Roma-Chievo Verona 3-1 - La gara sui social: "Perotti non tira rigori, ma offre bicchierini di veleno ai portieri"
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
La Roma batte meritatamente 3-1 il Chievo e, complice il pareggio del Napoli, si porta a +3 sui partenopei, tornando a -4 dalla Juventus, che dovrà recuperare però il match di Crotone il prossimo 8 febbraio. I giallorossi hanno dominato il match dal 1' al 90', tuttavia sono riusciti inizialmente a complicarsi la vita con il gol di de Guzman, abile di testa a sfruttare un errore di copertura di Bruno Peres. Poco prima della fine del primo tempo, però, una stupenda punizione di El Shaarawy pareggia i conti. A inizio ripresa, è Dzeko a segnare di rapina il 2-1 e a sfiorare il colpo del ko in almeno un paio di occasioni, con un Sorrentino in grande spolvero. A tempo scaduto, il neo entrato Perotti si procura e segna il rigore del definitivo 3-1. Al termine della partita, il popolo giallorosso, attraverso i più noti social network, ha commentato l’esito dell’incontro. Questa rubrica di Vocegiallorossa.it propone ai nostri lettori i pensieri a caldo dei tifosi capitolini.
I supporters giallorossi possono così trascorrere un Natale più sereno, ovviamente dal punto di vista calcistico. Sugli scudi El Shaarawy, la cui prestazione viene esaltata da Walter "se gioca sempre con questa cattiveria, è insostituibile", seguito da Chiara che scrive semplicemente "meravigliosamente Faraone". Francesco analizza "Fazio ormai è un muro, se El Shaarawy avesse sempre questa fiducia, spaccherebbe ogni partita. Tuttavia, Peres deve imparare a difendere", pensiero simile a quanto espresso da Daniele "grande vittoria di gioco e di personalità: super Faraone, ottimo Edin, cecchino Perotti". A proposito dell'argentino, tenuto fuori da Spalletti ma in gol su penalty nel finale, Stefano dice "non tira rigori, ma offre bicchierini di veleno al portiere", mentre Jacopo ci tiene a elogiare Spalletti "un top player ce l'abbiamo ed è seduto in panchina. Daje Lucianone, forza Roma". Infine, Valerio conclude "sono sempre più convinto che il problema della Roma sia solo nell'approccio alle partite in trasferta. Una questione di testa".