allenato solo ieri. Se entri con 2-3 sostituzioni certe resti prigioniero del ragionamento, questi giocatori hanno fatto vedere di esserci, si sono allenati bene, la qualità dell’allenamento si è alzata, ci vuole partecipazione di tutti, abbiamo a disposizione una Primavera importante, Alberto De Rossi ci dà giocatori, è una componente fondamentale per la crescita del livello di squadra. El Shaarawy? Ha fatto una buona partita, è un giocatore che ha qualità, che ha corsa, che ha tecnica, che fa gol, che salta l’uomo. Ogni tanto guarda per terra e sta largo, quando si gioca con le due punte e la palla è a destra deve fare la punta centrale, altrimenti si mette palla e non c’è nessuno dentro. Restava troppo aperto, lui diceva che il terzino spingeva. Gli ho risposto che era roba dei centrocampisti, se non si fa niente di definitivo loro sono bravi a trovare la superiorità, a entrare. Si corre il rischio di non far male quando si riparte. Ma il giocatore ha fatto bene, può fare meglio. Iago Falque mezzala? Per me è una mezzala, lui sa fare più ruoli, come Florenzi. È una cosa che permette di spostarlo, una possibilità in più. Ma è una mezzala, se lo metti nella lunga distanza sull’esterno, non ha la corsa di Stephan, l’ho messo nel suo ruolo, in determinati momenti non ce la faceva a risalire, ma è sulla strada buona. Pressing alto? Fondamentale, ogni volta che la palla era al limite dell’area avversaria, i difensori avevano il piede sulla linea di metà camp. Fondamentale, altrimenti non si fa squadra, non si riesce a trovare aiuto dagli altri reparti, se stai lungo su questi qui ti stritolano. Cosa mi aspetto dalla classifica? Fiorentina e Napoli le ho citate per la qualità di gioco, spero, guardandola, di imparare ancora qualcosa. L’interesse è che la Roma si alleni bene domani e che si mantenga alta l’asticella di attenzione e disponibilità, le vittorie a volte viziano, alla fine ci sono dei vincenti e dei probabili vincenti, che però rimangono dietro di 2-3 punti, la differenza è quella".

Spalletti a Roma TV

"Prima vittoria a Empoli? Un po' di dispiacere me lo fa, punti fondamentali, magari contro un altro avversario (ride, ndr). Diventa importantissima questa vittoria per lo spessore avversario, quando ero fermo sono venuto a vedere delle partite dell'Empoli giocate con una qualità importantissima, mettendo sotto avversari fortissimi, sapevo che sarebbe stata dura vincere. Abbiamo chiamato a essere pronti dei calciatori e hanno risposto sì, fa crescere entusiasmo e livello di qualità della squadra. L'autostima è cresciuta, ora si gioca anche da dietro, i lanci oggi non funzionavano ma abbiamo manovrato bene, nel secondo tempo abbiamo giocato addosso a Dzeko, è stata una buona Roma, mi è piaciuta in più momenti. Ci hanno messo sotto, l'hanno fatto con tutti, siamo stati bravi a soffrire e a concedere il minimo. Giampaolo prepara bene le partite, in tutte le gare hanno tirato in porta 10 gol e fatto gol a ogni squadra. Squadra spesso cambiata? Non ho cambiato volutamente, c'erano giocatori che si sono sentiti male e che si sono allenati ieri con grandissima difficoltà, Manolas non doveva scendere in campo, è stato dentro, Edin ha detto che non ce l'avrebbe fatta a fare 90 minuti, Florenzi uguale, il medico ha lavorato benissimo e me li ha messi a disposizione. Dzeko si è fatto trovare pronto, Manolas ha fatto la guerra, è andata bene e bisogna parlare alla partita successiva, fa la differenza tra i probabili vincenti e chi arriva in fondo. Paulo Sousa? Viene per rendersi conto di persona dell'avversario, a volte lo facciamo anche noi. Contano quelli in campo, noi contiamo poco, cerchiamo di fare meno danni possibile".


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