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Genoa - Roma 1984: due reti di Ciccio Graziani e la Roma si impone nella tana dei grifoni

di Massimiliano Spalluto

La doppietta del campione del mondo Graziani  consente ai giallorossi di uscire vincenti dalla sfida in terra ligure. La Roma di Liedholm, Falcao, Pruzzo e degli altri eroi che nel maggio precedente avevano conquistato un titolo atteso ben quarant’anni sulla sponda giallorossa del Tevere si ripresentava nell’impianto di Marassi a Genova. Erano trascorsi circa nove mesi da quello storico pareggio concluso con un’invasione di campo pacifica e festosa; i campioni d’Italia affrontavano nuovamente i rossoblu genovesi alla ricerca di un successo che permettesse un rilancio in campionato. L’obiettivo era quello di poter difendere fino all’ultima giornata il tricolore conquistato al termine della passata stagione. La sfida con i grifoni dimostrò ulteriormente lo spessore della compagine giallorossa che, nel seguente mese di marzo, avrebbe ripreso a marciare anche in campo europeo per tentare di dare la scalata nel massimo torneo continentale per clubs.
Tra i nuovi in quell’annata vi era un romano (di Subiaco) che, con la maglia granata del Torino, si era laureato campione d’Italia nella stagione 1975 – ’76. Si trattava di Ciccio Graziani. All’ombra della Mole, insieme a Paolo Pulici, aveva costituito l’accoppiata dei “gemelli del gol”; i due assi, con le loro imprese, furono capaci di trascinare il Toro alla conquista del suo ultimo successo tricolore. Graziani, in quella trasferta in Liguria del febbraio 1984, mise a segno di testa le due splendide reti con cui la Roma prevalse sul Genoa.
Nelle fila giallorosse vi erano alcuni ex rossoblu: Bruno Conti, che aveva disputato due campionati negli anni settanta con la maglia del Genoa ed i genovesi Roberto Pruzzo e Sebino Nela (quel giorno in tribuna), nati rispettivamente a Crocefieschi ed a Rapallo, cresciuti nei grifoni. Tra i liguri, invece, militava l’ex giallorosso Vincenzo Romano ed i futuri romanisti Roberto Antonelli, che proprio nell’estate del 1984 approderà a Roma per un’avventura durata un anno e condizionata da un pesante infortunio e Roberto Policano, romano e cresciuto nelle giovanili della Roma; militerà nella società del presidente Viola nella due annate comprese tra il 1987 ed il 1989.
Si giocava il 20° turno della stagione 1983 – ’84. Era il 19 febbraio 1984.

LA GARA Il Genoa schiera: Favaro, Romano, Testori, Canuti, Onofri, Policano, Faccenda, Mileti, Briaschi, Benedetti, Bergamaschi. La Roma scende in campo con: Tancredi, Maldera, Nappi, Oddi, Falcao, Righetti, Conti, Cerezo, Pruzzo, Di Bartolomei, Graziani. Arbitro designato il signor Barbaresco di Cormons. Inizio folgorante dei giallorossi che al passano in vantaggio. Azione personale di Oddi sulla fascia. Triangola con Falcao ed effettua un cross dal fondo per la testa di Graziani  a centro area che insacca non lasciando scampo a Favaro. Debole reazione genoana; solo Policano al 16° si rende pericoloso con un tiro da fuori respinto in due tempi da Tancredi. La Roma domina e reclama per due falli in area rossoblu il secondo dei quali, spinta di Onofri su Falcao dopo uno spettacolare palleggio dell’asso brasiliano, meritava sicuramente l’assegnazione del penalty. Applausi dello sportivissimo pubblico genovese per il gesto tecnico del romanista. Termina la prima frazione con la Roma in vantaggio. Nelle fila dei liguri Onofri viene sostituito da Antonelli che, al , viene servito da Briaschi e mette in rete. Al momento del passaggio decisivo, però, l’attaccante era in posizione irregolare. Rete giustamente annullata. Al 19° Eloi prende il posto di Benedetti infortunato. Si arriva al 38°. Falcao in area spedisce al centro dove Graziani con uno splendido tuffo colpisce di testa firmando la sua doppietta personale. Partita virtualmente conclusa. Nel finale trovano spazio, tra i giallorossi, Chierico e Strukelj rispettivamente al posto di Pruzzo e Cerezo. Nulla più fino al termine, 0-2 il risultato finale.
 


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