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Zeman: "Dimissioni? Non ci penso. Esonero? Mi dispiacerebbe"

di Gabriele Chiocchio

Zeman a Sky Sport

"Certificazione di una stagione sbagliata? Non credo, abbiamo giocato delle buone partite. Oggi no, c'era troppa confusione anche se c'era tanta voglia. Giochiamo troppo complicati, ci siamo sbilanciati e abbiamo preso contropiede e gol dopo pochi minuti. La squadra non ha giocato quello che gioca normalmente. C'era voglia, ma non siamo riusciti a fare una buona partita. Il Cagliari ha vinto con grande merito, possiamo dire qualcosa sui due falli da rigore ma la prestazione c'è stata. La squadra ha dimostrato la voglia, ma non le idee. Abbiamo portato troppo palla sul chiuso, ed è difficile passare. Siamo stati spesso sbilanciati perdendo palle inutili o per voler dribblare o perché abbiamo sbagliato palle semplici. Dimissioni? Per una partita non mi viene il pensiero, bisogna lavorare tanto e bisogna cercare di giocare il calcio che proviamo a fare da 7 mesi. Non ho parlato coi dirigenti di cose specifiche, ma della partita che è andata male. Penso che sul secondo gol ci sia un errore grosso, poi abbiamo preso gol su rimessa laterale ed eravamo coperti sul primo. Non è frutto di episodi, una squadra che gioca male è giusto che perda, a prescindere dalle situazioni che si sono verificate. I fischi dei tifosi? Hanno influito, dopo il secondo gol sono arrivati fischi per tutta la squadra, che ha dimostrato di avere voglia. Ha portato la palla, tutti volevano rendersi decisivi, il problema è che bisogna ragionare insieme e non ci siamo riusciti. Abbiamo fatto una vittoria a Firenze e con l'Inter in coppa. Problema di giocatori o di gioco? Oggi abbiamo sbagliato l'approccio, tanta voglia ma poco cervello. Il calcio si gioca anche con la testa e su quello che si prova in settimana. La voglia non basta e non basterà mai. Perché Stekelenburg stava per andare via? Voleva parare e se aveva possibilità di andare a giocare al Fulham lo avrebbe fatto, è saltata. Io voglio che i giocatori della Roma vogliano giocare a Roma, lui è tornato e si è messo a disposizione. Preoccupato per il futuro? Oggi era una buona occasione per fare la partita e battere il Cagliari, pensavo che si potesse fare. Non abbiamo giocato bene, bisogna riordinare le idee e giocare. La squadra a parte due partite non ha mai sbagliato. Se mi stupirei di un esonero? Non spetta a me, sono a disposizione della società, può prendere decisioni come vuole. Mi dispiacerebbe perché credo in questa squadra".

Zeman a Mediaset

“Oggi abbiamo fatto una brutta prestazione. Abbiamo sbagliato tutto. Sul secondo gol ci siamo suicidati, anche sul terzo abbiamo sbagliato tutto. Sau è bravo ma è difficile che segni di testa. Nainggolan non era solo sul primo gol, ce n'erano tre attorno, ma non basta essergli vicini. Il problema maggiore è stato il gol preso subito. Non abbiamo più preso il filo del nostro gioco, c'era voglia di fare, ma con i singoli non si va da nessuna parte. Esonero? Io non me lo aspetto mai, quindi dico di no. Però se la società decide così lo accetto e sono felice se è per il bene della Roma. I risultati si ottengono lavorando. Bisogna lavorare per migliorare. La squadra ha delle qualità, dobbiamo cercare di metterle in campo come squadra e non come individualità. Abbiamo giocato ottime partite, ma oggi non abbiamo giocato da squadra. Dimissioni? No, io sono sempre a disposizione, voglio lavorare e migliorare. Voglio che la squadra vada avanti per riuscire a riprendere le squadre che ci stanno davanti. Frattura nella squadra? Noi abbiamo sbagliato solo tre partite su 24 sul piano del gioco. Noi le nostre prestazioni come espressione di gioco le abbiamo sempre fatte. Dobbiamo solo migliorare le cose che non vanno, ma si può fare solo lavorando. Striscione? A nessuno piace la situazione di oggi della Roma. Vorremmo stare tutti davanti. Se qualcuno pensa che le responsabilità siano mie, mi assumo le colpe. Errore di Goicoechea? Brutto errore, ed è un peccato perché penso che si sia innervosita tutta la squadra, e anche i tifosi hanno iniziato a lamentarsi. Intervallo? Era sereno, eravamo convinti di potercela fare. Avevamo anche notato due episodi da rigore, ma non voglio parlarne perché abbiamo comunque giocato male. Contestazione? Succedono anche in seconda categoria, qui al massimo si sente di più, ma per me si può solo lavorare e cercare di fare meglio. Quello che è successo in settimana era un discorso tra la società e me, ma non penso che abbia influito sui giocatori. Riflessione? Io so dove abbiamo sbagliato, a parte l'errore del portiere so cosa bisognava fare e cosa non ci è fatto”.

