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Atalanta - Roma 2001: pochi secondi e la gara dice subito Roma

di Massimiliano Spalluto

Tappa fondamentale per valutare la maturità e la tenuta degli uomini di Capello. La trasferta di Bergamo arrivava in un momento delicato in cui, dopo il tour de force del derby vinto e dello scontro diretto terminato in parità con la juve di Ancelotti, i giallorossi si trovavano privi del “Re Leone” Batistuta. Ad attenderli un’Atalanta inaspettatamente terza forza del campionato dopo giallorossi e bianconeri. Una gara difficile, c’era da vendicare l’eliminazione in Coppa Italia patita a settembre per opera degli orobici. Quell’esclusione dal torneo aveva causato molti malumori tra i tifosi della capitale ed i giallorossi erano pronti a dimostrare che si era trattato di un semplice incidente di percorso. Quell’Atalanta, che al termine del torneo si piazzerà al settimo posto in classifica, si rivelerà un avversario ostico anche per la Juve che verrà sconfitta a Bergamo all’ultima giornata del girone d’andata e per la Lazio, terzo incomodo nella lotta per il titolo. Entrambi gli scontri con i biancazzurri si conclusero in parità facendo perdere alla Lazio punti preziosi per la corsa allo scudetto. Per la Roma, la sfida con i nerazzurri di Vavassori prese subito una piega favorevole visto il primo gol arrivato dopo una manciata di secondi dal fischio iniziale dell’arbitro Rosetti. Delvecchio mise a segno la prima delle 3 reti siglate in quella storica stagione, sbloccandosi e contribuendo al successo giallorosso. In quella domenica le inseguitrici principali persero terreno; la Juve pareggiò in casa contro la Fiorentina mentre la Lazio, detentrice del titolo, venne sconfitta in casa da un sorprendente Napoli. Era la domenica post-feste natalizie e del gruppo di testa solo la Roma di Capello dimostrò di essere concentrata e pronta per difendere la posizione occupata in graduatoria.
Si disputava il 13° turno del girone d’andata, era il 7 gennaio 2001.

LA GARA L’Atalanta schiera: Pelizzoli, Zenoni C., Carrera, Siviglia, Bellini, Zenoni D., Zauri, Donati, Doni, Ventola, Ganz. Risponde la Roma con: Lupatelli, Aldair, Samuel, Zago, Cafu, Tommasi, Zanetti, Candela, Totti, Montella, Delvecchio. Arbitro designato il signor Rosetti di Torino. Prima azione di gioco e Roma subito in vantaggio. Totti serve Montella al limite dell’area, l’”aeroplanino” avanza, si libera di Carrera e serve Delvecchio che calcia prontamente infilando la rete di Pelizzoli. Gara in salita per i padroni di casa che hanno subito una dimostrazione pratica del perché gli uomini di Capello occupano il primo posto in classifica. Gli orobici reagiscono buttandosi rabbiosamente in avanti, ma le idee sono confuse e manca la precisione. Al 29° Doni, solo davanti a Lupatelli, spedisce a lato di testa la più ghiotta occasione per pareggiare. 39° rete annullata a Ventola per fuorigioco. 41° palla in profondità, raccoglie Tommasi e trafigge per la seconda volta Pelizzoli. Si va al riposo sul doppio vantaggio giallorosso. Inizia la ripresa ma le condizioni del campo diventano sempre più proibitive per colpa della pioggia fittissima e si va avanti con tentativi improvvisati. Al quarto d’ora mister Vavassori manda in campo Pinardi al posto di Bellini. 22° capitolini in 10 per l’espulsione di Zanetti per somma di ammonizioni. Il campo appesantito da una pioggia insistente rende difficile costruire azioni degne di nota. Un salvataggio sulla linea di Siviglia ed un paio di interventi di Lupatelli  è tutto ciò che la cronaca offre. L’ingresso in campo di Rinaldi che rileva l’ “aeroplanino” Montella al 24° ed alla mezz’ora l’ultimo cambio nei bergamaschi con Carrera sostituito da Nappi sono le uniche note.  Termina l’incontro, risultato finale 0-2, la Roma consolida il suo primato.
 


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