Roma-Qarabag 1-0 - La gara sui social: "Gettate le basi per diventare grandi"
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
Tante emozioni in una delle serate più belle della storia recente della Roma, che batte il Qarabag 1-0 con il minimo sforzo e, grazie al pareggio in Chelsea-Atletico Madrid, i giallorossi chiudono il girone C al primo posto. Un evento che pochissimi, per non dire nessuno, avrebbe pronosticato il giorno del sorteggio ad agosto. Così come il 28 maggio, l'uomo della Provvidenza è stato Diego Perotti al 53', freddo nel colpire in rete a porta sguarnita dopo la parata di Sehic sul connazionale Dzeko. Al termine della partita, il popolo giallorosso, attraverso i più noti social network, ha commentato l’esito dell’incontro. Questa rubrica di Vocegiallorossa.it propone ai nostri lettori i pensieri a caldo dei tifosi capitolini.
Più che euforia allo stato, tra i supporters giallorossi serpeggia una più sobria soddisfazione per un risultato praticamente impronosticabile ai più dopo l'esito dell'urna di Nyon. A confermarlo, infatti, è Melissa "chi l'avrebbe mai detto? nessuno. Grazie Roma, ma grazie davvero. Che gioia", seguita da Giuliano che non poteva chiedere di meglio il giorno del suo compleanno "stadio doveva essere e stadio è stato, vittoria doveva essere e vittoria è stata. Che compleanno ragazzi" e da Michele "sacrificarsi, soffrire. Chiudere primi nel girone. Una delle più belle pagine della recente storia giallorossa. Mai come stavolta, grazie Roma. Ha vinto il cuore". Patrizio continua "per la Roma è una giornata storica che la proietta nell'élite del calcio. Le basi per diventare grandi sono state gettate", con Giovanni che lancia una frecciatina agli acerrimi rivali della Juventus "nessuno pensavo che la Roma avrebbe potuto conquistare il primo posto, la grande Juventus invece si qualifica con una banale seconda piazza". Infine, Ivan elogia Eusebio Di Francesco "ricordiamo che alla sua prima esperienza in Champions League ha compiuto un miracolo", Giuseppe attacca i rivali giallorossi "gufacci, non vi sento: dove siete?", mentre Marco si proietta al sorteggio degli ottavi "sperando che sia benevolo".