.

Vitali: "Nuovo stadio? I romanisti adesso ci devono credere: il sogno sta per diventare realtà"

di Redazione VG
Fonte: dall'inviato Marco Campanella

Lorenzo Vitali, general counsel della Roma, ha parlato durante il Social Football Summit in corso all'Olimpico:

Nuovo stadio? 
“Sono fortunato a essere coinvolto nel progetto: abbiamo da subito lavorato col Comune e le infrastrutture. Dal GM al sindaco, ai responsabili, agli assessori, tutti sono stati di grande supporto. Ci siamo sentiti una famiglia e dobbiamo approfittare di questa opportunità. Il progetto è complicato, ma non c’è uno stadio nuovo in Italia che è arrivato al nostro step: parlo di una costruzione da 0. È complicato, ambizioso, difficile, ma siamo focalizzati a lavorare, sappiamo che svolteremo presto. Siamo agli sgoccioli per presentare il nuovo progetto. Lo stadio è risultato di sessioni di progettualità, è qualcosa di monumentale: è romano. È uno stadio che funziona solo a Roma, siamo orgogliosi. Siamo pronti per fare la nostra parte. Questo può essere guardato come edificio più importante privato fatto. Vorremo fare come l’era di Testaccio, vissuto 7 su 7: sarà un parco, una grande Curva Sud, acustica migliorata. I romanisti adesso ci devono credere: il sogno sta per diventare realtà. Non abbiamo scadenze”.

Ranieri? 
“Credo che se si parla di internazionalizzazione della Roma, Ranieri è l’uomo giusto. Portiamo il nome di Roma, dobbiamo pensare in modo internazionale. Questo Ranieri sta cercando di trasmetterci: uno slancio di carattere internazionale. È un maestro. Questo è un percorso, ci stiamo impegnando, vogliamo conseguire questo obiettivo. Nella Roma abbiamo creato un link con il mondo saudita di carattere economico, stiamo collegando il nome di Roma a marchi locali con spirito internazionale come Fendi”.

La salute dei giocatori è minata dalle tante partite? 
“Se vogliamo partecipare a competizioni europee, faremo più partite. I diritti tv sono fonte di introiti e sono collegati al numero di partite: dobbiamo trovare un equilibrio con la salute dei calciatori. Dal punto di vista legale, il dipartimento fa un lavoro eccezionale. Per essere sportivi la salute va curata nei minimi dettagli”.

Cosa si deve fare in una situazione difficile? 
“Dal punto di vista aziendale stiamo attuando delle valutazioni del rischio. I club sono più organizzati nelle difficoltà”.

Il caso Diarra?
“Decisione importante, non positiva per il club. Se un giocatore decide di andare via, il club avrà difficoltà nella risoluzione. La Roma è pronta a fare la sua parte per lavorare su questo con le istituzioni”.

I tifosi sono una parte importante della Roma?
“Sono d’accordo, facciamo affidamento su di loro. Abbiamo passato un momento difficile, ma sotto Ranieri possiamo riprendere il giusto cammino”.


Altre notizie
PUBBLICITÀ
Giovedì 21 novembre