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Palermo - Roma 1936: la Roma vince 3 a 1 ed ottiene un secondo posto. Il Palermo scivola in B

di Massimiliano Spalluto

Un solo punto separava i giallorossi dal Bologna di Renato Dall'Ara. La conferma arrivò per telefono: i felsinei si erano imposti 3-0 sulla Triestina, secondo posto per i capitolini. Non bastarono  dieci risultati utili consecutivi, il titolo sfuggiva agli uomini del tecnico Luigi Barbesino. Campionato iniziato con un evento shock: la fuga dall'Italia dei tre oriundi, Guaita, Scopelli e Stagnaro, a due soli giorni dalla partita inaugurale con il Torino. Il torneo proseguì con qualche brusca battuta d'arresto, ma la Roma trovò il suo assetto e continuò a lottare fino all'ultima giornata senza arrendersi. Non avevano nulla da rimproverarsi il portierone Masetti, il “Professore” Bernardini, Monzeglio e gli altri che dovevano essere lodati anche per la lezione di lealtà sportiva impartita a tutto il calcio italiano quando, poche settimane prima, avevano rifiutato di scendere a patti per ottenere una gara “morbida” a Brescia; la “proposta indecente” fu respinta  da tutta la squadra che fece eco al suo capitano Bernardini. La stagione riservò grandi soddisfazioni tra le quali la vittoria a Torino contro i bianconeri che si erano aggiudicati gli ultimi cinque scudetti consecutivi, la doppia vittoria nel derby (non era una novità per la Roma negli anni di Campo Testaccio) e si arrivò così all'ultima giornata. In Sicilia, in una sfida difficile, i capitolini seppero opporre la proverbiale grinta che li contraddistingueva. Il gol di Otello Subinaghi e la doppietta di Domenico D'Alberto ribaltarono il vantaggio iniziale dei rosanero.
Nel Palermo, quel giorno condannato a retrocedere, militava l'ex romanista Luigi Ziroli, romano di nascita ed autore del primo storico gol in campionato della neonata Roma il 25 settembre 1927 contro il Livorno, match poi concluso 2-0 con il raddoppio di Fasanelli.
Si giocava l'ultimo turno della stagione 1935 – '36, era il 10 maggio 1936.

LA GARA Il Palermo scende in campo con: Provera, Faotto, Ziroli, De Rosalia, Santillo, Capitanio, Castellani, Carnevali, Palumbo, De Manzano, Piccaluga. Risponde la Roma con: Masetti, Monzeglio, Gadaldi, Frisoni, Bernardini, Fusco, Cattaneo, Subinaghi, Di Denedetti, Tomasi, D'Alberto. Arbitro designato il signor Saracini di Ancona. Assalto dei padroni di casa ed alpassano in vantaggio. Lancio di Capitanio, raccoglie Castellani che tira. Masetti respinge sui piedi di Palumbo che non ha difficoltà ad insaccare, 1-0. I rosanero continuano ad attaccare e sfiorano in un paio di occasioni il raddoppio. Inizia la ripresa e i giallorossi si scuotono. Al 17° quasi dalla linea di fondo Subinaghi indirizza verso la porta e ottiene il pareggio. Solo tre minuti e Santillo, nel tentativo di liberare, sfiora di testa serverndo D'Alberto che si fa trovare pronto per colpire ed infilare la rete di Provera. Roma in vantaggio. I siciliani accusano il colpo. Attaccano senza idee ma al 39° ancora D'Alberto si libera in area e realizza il gol della sicurezza. Nulla più fino al termine, 1-3 il risultato finale.


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