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Zeman: "Contento della fiducia da parte della società. Su Destro puntiamo molto. Pjanic mi ha chiesto scusa. Non mi addebito grossi errori" FOTO!

di Redazione Vocegiallorossa

Alle 12.15 il tecnico Zdenek Zeman ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia della gara di domani sera contro il Torino. Come di consueto, Vocegiallorossa.it vi proporrà la diretta testuale e fotografica dell'evento.

Se dovesse descrivere con un aggettivo lo spogliatoio della Roma come lo descriverebbe?
“Bello, largo”.

Vuole aggiungere qualcosa alle dichiarazioni di Baldini?
“Sono contento che la società mi dia fiducia. Io ci credo come ci credono loro”.

Le serviva questo attestato di fiducia?
“Agli allenatori come ai giocatori servono stimoli e motivazioni e questo aiuta”.

Ha già scelto chi tra Osvaldo e Destro schierare? Un’altra panchina per Destro potrebbe essere penalizzante?
“Non credo, sa che puntiamo tanto su di lui e che sarà utilizzato. Io ci punto, la società ci punta, farà bene alla Roma. Poi se lo farà domani o dopodomani è un’altra cosa”.

Con Pjanic tutto chiarito?
“Il ragazzo è venuto a chiedermi scusa, capisco il suo stato, è un giocatore che vuole giocare”.

C'è stato un momento in cui si parlava di spogliatoio spaccato.
"Da me non è mai venuto nessuno a lamentarsi, neanche De Rossi mi ha mai detto dove avrebbe voluto giocare, di quello che accade fuori mi importa poco".

La squadra è serena?
"La squadra non dovrebbe essere serena visti i risultati però sono fiduciosi. Domani sera voglio una squadra concentrata per tutti e novanta i minuti".

Dodò a sinistra e Balzaretti a destra solo una prova dettata dalle circostanze?
"Piris era con la Nazionale e non avevo altri terzini a disponibile, questa comunque può essere una soluzione per il futuro".

In passato disse di non essere ossessionato dai risultati, questo pensiero è cambiato? Le sue dichiarazioni sullo Scudetto?
"Non sono ossessionato, è normale che vorrei vedere la mia squadra raggiungere i risultati, che per ora non sono arrivati per distrazione. Tutti devono darsi degli obiettivi, resto convinto che questa squadra possa giocarsela con tutti, credo che dal gioco espresso in alcuni tratti di gara si sia visto. Continuo a ripetere che questa squadra non debba temere nessuno. Dobbiamo giocare nel miglior modo possibile".

Vuole rispondere a chi dice che nessuno si è assunto le responsabilità di questi risultati negativi?
"Sono solo risultati, anche nei momenti negativi. Abbiamo preso gol strani, brutti. Questo è il calcio, in futuro spero che anche noi riusciremo a sfruttare gli errori degli avversari".

La Roma ha perso 14 punti partendo da situazioni di vantaggio, come se lo spiega?
"Problema del gioco del calcio. Succede che vai avanti e perdi o che vai sotto e vinci".

Lei è soddisfatto dell'impegno dei calciatori in campo e in allenamento? Chi giocherà domani centrale di centrocampo?
"Questa squadra lavora tanto, sono giovani e hanno tanta voglia di andare avanti. Castan, Tachtsidis e Florenzi sono stati convocati e questo è motivo di soddisfazione, nonostante i risultati non positivi. Chi giocherà lo vedrete domani".

Aveva bisogno della fiducia di Baldini?
"Faccio calcio da quarant'anni e so cosa succede. Se non ci sono risultati non ci sono premesse di andare avanti e la società cambia. A me la società non ha idea di volersi sbarazzare di me, poi con sette sconfitte di fila bisonga valutare.

Lamela: una critica e un elogio.
"Fino a ieri era capocannoniere del campionato, non era abituato a fare tanti gol, può migliorare nei movimenti senza palla ma già così mi dà soddisfazione".

In base agli esterni d'attacco della Roma, che caratteristiche devono avere gli interni di centrocampo?
"In genere ci dovrebbe essere un interditore, un costruttore e uno a metà. Si può giocare anche con tre giocatori tecnici, poi però  in fase di contenimento si soffre".


Cosa manca alla squadra per raggiungere la continuità di rendimento?"A Pescara perdemmo quattro partite di fila. Mi auguro che la Roma possa esprimere il proprio valore, penso che non dipenda dalla convinzione, ma che alcuni calciatori si debbano ancora ambientare. Maradona, Zidane e Platini non rendevano nel loro primo anno in Italia".

Sente di aver sbagliato in qualche scelta? Caratteristiche del Torino pericolose?
"Chi fa può sbagliare. Quando faccio una cosa sono convinto di farla. Errori grossi non me li addebito. Perdere due partite da 2-0 in vantaggio non me lo sarei mai aspettato all'intervallo. C'è stato un calo di tensione. Il Torino fuori casa ha sempre giocato bene in trasferta, badando molto alla fase difensiva, sta a noi cercare di smuoverli. Ci vuole pazienza per arrivare in porta".


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