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Genoa – Roma 1948: 2-4, sotto di due reti la Roma infila la quaterna. Un'impresa da ricordare in quegli anni molto difficili

di Massimiliano Spalluto

In svantaggio di due reti, i giallorossi tirano fuori l'orgoglio e compiono una rimonta straordinaria. Erano gli anni dell'immediato dopoguerra e la Roma non attraversava un momento di splendore. Per potersi salvare dalla retrocessione doveva far spesso ricorso al suo grande cuore per sopperire ad evidenti carenze strutturali e di organico. Dei campioni che solo un lustro prima avevano conquistato il tricolore erano rimasti in pochi, tra i quali ricordiamo Amedeo Amadei, Sergio Andreoli e Luigi Brunella. Quest'ultimo visse una stagione molto particolare in quel 1947 – '48; nominato dal presidente Pietro Baldassarre successore del tecnico Senkey, esonerato nel mese di marzo, si ritroverà nella doppia veste di allenatore – calciatore per l'ultimo tratto di quel difficilissimo torneo per i colori giallorossi. Proprio il suo unico gol in tanti anni di militanza nella compagine capitolina permetterà alla sua squadra di salvarsi dalla retrocessione risultando l'ultima degli eletti (quintultima nella classifica finale). Lo metterà a segno alla penultima giornata nel drammatico scontro diretto con la Salernitana (1-0), condannando i campani alla retrocessione insieme a Napoli, Vicenza ed Alessandria.

Il match con il Genoa, a dispetto della classifica delle due squadre, si rivela spettacolare e denso di emozioni. I padroni di casa raggiungono il doppio vantaggio nel primo quarto d'ora grazie alle reti di Amedeo Cattani e di Riccardo Dalla Torre. A questo punto sale in cattedra l'attaccante giallorosso Bruno Pesaola. Il “Petisso” mette a segno una tripletta nei primi quarantacinque minuti, ribaltando l'handicap iniziale. Nella ripresa è Stefano Ferrari a firmare il definitivo 4-2 per la Roma allenata dall'ungherese Imre Senkey.

Guida tecnica dei grifoni genoani è l'inglese William Thomas Garbutt, al suo ultimo anno di attività. Dopo aver vinto tre scudetti sulla panchina del Genoa (nel 1914 – '15, 1922 – '23 e 1923 – '24) l'albionico diventa il primo storico allenatore della neonata A. S. Roma. Gli verrà conferito l'incarico nel settembre 1927, dopo che la compagine capitolina aveva sostenuto le sue prime amichevoli agli ordini del provvisorio duo Pietro Piselli e Jozsef King, Il granitico mister Willy Garbutt al termine della prima stagione nella capitale conquista la Coppa CONI. Resterà in giallorosso un'altra annata, fino all'estate del 1929 in cui verrà ingaggiato dal Napoli.

Si giocava il 16° turno (quindicesimo impegno per i giallorossi visto l'insolito torneo a 21 squadre) della stagione 1947 – '48, era il 4 gennaio 1948.

 

LA GARA Il Genoa schiera: Cardani, Cappellini, Sardelli, Stellin, Cattani, Bergamo, Trevisan, Formentin, Brighenti, Verdeal, Dalla Torre. Risponde la Roma con: Risorti, Contin, Andreoli, Jacobini, Puppo, Dell'Innocenti, Ferrari, Di Paola, Amadei, Zsengeller, Pesaola. Arbitro designato il signor Silvano di Torino. Solo 5 minuti ed arriva la svolta: angolo battuto da Dalla Torre, Cattani in area ci arriva di testa e mette dentro, Genoa in vantaggio. 13° i liguri avanzano con Trevisan che cede a Brighenti. L'attaccante si libera in dribbling e calcia, respinge Risorti, si accende una mischia, è lo stesso Brighenti a raccogliere e cedere a Dalla Torre che mette dentro il 2-0. La Roma è viva; sette minuti per riorganizzarsi ed al 20° già dimezza le distanze. Rimessa di Jacobini, riceve Amadei che avanza ed entra in area. Dalla destra centra, Zsengeller finta l'intervento e lascia a Pesaola che non ha difficoltà ad insaccare. Trascorrono solo due minuti ed il Genoa ha l'occasione di ristabilire le distanze. Formentin viene atterrato in area da Ferrari, è rigore. S'incarica della trasformazione lo stesso Formentin ma la sua conclusione è centrale, Risorti blocca con sicurezza. 25° gol mancato, gol subito. Un tiro di Zsengeller trova l'opposizione di Stellin, la palla arriva a Pesaola che da ottima posizione batte Cardani, è il pareggio. Il Genoa perde convinzione e gli ospiti ne approfittano. Al 43° corner per la Roma. Batte Ferrari, Cardani esce ma non intercetta ed è ancora Pesaola a farsi trovare pronto al momento giusto per mettere dentro. Situazione ribaltata, Roma in vantaggio. Nella ripresa i rossoblu partono all'attacco alla ricerca del pareggio ma i capitolini in contropiede chiudono la gara. È il 20°, palla da Di Paola a Ferrari. Evita l'intervento di Stellin, entra in area e di destro lascia partire una potente conclusione che si stampa sul palo interno e termina in rete. La reazione genoana è furiosa ma disordinata. Unico risultato prodotto un palo di Brighenti al 25°. Sull'ennesima mischia in area giallorossa termina l'incontro, 2-4 il risultato finale.


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