Roma – Brescia 1995: la Roma di Mazzone passeggia sul Brescia e si ritrova sola al terzo posto
La Roma si impone senza apprensioni sul Brescia nel sabato di Pasqua, staccando momentaneamente il Milan in classifica. Siamo nel 1994 – '95, la stagione parte molto bene per gli uomini di Carletto Mazzone, alla seconda annata sulla panchina della sua Roma. Giallorossi in testa dopo pochi turni, vincendo anche nella Milano nerazzurra grazie ad un autogol dell'ex Festa. Il "Meazza" interista era campo tabù da ben 13 anni. Arriva il 3-0 nel derby d'andata, con la corsa del mister romanista sotto la Curva Sud. Poi l'episodio della rimessa di Aldair a Torino contro la Juve, una gara che accende una serie interminabile di polemiche, ma non è una novità negli scontri tra capitolini e bianconeri. Da segnalare anche la tripletta di Balbo al ritorno con l'Inter. Il Brescia, invece, vive una delle sue peggiori annate; troppi problemi, cambio di guida tecnica ed assoluta difficoltà a trovare un minimo di identità di gioco. Si trascina in un torneo sofferto, concludendo con solo due vittorie interne, contro Reggiana e Foggia. Dal successo contro i “satanelli” pugliesi alla seconda giornata di ritorno seguiranno solo disfatte. Inevitabile, per le “rondinelle”, l'ultimo posto con la conseguente retrocessione in serie B.
Il match si chiude nei primi venti minuti. Al 5° Francesco Totti ribadisce in rete dopo un'indecisione del portiere bresciano. Singolare il comportamento dei tifosi ospiti: appena incassato il primo gol salutano ed abbandonano immediatamente lo stadio, troppo rassegnati all'andazzo negativo della stagione. Al 18° Massimiliano Cappioli raddoppia spegnendo sul nascere qualsiasi velleità di rimonta da parte di una squadra già rassegnata al suo destino. Reazione inesistente, un solo pericolo per Giovanni Cervone, portiere giallorosso. Chiude definitivamente i conti Abel Eduardo Balbo trasformando un rigore a poco più di dieci minuti dal termine. Un secco 3-0 che proietta la squadra di Mazzone al terzo posto, che purtroppo non riuscirà a mantenere. Nelle ultime sette giornate arrivano solo 3 vittorie a fronte di 2 pareggi e due sconfitte, la Roma scivola al quinto posto piazzandosi tra le due milanesi.
Si giocava il 27° turno della stagione 1994 – '95, era sabato 15 aprile 1995.
LA GARA La Roma in campo con: Cervone, Aldair, Lanna, Statuto, Petruzzi, Piacentini, Moriero, Cappioli, Balbo, Giannini, Totti. Di fronte il Brescia con: Gamberini, Adani, Mezzanotti, Piovanelli, Baronchelli, Schenardi, Marangon, Bonometti, Neri, Giunta, Gallo. Arbitro designato il signor Farina di Novi Ligure. Solo 5 minuti e la Roma colpisce. Balbo di testa appoggia a Moriero che da fuori area spedisce verso la porta. Gamberini è incerto, la palla gli sfugge, si avventa Balbo ma la sfera giunge a Totti che calcia e mette dentro il vantaggio giallorosso. La Roma insiste ed al 17° raddoppia. Triangolazione tutta di prima Piacentini – Giannini – Moriero sulla corsia di destra. Quasi dalla linea di fondo parte l'invito per Cappioli che, appena dentro l'area, effettua un rasoterra che batte imparabilmente Gamberini. Il Brescia? Non pervenuto. I padroni di casa controllano senza molta fatica. Si giunge alla ripresa, il copione non cambia: gli uomini di Mazzone sono costantemente all'attacco. Al 17° Statuto coglie la parte alta della traversa con un tiro – cross dalla sinistra. Tra il 18° ed il 21° Corini e Bernardi rimpiazzano nell'ordine Marangon e Schenardi. Al 26° l'unico pericolo per la porta di Cervone: Giunta colpisce di testa anticipando l'uscita del numero uno romanista, ma la sua conclusione termina di poco a lato. Carboni rileva Cappioli al 28°. Al 34° la Roma chiude definitivamente il match: Aldair resiste ad una trattenuta e serve Balbo che in area viene strattonato da Mezzanotti, è rigore. S'incarica della trasformazione lo stesso centravanti romanista e non sbaglia, portiere spiazzato, terza rete giallorossa. C'è spazio per Annoni al posto di Aldair dal 37°, poi nient'altro, 3-0 il risultato finale.