Chievo Roma dicembre 2001: primo scontro in campionato
Matricola terribile il Chievo di Del Neri in quella stagione 2001 – ’02. Partita come Cenerentola del torneo dimostrò subito di non essere una favola ideale ma una splendida realtà. Società piccola ma solida, squadra ben disposta in campo ed un gioco concreto erano se sue caratteristiche principali che le permisero di lottare subito alla pari con le grandi. Concluse il suo primo campionato di serie A al quinto posto qualificandosi per il torneo di Coppa UEFA dell’anno successivo. Pochi acquisti e mirati le fecero conquistare in quella stagione la simpatia dei calciofili italiani e non solo. In quel freddo dicembre del 2001 alla quattordicesima giornata di campionato la classifica la vedeva sorprendentemente in testa insieme ai giallorossi con 29 punti, duo tallonato dall’Inter a 28 e la Juve a 24. I nerazzurri proprio in quella giornata vennero sconfitti dai giallobu di Del Neri al Meazza per 2-1. Il mercoledì successivo, 19 dicembre, si giocava il recupero del sesto turno di campionato; per l’abbondante nevicata la gara Chievo – Lazio fu sospesa e rinviata e il sabato successivo i Clivensi affrontarono la Roma di Capello campione in carica.
CHIEVO – ROMA La classifica, a seguito del recupero infrasettimanale era mutata. Per quanto riguarda le prime posizioni: Inter 31 punti, Roma 30 e Chievo 29 ma con una partita in meno. Sabato 22 dicembre, in uno stadio Bentegodi sottoposto a trattamenti speciali per evitare ulteriori rinvii di gare di campionato a seguito delle abbondanti nevicate di quel freddissimo dicembre, scesero in campo Chievo e Roma. Si trattava di un’inaspettata, all’inizio del torneo, sfida tra prime della classe. Il Chievo schierava: Lupatelli, Moro, D’Anna, D’Angelo, Lanna, Eriberto, Perrotta, Corini, Manfredini, Corradi, Marazzina. La Roma rispondeva con: Antonioli, Zebina, Samuel, Panucci, Cafu, Tommasi, Emerson, Lima, Candela, Totti, Delvecchio. Ad arbitrare l’incontro fu designato il signor Cesari di Genova.
Padroni di casa subito in avanti e nei primi minuti di gioco falliscono un’importante occasione per passare in vantaggio: affondo di Eriberto sulla fascia destra, palla al centro per Marazzina che incredibilmente mette fuori. Sull’altro fronte Cristiano Lupatelli, ex di turno, è costretto ad uscire a valanga su Delvecchio lanciato da Totti. Altra occasione per gli uomini di Del Neri: calcio d’angolo battuto da Corini, colpo di testa di Marazzina che colpisce il palo. Si arriva così al 27° minuto: corner battuto da Cafu che trova prontissimo Emerson per la deviazione in rete di testa, Roma in vantaggio. Il Chievo non si arrende e riparte di slancio. Vi sono altre opportunità per pareggiare l’incontro ma Antonioli fa buona guardia. Si va al riposo con il gol messo a segno dal “puma” Emerson. Ottavo della ripresa:Antonioli commette fallo da ultimo uomo su Marazzina lanciato a rete. Cesari gli esibisce il cartellino rosso e Pelizzoli, subentrato a Marco Delvecchio, sulla punizione susseguente compie il suo primo miracolo deviando la potente conclusione di Corini sulla traversa e quindi in calcio d’angolo. Se i gialloblu si trovano nelle primissime posizioni in classifica non è un caso e lo si capisce vedendo l’assedio a cui è sottoposta la difesa giallorossa. Mischia in area romanista, prima Corradi e poi Marazzina cercano il pareggio ma Pelizzoli è all’altezza della situazione e conserva il vantaggio giallorosso. Al 19° arriva il raddoppio dei campioni d’Italia; nuovo calcio d’angolo e questa volta è Samuel a centrare di testa: 2-0. al 25° Del Neri manda in campo Mayele per Simone Perrotta. Il risultato non cambia. Malgrado gli sforzi prodotti dai padroni di casa gli uomini di Capello riescono ad amministrare bene il vantaggio e si rendono pericolosi con azioni di rimessa. Al 34° viene ristabilita la parità per quanto riguarda gli uomini in campo: viene espulso Eriberto per gioco falloso. Un minuto dopo entra in campo Cossato in sostituzione di uno stanco Corradi. Ancora tre occasioni da rete per i clivensi che non riescono a gonfiare la rete difesa da Pelizzoli. Ormai stanco il Chievo si arrende ed al 90° anche Tommasi entra nel tabellino dei marcatori di questa gara senza precedenti storici tra le due formazioni. Termina così, Chievo – Roma 0-3. Punteggio sicuramente stretto per i padroni di casa ma la maggiore esperienza di una Roma scesa in campo con il tricolore sul petto ha fatto la differenza. Dopo sei vittorie su altrettante gare interne i gialloblu veneti devono arrendersi alla loro prima sconfitta al Bentegodi. Il giorno dopo Juve ed Inter si impongono fuori casa rispettivamente a Brescia (0-4) e a Piacenza (2-3). La classifica è la seguente: Inter 34, Roma 33, Chievo 29, Juve 28, Milan 27… chiude il Venezia con 10 punti.
JASON MAYELE Era un giovane promettente Jason Nono Mayele. Pochi giorni dopo la gara contro la Roma, il 4 gennaio, l’asso congolese del Chievo compì 26 anni. Era cresciuto calcisticamente in Francia nel Brunoy. In seguito passò allo Chateauroux dove aveva militato a partire dalla stagione 1993 – ’94 fino al 1998 – ’99 mettendo a segno complessivamente 19 reti. Approdato in Italia per volere del presidente del Cagliari Cellino debuttò nel campionato italiano il 30 agosto 1999 nella gara Lazio – Cagliari conclusa 2-1. Disputò due campionati in terra sarda realizzando 1 gol. Nell’ottobre del 2001 Campedelli lo portò in riva all’Adige dove il giovane aveva trovato un ambiente tranquillo e a lui congeniale. La mattina di sabato 2 marzo 2002, a Bussolengo, poco lontano dal centro sportivo di Veronello dove si allena il Chievo, in un tremendo incidente stradale Jason Mayele perde la vita a seguito di un impatto frontale dovuto forse all’alta velocità e all’asfalto reso viscido dalla pioggia. Nel sinistro muore anche una donna di 61 anni, era al volante della vettura coinvolta nel terribile scontro con l’auto del giocatore congolese. A Veronello lo aspettavano per la seduta di allenamento e, a seguire, per partecipare alle esequie del padre di Eugenio Corini scomparso pochi giorni prima. Il gruppo sarebbe poi partito alla volta di Parma per l’impegno di campionato del giorno dopo. “Ci mancheranno anche i suoi ritardi” commosso l’allenatore Del Neri ricorda con affetto il giocatore tragicamente scomparso. Arrivava spesso in ritardo agli allenamenti ma si era fatto ben volere da tutti nella sua nuova città.