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TRIGORIA - Garcia: "Non si decide il campionato. Dobbiamo recuperare palloni e non si fa con le scarpe da danza". FOTO!

di Gabriele Chiocchio

Alle ore 13.15 il tecnico della Roma Rudi Garcia  ha parlato in conferenza stampa per presentare ai media la partita contro la Juventus, in programma domani alle ore 18.00 allo Juventus Stadium.

Partita importante dal punto di vista psicologico, quanto è importante viverla come un’occasione?
“Il bello di domani è che abbiamo giocato contro i Campioni di Russia e di Inghilterra, giocheremo contro i Campioni d’Italia prima di giocare con i Campioni di Germania. È fantastico. Chiediamo se è possibile giocare ogni settimana così. È quello il bello. Poi ci sarà il confronto sul campo, faremo di tutto per fare il nostro gioco con fiducia e ambizione”.

La gara di Champions ha dato consapevolezza?
“E’ questo che dobbiamo continuare a fare. Abbiamo visto anche in un momento difficile, con lo svantaggio che non è semplice da risolvere. Abbiamo anche avuto la possibilità di vincere. Se abbiamo ancora bisogno di pensare che la Roma gioca sempre per vincere, forse è una parte di risposta. Ogni partita è diversa, giocheremo come abbiamo fatto martedì. Con ambizione per dare difficoltà alla Juventus, sapendo che loro hanno qualità”.

Differenze tra la Juventus di Conte e quella di Allegri?
“Il modulo è lo stesso. Poi ci sono differenze che mi tengo per me. Ci sono forze e debolezze, come in tutte le squadre. Dovremo sfruttare questo. Penso che la loro posizione tattica è più alta dell’anno scorso senza palla, si possono aprire spazi interessanti per noi. È l’unica cosa che vi concedo”.

Ha insegnato qualcosa la gara del 5 gennaio?
“Le cose del passato le lascio a voi, è una nuova stagione, con una nuova rosa. Arriva alla sesta giornata questo incontro in casa della Juventus, non bisogna tornare al passato, non possiamo cambiarlo. La verità di ieri non è la verità di oggi, anche i giocatori che non possono giocare vorrebbero farlo. Una sfida di alto livello la vogliono giocare”.

Come atteggiamento si accontenterebbe della Roma di martedì? Meglio il risultato o il gioco?
“Il risultato è la conseguenza di giocare bene, non cambieremo il nostro atteggiamento. Non significa che a volte essere brutti non porta a risultati, ma domani abbiamo delle convinzioni, ma dobbiamo essere intelligenti, riflettere bene, non adattarsi ma cambiare qualcosa se cambiare qualcosa porta a risultati. Non dobbiamo essere costretti a fare solo una cosa, abbiamo già mostrato di poterne fare di diverse”.

L’anno scorso la Juventus lasciò campo alla Roma, si aspetta una Juve aggressiva o rinunciataria?
“L’impatto fisico l’hanno loro, hanno giocatori bravi. È uno dei parametri di questa squadra, ma noi siamo pronti a questo. Anche noi dobbiamo andare nei contrasti, è un atteggiamento dell’Atletico Madrid. Anche loro fanno pressing aggressivo, noi dobbiamo essere pronti. Dobbiamo essere in grado di recuperare la palla, non si fa con le scarpe da danza”.

Quanti giocatori ha che non possono reggere 90 minuti?
“Nessuno, abbiamo avuto cinque giorni. Avevo detto che avremmo avuto quasi una settimana, saranno tutti a piene energie”.

Chi è che ha più da perdere?
“Ci sono tre punti da guadagnare. Non si decide il campionato dopo questa gara, anche se vinciamo noi non sarà chiuso, sarebbe un mancare di rispetto alle altre. Sul piano psicologico può essere interessante, lo vedremo dopo la partita e avremo le risposte dopo la sosta. Quello che voglio io è finire bene questa serie di sette partite, la voglio terminare nel migliore dei modi. Abbiamo fatto bene fino adesso, ma la serie finirà alle 20 di domenica, faremo di tutto per ottenere un risultato positivo”.

Quale elemento ha contribuito maggiormente all’avvicinamento alla Juventus?
“Abbiamo gli stessi punti dopo 5 partite, anche se vincere 5 partite in fila non è poco. Abbiamo fatto in modo di ridurre lo scarto, ma la risposta ci sarà a fine campionato. È ovvio che loro siano favoriti, non cambio idea, anche solo per buon senso. Quando una squadra non vende nessuno, prende almeno tre giocatori di qualità e vince tre scudetti è favorita. Questo non vuol dire che non saremo in grado di dire la nostra, poi vedremo quello che succede. Con una squadra a 18 punti o due a 16 cambierà poco, sarebbe meglio essere noi davanti”.

Qual è l’arma in più della Roma?
“Non lo so, abbiamo un atteggiamento di squadra che ci deve portare a giocare ogni gara al 100%, non solo per vincere questa partita ma per mostrare che ognuno dei giocatori è al servizio della squadra. Ne abbiamo avuto risposta nelle ultime partite. Vuol dire che siamo in grado di superare momenti difficili, come l’abbiamo superato dopo il terzo minuto dell’ultima gara. Non è facile mantenere questo atteggiamento, la stagione è lunga e mi aspetto sempre questo atteggiamento. Sull’avversario bisogna chiedere ad Allegri”.

Un pari andrebbe meglio alla Roma rispetto che alla Juventus?
“Dipende dalla partita, se c’è una squadra che merita di vincere e che pareggia è sempre deludente. Se c’è una sofferenza tale che un punto va bene, sembra una cosa positiva. Vedremo la partita, la cosa importante è che siamo pronti. Saranno 95 minuti, spero di vedere bel calcio, sarà una partita vista in tutto il mondo, l’Italia ha risposto in questa settimana facendo ottimi risultati in Europa sul fatto che questo è un campionato sottovalutato. Queste partite devono fare pubblicità al calcio italiano”.

Il giocatore che teme di più?
“Non possiamo fare un piano anti-qualcuno. Tevez è il più decisivo, ma una squadra completa e di qualità non è una squadra imbattibile. Nessuna squadra può vincere tutte le partite di una stagione. Sono concentrato sulla mia squadra, con le nostre forze abbiamo mostrato che il livello resta sempre buono, mi fido dei miei giocatori su questa partita”.

Vuole fare chiarezza su cosa sta succedendo a Castan?
“Sono due giorni che è a casa, ha avuto un virus gastro-intestinale, i bambini tornano da scuola con cose così. È un contrattempo rispetto al suo ritorno in campo, insieme a coscia e orecchio. Per fortuna abbiamo quindici giorni, non solo per lui ma anche per gli altri che non sono con noi, non faccio la lista. L’importante è che tutti saranno tornati per la partita contro il Chievo”.


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