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Lazio – Roma 1932: 1-4, Chini, Volk e Costantino (con una doppietta) sono i custodi della tradizione vincente

di Massimiliano Spalluto

La Roma si aggiudica il derby, la tradizione è rispettata anche questa volta!

La squadra del presidente Renato Sacerdoti riparte da un secondo posto che fa ben sperare; decisioni arbitrali discutibili e tanta sfortuna avevano impedito alla Roma di centrare l'obiettivo tricolore. In estate, però, la campagna acquisti delude; la rosa viene confermata in blocco ma non si procede a rinforzarla. Saltano molte trattative, tra cui quella con i due fratelli del Boca Juniors, Juan Leon Evaristo e Mario Evaristo: con loro non si trova l'accordo economico e i due ripartono per l'Argentina. Stesse difficoltà nel contatto con Eraldo Monzeglio, che nella Capitale approderà solo quattro anni dopo. Episodio curioso nel precampionato: per l'amichevole con la nazionale svizzera, giocata a Berna il 30 agosto 1931, la Lazio ottiene di poter schierare in prestito il portiere giallorosso Guido Masetti. Inizia il torneo! Troppe situazioni mettono in subbuglio l'ambiente romanista; il mister britannico Herbert Burgess, dopo aver diretto la squadra nella cavalcata della stagione precedente, si trova presto sfiduciato dai suoi uomini ed il 23 novembre, dopo la sconfitta di Firenze, viene esonerato. Gli succede il suo vice, l'ungherese Janos Baar, che si ritrova ad essere il più giovane allenatore del campionato. Il percorso della Roma si complica ulteriormente: multe ai calciatori per ritardi in prossimità di gare fondamentali (poi risolte in autentiche disfatte), ammutinamenti, squalifiche interne, contrasti con la dirigenza... le gesta dell'anno prima sono solo un ricordo. Si registra una serie di stop inattesi e, conseguentemente, troppa è la distanza dalle prime due della classe: la Juve ed il Bologna. Il terzo posto finale, in fondo, non sarà affatto disprezzabile, ma se lo si confronta con le aspettative con cui era iniziata l'annata, un po' di delusione serpeggia tra i tifosi.

Giunge il derby di ritorno, siamo a 7 gare dal termine. In campo tra i giallorossi un Bernardini febbricitante, Attilio Ferraris indossa un basco probabilmente acquistato a Parigi nella trasferta con la nazionale del mese precedente. Il match parla di una Roma arrembante fin dai primi minuti, il vantaggio arriva già al 4° con Arturo Chini Luduena. Il pareggio di Juan Fantoni al 31° illude i padroni di casa, ma sul finire del primo tempo Rodolfo "Sigghefrido" Volk ristabilisce le distanze. Nella ripresa sale in cattedra Raffaele “Faele” Costantino che, con la sua doppietta (al 13° ed al 20°) permette alla Roma di dilagare. Al segnale di chiusura dell'arbitro milanese Felice Rovida fa un particolare effetto l'abbraccio tra i due fratelli Mattei in campo: Attilio, romanista e Augusto, di otto anni più giovane, schierato tra gli avversari. Come sempre accade nell'epopea di Campo Testaccio, il successo nel derby porta una ventata di ottimismo e di gioia al popolo romanista.

Si giocava il 28° turno della stagione 1931 – '32, era il 1° maggio 1932.

LA GARA La Lazio schiera: Sclavi, Mattei, Tognotti, Pardini, Furlani, O. Fantoni, Guarisi, Malatesta, J. Fantoni, Castelli, De Maria. La Roma oppone: Masetti, Mattei, Bodini, Carpi, Ferraris, D'Aquino, Costantino, Fasanelli, Volk, Bernardini, Chini. Arbitro designato il signor Rovida di Milano. Partenza bruciante dei giallorossi che dopo solo 4 minuti di gioco passano in vantaggio. Scambio Fasanelli – Chini, palla a quest'ultimo che si sposta sulla destra e lascia partire una forte conclusione da notevole distanza che non dà scampo al portiere biancazzurro, Roma avanti. Sostanziale equilibrio ed occasioni da ambo le parti per la prima mezz'ora, al 31°, però, arriva il punto laziale. Punizione calciata male da Carpi, prende palla De Maria che si invola superando in velocità i contrasti di Carpi, Mattei e Bodini. Cross al centro per la testa di Juan Fantoni che mette dentro, è il pareggio. Trascorrono dieci minuti, è il 42° quando gli ospiti si riportano in vantaggio. Scambiano Ferraris e Bernardini, palla per Volk che, solo davanti a Sclavi, non perdona. Finisce la prima frazione con la Roma avanti 2-1. Inizia la ripresa, squadre combattive fin dall'avvio. Al 13° respinta corta di Sclavi, raccoglie Bernardini che calcia rasoterra, sulla traiettoria interviene Costantino che spedisce in rete, terzo gol ospite. Al 20° cala definitivamente il sipario con la seconda zampata di Costantino, su centro di Chini. Si continua a lottare, malgrado il punteggio ormai acquisito, con parate spettacolari di entrambi i portieri. Triplice fischio, 1-4 il punteggio finale.


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