Tovalieri: "Giusto che Borja Mayoral abbia il suo spazio. Dzeko tornerà utile nelle prossime partite"
L’ex attaccante della Roma Sandro Tovalieri è intervenuto durante la trasmissione “Bar Forza Lupi”, in onda sulle frequenze di Centro Suono Sport:
Che stimoli ti dava l’incontro contro la Juventus?
“Sono partite che senti in maniera diversa perché sai che sono big match, sono sfide che la gente ama particolarmente. Negli anni ‘80, Roma e Juventus hanno dettato legge, sono partite che prepari una-due settimane prima, sono partite che possono darti una sterzata importante se fai un risultato positivo. L’ho vissuta nel 1985, ricordo quella coreografica bellissima lo stadio giallorosso, siamo stati applauditi dai nostri avversari”.
Che partita sarà?
“Penso sia una bella partita, le squadre sono in ripresa. Nonostante le critiche, la realtà ci dice che la Roma è lì al terzo posto”.
Il tuo Roma-Juventus che hai citato finì 3-0…
“La Roma del 1985 è stata una delle squadre più forte mai avute dalla Roma, rimontammo 8 punti alla Juventus ma non bastò. Io ero giovanissimo, ma stare in quella squadra dove c’erano 80-90 mila a vederti era eccezionale. Senza tifosi c’è meno pressione, ma uno stadio pieno ti dà un’adrenalina che non ha eguali”.
Quella stagione la Roma partì malissimo, poi la rimonta…
“Il nostro girone d’andata non fu particolarmente felice, se vai ad analizzare il percorso della Roma è andata così. La svolta ci fu da Roma-Avellino quando Pruzzo segnò 5 gol, i risultati iniziarono ad arrivare e crebbe l’autostima nei nostri confronti. Vedere quel girone di ritorno ti lascia l’amaro in bocca, soprattutto per quello che abbiamo mostrato all’andata. Fu una grande annata, nonostante Roma-Lecce ci siamo divertiti”.
La stagione 1985/1986 si concluse almeno con la vittoria in Coppa Italia…
“Ce la siamo gustata, poi tanti big andarono via perché c’erano i Mondiali. Giocammo la manifestazione con ragazzini di 20 anni, me compreso. Nonostante l’amarezza dello scudetto, sugli spalti c’erano sempre 70mila persone. Avrei preferito perderla e vincere lo scudetto, però ricordo quella stagione e la porto nel cuore”.
Analizzando Roma e Juventus, cosa pensi?
“Giocare Juventus-Roma con lo stadio pieno ha il suo fascino, purtroppo dobbiamo guardare la salute in questo momento, sperando che tutto possa finire quanto prima e possano riaprire gli stadi perché il calcio è dei tifosi. Mi aspetto una bella partita, le squadre sono in ripresa però, se la Roma dovesse giocare con una mentalità a viso aperto, può farcela. La Juventus, comunque, prende tanti gol”.
Condividi la scelta di tenere Dzeko in panchina con Borja Mayoral al suo posto?
“Giusto trovare una tregua ora che il mercato è finito, bisogna avere rispetto per la maglia che si indossa e per la città intera. Sono contento che Dzeko sia di nuovo nel gruppo, è giusto poi che Borja Mayoral abbia il suo spazio, ha mostrato qualità. Dzeko sarà un giocatore che ci tornerà utile nelle prossime partite, poi a fine stagione deciderà la società. I nuovi proprietari sono gente che lavora, segue la squadra e con la società presente i risultati poi arrivano. Mi auguro che tutto torni alla normalità, se poi serve Dzeko sarà inserito a gara in corso”.
Pellegrini?
“Per lui sarà un onore indossare la fascia da capitano, ha dimostrato di avere grande personalità, ha cercato di mettere a tacere tutte le polemiche. Se un giocatore vuole giocare a certi livelli, deve prendersi le proprie responsabilità, poi lui più degli altri sente maggiormente questa maglietta”.