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Vierchowod: "Agostino rappresentava l'intera città di Roma"

di Marco Rossi Mercanti

Ai microfoni di gianlucadimarzio.com, Pietro Vierchowod ha ricordato il suo ex compagno Agostino Di Bartolomei a 26 anni dalla sua scomparsa:

"Arrivavo in prestito dalla Sampdoria, e da esterno Agostino mi sembrava una persona molto chiusa. Ma quando l'ho conosciuto era l'opposto. Disponibile, simpatico. Si faceva in quattro per aiutarti. Forse si mostrava chiuso quando voleva mettersi al riparo da alcune situazioni. Falcao era un fenomeno, ma quella Roma era stata molto costruita su Di Bartolomei. Doveva essere il classico libero e stare dietro di me, ma giocavamo a zona e lui era posizionato davanti alla difesa. Fece un anno pazzesco, segnando anche 9 gol. Io gli davo la palla, lui alzava la testa, faceva un lancio di 50 metri e la metteva sul piede del compagno. In quella squadra e in quella posizione era l'ideale. Se in Nazionale non ha avuto successo è solo perché a Bearzot non piaceva per il proprio gioco. Era il classico calciatore che stava bene nel suo contesto. Agostino non rappresentava solamente la squadra, ma l’intera città di Roma. E questo, unito alle sue vittorie, lo ha reso un simbolo per i tifosi”.


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