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Totti: "Di Francesco è il mio mister, lo difenderò fino alla fine. Oggi conta solo la Roma"

di Marco Rossi Mercanti

Totti a Roma TV

"Il campo risponde. Quando si entra in campo i tifosi avversari fischiano e fa parte del gioco. Siamo abbastanza concentrati per fare bene. Difesa a 3? Tatticamente siamo disposti come vuole il mister, che ha preso questa decisione. Speriamo che sia quella giusta perché è una partita da dentro o fuori. Metteremo in campo tutto quello che abbiamo. Come si esce dal risultato del debry? Alcune volte le espressioni del volto parlano. Dicono tutto. È normale che quando perdi un derby così in testa passa qualunque cosa. Loro sono stati più bravi in quella partita. Come si gestisce il vantaggio? Abbiamo due risultati su tre. Dobbiamo pensare a fare la partita senza aspettare la partita, senza dover fare gol il prima possibile. Non dobbiamo prendere gol. Consigli? Già esserci è una grande soddisfazione".

Totti a Sky Sport

“Incertezza su Di Francesco? La squadra sta con il mister, vogliamo imporre il nostro gioco ma oggi sappiamo che sarà difficile, vogliamo una squadra competitiva e cattiva sotto tutti i punti di vista, il mister ha scelto di mettere in campo i giocatori all’altezza. Difesa a 3? Fazio ha avuto un risentimento al flessore l’altro ieri dopo il derby e abbiamo ritenuto di non rischiarlo. Di Francesco ha scelto questo modulo nuovo, durante la partita cercherà di cambiarlo come vorrà lui. Non possiamo dire ora se il mister abbia sbagliato o meno la formazione, i dubbi ci saranno sempre e ne parleremo sempre. Oggi è una gara decisiva per noi, per la città di Roma, conta solo la Roma oggi non c’è altro di più importante. Di Francesco ha una grande adrenalina, lo so perché lo conosco e lo vivo quotidianamente, noi gli daremo tutto il sostegno possibile sperando che la squadra possa dargli una grande forza. Si soffre di più in tribuna o in campo? In campo mi esprimevo diversamente, in tribuna vorresti far qualcosa ma non puoi (ride, ndr). Adesso ho capito perché tutti fanno gli allenatori in tribuna (ride, ndr). Io difendo il mister non perché sia mio amico, lui è il mio allenatore e lo difenderò fino alla fine. Fazio? Ha avuto questo infortunio e non lo abbiamo voluto rischiare perché ci sono altre partite in campionato e sperando altre in Champions. Partita simile a Lione-Roma? Non c’è bisogno di parlare di queste partite perché vanno vissute dal vivo e tutti vorrebbero giocarle, loro hanno la possibilità di onorare la maglia della Roma fino alla fine, per i nostri giocatori è molto significativo. Buffon in campo fino a 43? Sono contento, lo sarà pure Ilaria (la compagna, ndr) così lo avrà più lontano (ride, ndr). Finché regge la testa e il fisico, deve giocare”.

Totti alla Rai

“Si è parlato più di altro che della partita, mentre questa gara viene prima di tutto. È troppo importante per tutti, siamo uniti per avere una grande serata. Derby? Quella è sempre una partita diversa da tutte le altre. È chiaro che gli acciacchi rimangano, ma abbiamo una gara così importante che il passato va cancellato. Porto sorteggio fortunato? Fortunato fino ad un certo punto. Anche loro penso che preferissero la Roma a Barcellona, Real Madrid o altre big. Il mio è stato soltanto un commento e va accettato. Stagione? Per il momento siamo ancora in corsa per il quarto posto e per i quarti Champions, abbiamo tanti obiettivi. Cosa dico ai giocatori in queste partite? Niente, si preparano da sole, se la vinci vai ai quarti e le parole non servono, servono i fatti, è inutile che dica a un giocatore che la partita sia importante, sono barzellette per me, giocatori di questo livello non hanno bisogno di questo. Zaniolo? Sta vivendo molto bene la sua esplosione ma se ne sta parlando anche troppo, pure se lui risponde sempre con prestazioni positive. Da qua a dire che sia il mio erede, di Zidane, mi sembra un po’ eccessivo. È giovane e può migliorare, io spero che diventi come uno dei più grandi del calcio mondiale, lo tuteleremo fino alla fine. L’addio al calcio? Ogni tanto lo rivedo, ho ottenuto il mio sogno vestendo un’unica maglia per tutta la vita. Si passa con il cuore o con il veleno? Servono entrambe le cose, sono partite diverse da tutte le altre, la squadra è forte e sa che è una partita diversa”.


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