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Udinese, Zaniolo: "Non rifarei l'esultanza contro la Roma, ho sbagliato. Molti romanisti saranno offesi, li capisco"

di Davide Bartolozzi

In un'intervista concessa al Messaggero Veneto Nicolò Zaniolo, alla vigilia della sfida tra Roma e Udinese del 9 novembre, ha ripercorso quello che è stato ed è ad oggi il rapporto con la Roma e con i suoi tifosi. Il punto più alto della sua esperienza romanista è stato sicuramente il gol vittoria nella finale di Conference League contro il Feyenoord che l'attuale numero 10 friulano ricorda così: "È stato incredibile. Alla vigilia sentivamo molto la partita, la Roma non vinceva da anni un titolo. Quella partita è stata il coronamento di un’intera stagione. È stato uno dei giorni più belli della mia vita". Anche per questo motivo, ammette che dare addio ad una città e ad una piazza che gli ha dato tanto è stato molto difficile: "Tutte le cose hanno un inizio e una fine. Andare via da lì per me è stata una botta molto dolorosa, non è finita benissimo ma mi auguro che con il tempo tutto si appiani. La mia compagna è di Roma e mio figlio è nato là".

Non solo bei momenti però. La storia tra Nicolò Zaniolo e la Roma si è inclinato, specialmente dopo la sua energica esultanza all'Olimpico dopo il gol dello 0-1 nella sconfitta contro l'Atalanta. L'ex Roma parla allora dell'accoglienza che lo potrebbe attendere al suo ritorno davanti ai tifosi romanisti: "Premetto che quella esultanza non la rifarei. Ho sbagliato. Non so come mi accoglieranno, immagino che molti siano rimasti offesi dal mio comportamento, ma li capisco. Penserò a concentrarmi sulla partita anche perché in campo contro la Roma non ci andrà Zaniolo, ma l’Udinese. Vogliamo prenderci i tre punti". Infine due battute anche sulla Nazionale: "È un obiettivo che può arrivare solo attraverso le prestazioni con l’Udinese".


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