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Spalletti: "Totti? Sono dispiaciuto per non averlo messo. Secondo posto? 4 punti sono tanti ma...". VIDEO!

di Marco Rossi Mercanti

Spalletti a Premium Sport

"Quando giochi con una squadra che ha delle qualità individuali e allenata da Pioli, non puoi vincere facile. Per cui deve per forza passare quel momento della reazione degli avversari e bisogna essere bravi a mettere qualcosa in più in disponibilità e a fare di più in ciò che sappiamo fare meno, come difenderci. Manolas e Rüdiger sono stati eccezionali. Secondo posto? Dobbiamo guardare a tutto ciò che passa per farci trovare pronti, ma 4 punti sono tanti da una squadra come il Napoli anche se devono venire all'Olimpico. Ma dobbiamo essere bravissimi. Salah doveva attaccare il centrale e tenere la linea difensiva ferma, mentre Perotti e Nainggolan dovevano prendere palla lateralmente a Biglia. E sono stati bravi ad allungare la difesa, potevamo sfruttare meglio delle occasioni. Le scelte sono state giuste, abbiamo interpretato bene e c'è solo da fare i complimenti ai giocatori. Dzeko? Lui è entrato bene ma fino a quel momento c'erano state situazioni per chiudere la partita. Non la chiudi, lui entra e fa la parte che deve fare, perché ha caratteristiche diverse ma aiuta il nostro gioco. Ma la partita poteva essere chiusa prima, è la squadra che reagisce, come contro l'Inter. Anche lì la reazione è stata della squadra, poi Dzeko ha fatto la sua parte. Non è mai un solo giocatore ma il carattere della squadra. La palla era alta e lui è stato bravo a colpirla col piatto, ma è stata la squadra, nessuno ha dato il la a questa vittoria. La squadra ha vinto il derby ma Dzeko ha fatto la sua parte. El Shaarawy e Perotti? Eccezionali. Diego è più formato nel carattere mentre Stephan non deve accontentarsi dopo il gol. Ho detto più volte di provare di testa perché è alto, ha muscolatura per schizzare in alto, con la cresta arriva più su di me... Quando è interessato alla causa fa questo, ma poi ha avuto 3-4 palle dove va a gestirla pensando di aver già segnato e pensa di stare sull'1-0 anziché a chiudere la partita. Totti? Sono dispiaciuto di non averlo messo, sono d'accordo con voi e doveva fare la sua parte in campo. Però poi quando mi siedo e faccio l'allenatore devo considerare altre cose, ho calciatori forti quasi come lui. Ma sono il primo dispiaciuto di non averlo fatto giocare".

Spalletti a Sky Sport

“Penso che più di così non potessimo fare, quando giochi contro una squadra contro Pioli non vinci facile, devi essere bravo a saper soffrire e difendere in alcuni momenti, la Lazio ha calciatori di potenzialità importante ma la Roma è più forte come squadra, abbiamo fatto quello che dovevamo fare e bravi a fare gol. In quel momenti lì abbiamo difeso ma dovevamo chiuderla prima, perché poi il momento della reazione degli avversari arriva sempre e abbiamo rischiato. Secondo posto? Quando si parla di scontro diretto si deve valutare contro chi è, il Napoli ha condotto il campionato in maniera splendida, il calcio migliore lo hanno espresso loro e meritano di lottare con la Juventus, poi chiaramente noi abbiamo le potenzialità e dobbiamo montare su ciò che passa, se arrivassimo allo scontro diretto a pari merito e dovessimo vincere, metteremo loro frenesia. El Shaarawy e Perotti? Sono due acquisti azzeccati, sono d'accordo, sono due grandi calciatori. Quando sono arrivato tutti mi chiedevano di tenere Gervinho che era il più forte che avevamo, poi la squadra dal possesso palla e dalla qualità che ha espresso, ha messo in risalto la tecnica di questi due giocatori, portiamo il livello della partita in un livello dove loro due si trovano a loro agio. Stephan, se le lo guarda bene, ha avuto 3-4 occasioni in cui gioca come se pensasse di aver già fatto il suo in precedenza e ci va con quel qualcosa di meno che deve trovare, così diventerà un campione. Io ho una buona squadra, anche oggi la squadra lo ha dimostrato, ha messo in campo quella che è la qualità individuale di tutti, ognuno ha reso in base a ciò che può dare. Il maglioncino che indosso? Sai quanti anni ho io (ride). Nainggolan mi fa sudare con certe azioni (ride). Sono il primo a essere dispiaciuto a non aver fatto entrare Totti, poi però quando siedo in panchina devo tener conto di tante cose, ho giocatori che stanno rendendo e devo tenerli in considerazione come lui. L'esultanza di Totti e De Rossi? Se Totti e De Rossi la vivono in questa maniera, faranno crescere la squadra”.

