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Roma - Cagliari 1981: sofferta vittoria per una Roma da vertice

di Massimiliano Spalluto

La Roma di Dino Viola subito protagonista. Era dai tempi del tricolore 1941 – ’42 targato Bazzini, Schaffer, Amadei, Masetti & Co. che i giallorossi non si trovavano in cima alla classifica ad una manciata di giornate dal termine del torneo. A contendere il titolo in quella stagione 1980 – ’81, seconda dell’era Viola, vi era la “vecchia signora” del calcio italiano. “Tra noi e la Juve è sempre una questione di centimetri” ripeterà il presidente giallorosso al termine di quell’annata e, come sempre, aveva ragione. Fu proprio una valutazione sul filo dei centimetri che, a conti fatti, impedì alla sua creatura di laurearsi campione d’Italia alla fine di quel torneo. Lo scontro con la Juve alla terz’ultima gara sarà eternamente identificato, da quel 10 maggio 1981, con la rete romanista annullata a Ramon Turone. La sfida – scudetto terminò a reti inviolate. La decisione di annullare quella preziosa segnatura sarà determinante nel far pendere l’ago della bilancia a favore della Juve al termine del campionato.

Una Roma forte e  tenace come il suo presidente ed allo stesso tempo quadrata e precisa come la voleva il suo allenatore affrontò il 23° turno, ottava giornata del girone di ritorno, giocando tra le mura amiche contro il Cagliari. La Juve capolista (31 punti davanti ai giallorossi con 30 ed i partenopei a 29) affrontava l’Inter a Milano mentre il Napoli terzo incomodo ospitava sul proprio terreno il Bologna. Era il 29 marzo 1981 e Roma, dopo un lungo letargo,  tornò a respirare aria di vetta.

LA GARA La Roma scende in campo con: Tancredi, Spinosi, Romano, Turone, Falcao, Bonetti, Conti, di Bartolomei, Pruzzo, Ancelotti, Scarnecchia. Il Cagliari risponde con: Corti, Azzali, Longobucco, Tavola, Lamagni, Brugnera, Virdis, Quagliozzi, Selvaggi, Marchetti, Piras. Arbitra l’incontro il signor  Lo Bello di Siracusa. Roma aggressiva sin dai primi minuti. Gli uomini di Liedholm cercano la via del gol in molte occasioni ma trovano sulla loro strada un Corti davvero ispirato. La prima frazione si chiude concedendo un po’ di tregua al portiere rossoblu, autore di veri miracoli che hanno permesso ai sardi di tornare negli spogliatoi  ancora sullo 0-0. La ripresa si apre con lo stesso copione: Roma costantemente in attacco e gli uomini di mister Tiddia che cercano di contrastare le iniziative dei giallorossi. Capitolini  più volte vicini al gol; Scarnecchia di testa spedisce incredibilmente a lato. Al 73° Turone viene atterrato in area ma il direttore di gara fa continuare. 80° svolta dell’incontro: lungo lancio di Bonetti raccolto in area da Bruno Conti che stoppa di petto, si libera della marcatura di Longobucco e, con un secco rasoterra, infila la porta di Corti. Roma finalmente in vantaggio. Negli ultimi minuti l’unica grande occasione per gli uomini di Tiddia: punizione al limite dell’area concesso in seguito ad un fallo di Bonetti su Quagliozzi. Virdis tocca per Brugnera che calcia potentemente trovando Tancredi pronto alla difficile deviazione in angolo. Nulla più fino alla fine. Risultato finale 1-0. Sorpasso effettuato. Giallorossi in testa alla classifica approfittando della sconfitta subita dalla Juve a Milano con l’Inter (1-0 rete di Muraro): Roma punti 32, Juve e Napoli (2-1 in casa col Bologna) 31. Mancano sette giornate alla conclusione.
 


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