Lazio Roma 1929: alla Roma il primo storico derby
Derby capitolino, la storia infinita.Tutto ebbe inizio con il primo torneo a girone unico, il 1929 –’30. Era l’anno in cui il mito di Campo Testaccio vide la sua nascita. Dopo i primi campionati disputati al “Motovelodromo Appio”, infatti, la squadra del presidente Sacerdoti fu ospitata per le prime gare di quella stagione sul Campo della Rondinella per poi approdare nella sua storica “tana” che rimarrà tale fino al 1940. Malgrado si tratti di una sfida assolutamente “inedita” l’attesa per quello scontro era fortissima. In tutti gli ambienti ed i circoli sportivi della capitale non si parlava d’altro. Dopo la fusione tra le società di Alba, Fortitudo e Roman per dar vita all’A. S. Roma nell’estate del 1927, le due società non si erano mai ritrovate di fronte e ciò aveva alimentato una continua competizione a distanza tra i sostenitori delle due squadre. Ora, finalmente, potevano incontrarsi direttamente e poter così vantare un primato cittadino fino a quel momento alimentato solo da paragoni e considerazioni di vario tipo da parte degli appassionati sportivi romani. Le due compagini vissero le ultime ore prima della gara in un ritiro forzato per preparare al meglio quest’incontro. La Lazio si ritirò a Villa Cicerone, a Grottaferrata mentre i giallorossi si blindarono nella Casina delle Rose in via Gaeta. Sulla Panchina biancoceleste sedeva il primo allenatore giallorosso, Pietro Piselli che, in coppia con Jozsef King, rimase alla guida della neonata società giallorossa per i primi due mesi di vita, sostituiti poi dall’inglese William Garbutt. Sulla panchina giallorossa sedeva, da due settimane, un altro allenatore albionico: Herbert Burgess. Dodicimila spettatori in quella domenica di dicembre, l’incasso fu di ben 130.000 lire: un record.
LA GARA 14,35 di domenica 8 dicembre 1929: il primo derby della storia capitolina ha inizio. La Lazio schiera: Sclavi, Saraceni, Bottaccini, Caimmi, Furlani, Pardini, Ziroli, Spivach, Pastore, Malatesta, Sbrana. I giallorossi rispondono con: Ballante, Barzan, de Micheli, Ferraris IV, Degni, Carpi, Benatti, Dalle Vedove, Volk, Corsarini, Chini. Arbitra l’incontro il signor Carraro. Malgrado le pesanti assenze di Bernardini, d’Aquino e Fasanelli la Roma disputa una bellissima gara. Nella Lazio assente la giovane promessa Alfredo Foni. Spivach e l’ex Ziroli sfiorano la segnatura nei primi minuti a cui rispondono Volk e Chini con due occasioni nitide non sfruttate a dovere. Al 30° rete annullata alla Lazio per evidente fallo di mano di Ziroli.Al 37° Benatti sfiora la traversa colpendo di testa. Primo tempo tutto sommato divertente con continui rovesciamenti di fronte. Nella ripresa ancora Benatti alza troppo sulla traversa una facile occasione. La sfida tra la due squadre romane, malgrado il gran numero di azioni da gol create, sembra incamminarsi verso il pareggio a reti inviolate. Solo un’invenzione potrebbe mutare il corso degli eventi; ed è quello che accade al 33°. Volk riceve la sfera in mischia, esce fuori palla al piede e, con una piroetta, ruota e spara un rasoterra angolatissimo verso la porta di Sclavi. Improvvisa oltre che Imprendibile la sua conclusione: Roma in vantaggio. Lazio in confusione totale; c’è la volontà ma nessuna idea. Così si conclude il primo derby della storia: Lazio – Roma 0-1.