Spalletti a Rai Sport

"Analogie con la mia vecchia Roma? Sì, ci sono delle analogie in questo momento. Giocando in questo modo, possiamo valorizzare al meglio le caratteristiche dei nostri giocatori. Chiesa al centro del villaggio? Io ho messo la palla a metà campo. Sono stati bravi i nostri ragazzi a prenderla. Dzeko? Quando giochi contro una squadra di Pioli non puoi pensare di vincere prendendo sottogamba l'impegno. C'è sempre da soffrire. Siamo stati bravi nel far correre gli altri senza palla. Dzeko è entrato e ha fatto la sua parte, abbiamo portato a casa la gara meritatamente. Totti? Anch'io subisco l'affetto nei confronti di un grande campione come Totti. Però quando mi siedo in panchina e vedo i giocatori che ho a disposizione, voglio far crescere altri ragazzi e portarli al livello di Totti. Emotivamente mi dispiace tantissimo per il fatto che Francesco non sia entrato in campo. Secondo posto? È vero che abbiamo lo scontro diretto, però bisogna fare la partita, perché il Napoli è una grande squadra. Sarà importante il lavoro settimanale. Come ho trovato il calcio italiano? Migliorato, abbiamo calciatori interessanti. Quasi tutti cominciano il gioco da dietro. Ci sono doppie interpretazioni nei ruoli, non ci sono più i moduli rigidi. La Roma è la ragion d'essere della Lazio? Questa cosa qui l'ho detta diversamente. A me è stato chiesto se siamo avvantaggiati. Io ho detto di no".

Spalletti a Roma TV

“È un'emozione bellissima. Sapere che i tifosi sono felici è bello. Walter Sabatini e Baldissoni hanno costruito la squadra per fare gol. Se ci mettiamo a gestire, non siamo capaci di difendere e partire in contropiede. Dobbiamo comandare la gara. Dobbiamo crescere a livello di carattere, dobbiamo essere più forti nella testa in alcuni momenti, avere più carattere. Ci sono calciatori che nei 90' sono costanti, il marchio del carattere lo si riesce a notare e invece noi in alcuni momenti ci abbassiamo, ci accontentiamo. Ma non facciamo troppo i pignoli oggi! La fase difensiva? Manolas? Io dico anche il centrocampo, bisogna che qualcuno prenda in braccio Szczesny e siamo a posto!”.

Spalletti in conferenza stampa

"Quando giochi con un avversario che ha individualità importanti è difficile fare la stessa partita fatta per 2 terzi della gara. Prima avevamo avuto le possibilità per chiuderla, ma se non sei cattivo e determinato e ogni tanto ti accontenti, davanti ci sono giocatori forti che reagiscono. Manca cinismo? Fa parte del carattere e delle qualità dei nostri giocatori, El Shaarawy ha grande tecnica e ci ha dato una mano, ma ogni tanto non è tignoso. E’ andato su due metri e l’ha messa di testa. Ma deve fare una ricerca mentale che gli faccia fare un passetto in avanti. A volte non siamo cattivi e concediamo qualcosa nel mordere forte. Sono fortunato, abbiamo fatto fatica all’inizio. Sono stato per 3 mesi a Trigoria senza uscire mai, mi sembrava di essere all’Asinara. Fino all’altro giorno non ho mai fato un giorno libero e i calciatori non si sono mai lamentati. Tutto il resto viene dopo, anche le situazioni familiari migliori. L’allenamento non finisce quando esci dal campo. Ora darò due giorni di riposo. Io ho trovato una buona squadra, fatta bene da Sabatini e Baldissoni. Secondo posto? Dobbiamo essere pronti a montare su tutte le situazioni che capitano. Il Napoli per qualità di gioco è stata la migliore, anche della Juve. Il confronto diretto va vinto, bisognerebbe essere impeccabili per tutte le gare che mancano. La Roma deve giocarsela sempre per queste posizioni, bisogna farci la mentalità. Dzeko? Ha fatto un grande partita e un bel gol un bel gesto tecnico. Se la squadra fa fare un po’ di fatica agli avversari, poi diventa più facile anche per lui. Lui non può fare il lavoro di Nainggolan e Perotti. Abbiamo bisogno del suo contributo e quando la Lazio ha spinto averlo in campo erano fondamentali le sue caratteristiche, è una cosa che non si deve spiegare. Il derby è bello e sempre emozionante. Ma quando perdi ti mette anche un po’ di timore. Vedere i nostri tifosi quando passa il pullman nel tragitto da Trigoria ti strappa il cuore. Bellissimo tutto e poi bisogna vincerli. Cesare Maldini? Ha dato molto insegnamenti con un bello stile. Da collega l’ho seguito perché ha avuto sempre dei comportamenti corretti. Mi dispiace e ho mandato un messaggio al figlio Paolo. Ma c’è una cosa anche che mi è dispiaciuta: non aver fatto giocare Totti".


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