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Tonetto: "I miei ricordi in maglia blucerchiata"

di Marco Juric
Fonte: SampTV

Domenica per lui Roma-Sampdoria sarà la sfida del doppio ex. Due anni in maglia blucerchiata e quattro in quella giallorossa. Max Tonetto ha parlato ai microfoni di SampTV della sua esperienza a Genova, di Marassi e delle emozioni di quel biennio sotto la guida di Walter Novellino. Ecco le sue parole: "Sono passati dieci anni giusti, devo dire che il ricordo è indelebile. Due anni intensi. Ho scoperto una città e dei tifosi eccezionali che ti fanno lavorare tranquillamente durante la settimana e la domenica sanno essere molto intensi e presenti sul campo. Ci siamo tolti grandi soddisfazioni con il mister Novellino, che è un altro che ci mette molto dentro ad un gruppo, come carattere. E i risultati sono arrivati sul campo, infatti alla prima stagione ci siamo giocati la Champions League fino all’ultima giornata. L’esperienza di Lecce? Molto importante però, con tutto il rispetto della città, per me c’è stato un aumento della qualità di squadra. Giocare nella Samp è più facile. Ho trovato un tasso tecnico più elevato e dei compagni eccezionali. Ci ho messo del mio però è stato anche semplice inserirsi in questo contesto. La stagione 2004-2005? (quella del 5° posto, ndr) È mancata l’abitudine a giocare a certi livelli. In un gruppo in cui il mister si è inventato la doppia coppia di terzini sulle fasce, con io e Diana che fondamentalmente  eravamo arrivati come terzini. Ma poi quello tra noi è diventato un giochino che ha funzionato benissimo. Siamo andati a vincere su tutti i campi, abbiamo dato filo da torcere a tutte le squadre davanti a noi. Dire cosa non ha funzionato è difficile. Andarsela a giocare fino all’ultimo con il Milan, penso sia stato un traguardo importante al di là del risultato sportivo che è arrivato parziale. Difficoltà in più? Abbiamo perso due giocatori fondamentali come Bonazzoli e Bazzani che si sono rotti entrambi il ginocchio, è stato un handicap importante. Fabio ha anche perso il Mondiale per quell’infortunio. Ad un certo punto del campionato avevamo anche paura a guardarci indietro, abbiamo portato a casa i 40 punti e ci siamo accontentati. Palombo? L’ho salutato poco fa e ci siamo rivisti con grande piacere, ma anche con altri compagni siamo rimasti in ottimi rapporti. Flachi? Purtroppo lo sento spesso (ride, ndr) siamo rimasti in amicizia. Giulio Falcone abita a Roma quindi mi ci sono sentito recentemente. E nel raduno nostalgico fatto poco tempo fa sono intervenuti anche loro. E anche in giro per l’Italia nei vari tornei di ex giocatori ritrovo spesso alcuni ex compagni. In quel gruppo non ho nessun brutto ricordo. I tifosi? Con i tifosi blucerchiati credo che ci siano pochi posti in Italia dove si possa star così tranquilli durante la settimana e lavorare senza pressioni e poi la domenica trovare una tifoseria con tutto questo entusiasmo. Ancora ricordo i festeggiamenti per quella prima corsa alla Champions League, con tutto lo stadio gremito, con la coreografia che riguardava il rientro in Europa. È stata una cosa da brividi. Ancora la conservo come video". 


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