Spinazzola: "Voglio tornare bene dall'infortunio, ho sempre creduto in me stesso. Domenica sarò a Wembley"
Leonardo Spinazzola ha parlato ai microfoni del TG1.
Promessa mantenuta, domenica sarai a Wembley
"Sì, domenica sarò con loro. È un'emozione immensa. Mi hanno regalato una serata incredibile contro la Spagna. Significa che siamo una squadra forte, che sono entrato nei loro cuori. Siamo una famiglia".
Insigne indossava la tua maglia.
"Sì, gli stava grande ma gli stava bene. Dopo la partita ho detto loro che ci saremmo visti sabato. Hanno cantato il coro per me".
Come andrà contro l'Inghilterra?
"Sarà una partita molto difficile. L'Inghilterra ha calciatori fortissimi e giochiamo nel suo stadio. Ma sarà ancora più bello, sentire i fischi dà più forza".
Possiamo dire che sarai il dodicesimo uomo?
"Sì, possiamo dirlo. Esulterò con le stampelle".
Stai già pensando se l'Italia dovesse vincere
"Sarà un casino perché dovrò saltare con tutti, sono un po' preoccupato (ride, ndr). È difficile, spero di saltare con una gamba".
Un incitamento per i tuoi compagni?
"Quando mi vedranno in aereo, sarà quello l'incitamento".
Spinazzola a Sky Sport
Come stai?
"Sto bene, sono più emozionato ora di quando sono con la squadra. Rimuovere quell'episodio è difficile, io però adesso sto con la mia famiglia e penso alle cose belle della vita che abbiamo e vado avanti su quello".
Sulla solidarietà dei compagni.
"Mi ha emozionato tantissimo, sono stato due ore a ringraziarli. Ho aspettato che mi chiamassero prima di salire sul pullman, ho ringraziato tutti con il cuore, è stata un'emozione incredibile. Sapevo che avrei raggiunto il gruppo per la finale".
Sulla consapevolezza.
"Vi ringrazio veramente tanto, sono pià consapevole, era il palcoscenico più bello e importante della mia carriera. Giocare a questi livelli è stato incredibile, io ho sempre creduto in me stesso".
Sul cambio di ruolo.
"È verissimo, l’importante è sempre rialzarsi e non smettere di credere in sé stessi. Un po’ di fortuna devi averla, gli episodi ti cambiano la carriera, così come il ruolo, gli infortuni. Mario Beretta? Mi ha spostato lui di posizione. A sedici anni per primo mister Baroni mi disse di spostarmi terzino, perché come esterno alto avrei dovuto fare tanti gol, cosa che non ho mai fatto. Poi a Siena mister Beretta mi ha spostato a quinto e mi sono trovato molto bene".
Sulla finale di Euro 2020.
"Lo spero, partiamo 50 e 50, loro sono molto forti, hanno Sancho, Rashford, Foden in panchina, giocatori fenomenali. Questo ti fa capire quanto sia forte l'Inghilterra, sarà una partita tosta, noi però siamo un grande gruppo, ce la possiamo fare".
Sul ritorno in campo.
"Un mese in più o uno in meno non fa la differenza, l'importante è tornare bene".