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Cagliari - Roma 1982: al Sant'Elia inizia l'avventura che porterà al tricolore

di Massimiliano Spalluto

“Questo scudetto consente ai tifosi romanisti di allontanare un incubo e di uscire dalla prigionia del sogno”… queste le parole con cui il presidente Dino Viola commentò a caldo, negli spogliatoi di Genova, la vittoria del torneo 1982 – 83. Era il coronamento del lavoro suo e di mister Liedholm, il giusto premio per aver saputo costruire in 3 anni di presidenza una squadra ed un gruppo formidabili, oltre ad aver dato solidità ad una società  finalmente capace di affrontare alla pari le corazzate del nord. Tutto iniziò nella torrida estate del 1982 in cui la nazionale di Bearzot riuscì ad imporsi nel Mundial di Spagna; in quei giorni, Dino Viola portava a compimento le ultime mosse per completare il suo capolavoro. Venne allestita la formazione migliore, fu plasmata l’opera d’arte che donerà nuova linfa all’orgoglio giallorosso, logorato dalla lunga attesa del raggiungimento di un traguardo importante.Quel campionato emozionante, atteso ben quarant’anni dai tifosi romanisti, iniziò con la trasferta di Cagliari. Una gara, quella in terra sarda, in cui la squadra di Liedholm scendeva in campo senza il campione del mondo Bruno Conti e senza il suo asso brasiliano Paulo Roberto Falcao. Una partita in cui Brillò il neo-acquisto Prohaska, proveniente dall’Inter ed il giovane Faccini che inaugurò le segnature capitoline di quella memorabile stagione. Tra i debuttanti con la casacca giallorossa in quella sfida con gli isolani troviamo Maurizio Iorio, Michele Nappi, Herbert Prohaska, Claudio Valigi, Pietro Vierchowod ed Aldo Maldera.
Era il 12 settembre 1982, prima giornata dell’indimenticabile stagione 1982 – ’83.

LA GARA Il Cagliari schiera: Goletti, Lamagni, Azzali, Restelli, Bogoni, Loi, Rovellini, Uribe, Victorino, Marchetti, Piras. La Roma risponde con: Tancredi, Nappi, Nela, Vierchowod, Di Bartolomei, Maldera, Faccini, Prohaska, Pruzzo, Valigi, Iorio. Arbitra l’incontro il signor Lo Bello di Siracusa. Al si sblocca il punteggio. Punizione pennellata da Prohaska in area dove Faccini si fa trovare pronto per colpire di testa e portare la Roma in vantaggio. Il Cagliari non reagisce e gli uomini di Liedholm amministrano senza problemi fino alla chiusura del primo tempo.
Inizia la ripresa ed al 15° la Roma raddoppia. Lancio di Di Bartolomei che colpisce inavvertitamente l’arbitro. La palla arriva a Iorio che cerca di mettere in moto Pruzzo in area. Il centravanti viene anticipato, la sfera viene raccolta da Prohaska che centra per lo stesso Pruzzo ma il difensore Loi, nel tentativo di spedire in angolo, anticipa tutti e infila nella propria rete, 0-2. Al 22° fallo di Nela su Uribe in prossimità dell’area giallorossa. Batte la punizione Marchetti, palla spiovente in area dove Piras di testa insacca riaprendo la gara. Il Cagliari riprende forza e va in gol nuovamente con Victorino, ma il sudamericano si aiuta nettamente con una mano, rete giustamente annullata. Al 42° si chiudono i giochi: Valigi riceve palla da Prohaska. Con eleganza si libera di Loi, entra in area e centra per Iorio. L’attaccante giallorosso colpisce a volo e mette alle spalle di Goletti la rete della sicurezza. Nulla più fino al termine, 1-3 il risultato finale. 3-2 gli angoli per i sardi.
 


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