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L'identikit - Henrikh Mkhitaryan. GRAFICA! VIDEO!

di Alessandro Carducci

È Henrikh Hamleti Mkhitaryan il colpo a sorpresa di Petrachi per rinforzare il reparto offensivo di Paulo Fonseca.

CARRIERA – Mkhitaryan nasce a Yerevan, in Armenia, il 21 gennaio 1989. Cresce calcisticamente nel la società locale di Pyunik, con cui fa il suo esordio a 17 anni. Prima di trasferirsi in Ucraina, vince 4 campionati armeni, una Coppa d’Armenia, due Supercoppe di Armenia e nel 2007 veste per la prima volta la maglia della Nazionale. Nel 2009, all’età di 20 anni, passa al Metalurh Donetsk, dove rimane per un anno e mezzo diventando anche il capitano della squadra. Dopo un provino andato male con il club iraniano del Mes Kerman, Mkhitaryan rimane a Donetsk ma cambia sponda e passa allo Shakhtar per 7,5 milioni di dollari.
Lì esplode definitivamente e fa l’esordio in Champions League contro il Braga. Nel secondo anno il suo gol è decisivo per la conquista della Coppa d’Ucraina, un gol segnato contro la sua ex squadra, il Metalurh Donetsk.
La stagione 2012/13 è quella più proficua dal punto di vista realizzativo, grazie alle 25 reti segnate in campionato. Tra l’altro, proprio tra il 2012 e il 2013 sigla due gol contro l’Italia con la maglia dell’Armenia nei match di qualificazione ai Mondiali 2014.
A 24 anni vola in Germania al Borussia Dortmund e segnerà nell’ottobre del 2013 il suo primo gol in Champions, contro l’Arsenal. Tre anni più tardi José Mourinho lo chiama al Manchester United e lo acquista per 31,5 milioni di euro. Va in gol nella finale di Europa League vinta contro l’Ajax.
Lo scorso anno è passato all’Arsenal nello scambio che ha portato Sanchez ai Red Devils. È costretto a saltare la finale di Europa League a Baku a causa delle tensioni politiche tra il suo Paese, l’Armenia, e l’Azerbaigian.

PUNTI DI FORZA - Mkhitaryan preferisce giocare venendo incontro al pallone e ricevendo la palla tra i piedi, sposandosi così molto bene con l’idea di Paulo Fonseca. Può ricoprire tutti i ruoi sulla trequarti ed è il perfetto identikit dell’esterno alto sinistro del tecnico portoghese, sebbene negli ultimi anni abbia giocato maggiormente a destra. Di piede destro, naturalmente portato ad accentrarsi e bravo a fare da sostegno alla manovra e abile nel trovare linee di passaggio pulite per mandare in porta i suoi compagni.
È bravo nel dribbling in campo aperto, quando può sfruttare la sua ottima conduzione del pallone e la sua buona velocità palla al piede. Meno efficace quando si tratta di dribblare nello stretto.
Può anche andare sul fondo per scodellare cross precisi in area di rigore, sia alti che bassi.

PUNTI DEBOLI – Negli ultimi 5 anni ha la stessa media gol di Diego Perotti e non lo si può di certo definire un cecchino sotto rete.
Alto 177 cm, non spicca nei duelli aerei e non è un recupera palloni. In fase difensiva, si limita al compitino.

Nome - Henrikh Mkhitaryan
Ruolo – Trequartista/esterno offensivo.
Età – 30.
Piede preferito - Destro.

Tecnica 7,5
Tiro 6
Passaggi 8
Colpo di testa 5
Fase difensiva 5
Dribbling 6,5
Velocità 6,5
Gioco sotto pressione 7
Visione di gioco 8


https://www.youtube.com/watch?v=7mMQjm2KULQ&feature=youtu.be


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