Zeman a Roma Channel

"Settimana poco tranquilla? Non doveva influire, ha fatto l'effetto al contrario. I giocatori volevano dimostrare ma non ci sono riusciti. Il gol subito all'inizio? C'è tutto il tempo per recuperare, abbiamo cercato, magari sbagliando, di fare, siamo riusciti a pareggiare e nell'intervallo pensavamo di poter vincere la partita. Non siamo riusciti a giocare semplici, abbiamo portato troppo palla, abbiamo concesso contropiede anche se i gol non sono nati da contropiede. L'errore di Goicoechea? Ha cambiato l'ambiente, prima ci sosteneva, dopo quell'errore giocare con i fischi è più difficile. Poca costruzione? Considero brutte partite Torino, Pescara e Bologna, a Torino non abbiamo costruito niente, così come a Pescara. Oggi qualche palla gol l'abbiamo avuta, non abbiamo trasformato. Per me c'erano due situazioni dubbie, ma non cambia la prestazione della squadra. Lamela? Da soli non si arriva da nessuna parte, bisogna giocare come squadra e mettersi a disposizione. Un giocatore che prende palla a metà campo fa gol poche volte, bisogna cercare compagni e scambi, spazi liberi dove si possa giocare. Non l'abbiamo fatto e abbiamo pagato. Se parlerò con Goicoechea? E' stato un grave errore tecnico, sul piano umano deve continuare a fare il portiere. Deve ritrovare voglia e convinzione, spero che ci riesca perché è abbastanza giovane. Se si può realmente recuperare? Ci sono tante partite, è normale che se giochiamo così non recuperiamo. Se giochiamo il nostro calcio possiamo mettere in difficoltà tutti, a Napoli la squadra ha fatto un buon calcio, bisogna cercare di lavorare. Ci sono 12 under 23, ci vuole esperienza e la botta che si prende deve servire per riprendersi. I tifosi? La tifoseria per me è la migliore d'Italia, spero che stia vicino alla squadra. Capisco che ci sono problemi, questa squadra è stata sempre attaccata. L'ambiente che si è creato non migliora la situazione, la gente deve fare qualcosa per la squadra".

Zeman in conferenza stampa

Quarantadue gol subiti, giocatori che non le sembrano vicini. Pensa che la squadra le giochi contro?
"Non credo, hanno dimostrato voglia, purtroppo individualmente e non giocando bene come squadra. La voglia si è vista, hanno lottato, certe volte anche troppo visto che ci siamo sbilanciati".

Roma con zero lucidità già dai primi secondi. Potremmo puntare il fuoco su Goicoechea. Era giusto farlo giocare? La Roma ha risentito di questa settimana
"Se sapevo che faceva quella cosa non lo facevo giocare. E’ un errore, per quanto questo sia brutto lo possono fare tutti. La squadra ha dimostrato di essere attaccata lo stesso e di voler fare risultato. La voglia c’era, ma non c’erano idee e non c'era il gioco che proponiamo di solito. Sulla voglia non posso dire nulla".

La squadra sa cosa vuol dire giocare con Zeman?
"Ha giocato 25 partite e ne ha sbagliate tre come gioco di squadra. Una percentuale bassa. Oggi purtroppo è stata una giornata che poteva darci tanto, invece ci ha tolto tanto".

Si sente di dire di aver sbagliato? La squadra potrà migliorare con le sue dimissioni?
"Sono a disposizione della società. Quelli che non fanno non sbagliano. Questa squadra può giocare a calcio e lo ha dimostrato, i risultati si fanno solo lavorando e credendo in quello che si fa. Se si cambia, se si può migliorare, c’è sempre un punto interrogativo".

Si sente di avere delle colpe? Ha sbagliato qualcosa o no?
"Se non siamo primi qualcosa ho sbagliato, ma ci sono anche gli avversari. Ho cercato di costruire una squadra che faccia risultati. Abbiamo dodici under 23 che hanno bisogno di giocare, vincere ed imparare a stare in campo".

Nessun giocatore l’ha salutata all’uscita dal campo. E’ normale?
"Sì, non ci siamo mai salutati, perché avremmo dovuto farlo oggi? Ci rivediamo nello spogliatoio, lì scambiamo qualche parola"


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