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Roma – Cagliari 1994: 2-0 a un Cagliari in versione europea

di Massimiliano Spalluto

Annata strana quella del 1993 – '94 per la Roma, capace di alternare lunghi periodi negativi a prestazioni caratterizzate da un grande orgoglio. La posizione finale dei giallorossi parla di una qualificazione in coppa UEFA sfuggita per poco, ma quanta sofferenza nascosta dietro quel piazzamento. Si trattava del primo, travagliatissimo anno dell'era di Franco Sensi, la cui presidenza nella parte iniziale del campionato venne condivisa con Pietro Mezzaroma. La Roma entrò in un tunnel di 14 gare consecutive senza vittorie; un autentico record negativo che la portò, a poche giornate dal termine, ad essere risucchiata nella lotta per non retrocedere. Da quel momento in poi, nelle ultime sei sfide, arrivarono cinque vittorie ed un solo pareggio. Quest'exploit finale permise alla Roma di fare sogni europei che s'infransero con la sconfitta del Parma nella finale di Coppa delle Coppe. In caso di vittoria dei gialloblu, invece, si sarebbe liberato un posto per la Roma di Sensi.

Il Cagliari allenato da Bruno Giorgi, invece, viveva una stagione ambigua contrassegnata da grandi soddisfazioni in campo internazionale e risultati deludenti in campionato. La ribalta europea era stata conquistata l'anno precedente con il sesto posto, tecnico era Mazzone. Il cammino in coppa UEFA contrappose ai sardi, nei quarti di finale, la Juventus. Gli isolani, rovesciando ogni pronostico, s'imposero sui bianconeri sia nella gara d'andata che nel ritorno a Torino. In semifinale trovarono di fronte l'Inter. Il primo match, giocato nella settimana che conduceva alla sfida dell'Olimpico, si concluse col successo di misura dei sardi (3-2). Il ritorno vide prevalere i nerazzurri che poi, in finale, conquistarono il trofeo. Nella graduatoria finale di serie A, invece, i rossoblu di Giorgi precedettero di un solo punto la compagine milanese che, a sua volta, si lasciò alle spalle ad una sola lunghezza il retrocesso Piacenza.

Nel Cagliari militava Francesco Moriero che arriverà in giallorosso nell'estate del 1994 restando tre anni nella capitale. Lo stesso Carlo Mazzone, tecnico dei cagliaritani nell'annata precedente, tornerà sulla panchina degli isolani dopo tre anni alla guida della “sua” Roma.

Si giocava il 30° turno della stagione 1993 – '94, era il 2 aprile 1994.

 

LA GARA La Roma in campo con: Cervone, Garzya, Lanna, Aldair, Carboni, Haessler, Giannini, Cappioli, Piacentini, Rizzitelli, Balbo. Il Cagliari si oppone con: Fiori, Villa, Pusceddu, Herrera, Napoli, Firicano, Moriero, Sanna, Dely Valdes, Matteoli, Oliveira. Arbitro designato il signor Beschin di Legnago. Partenza prepotente dei padroni di casa che al passano in vantaggio. Azione veloce dei capitolini, Rizzitelli triangola con Giannini che gli restituisce il pallone una volta entrato in area. L'attaccante calcia verso la porta di Fiori in uscita gonfiando la rete. Inconsistente la reazione degli ospiti che si rendono pericolosi in una sola occasione con Dely Valdes che alza troppo da ottima posizione. Fiori, sul finale del tempo, salva su colpo di testa di Lanna. Al 37° entra Marcolin in sostituzione di Villa tra i rossoblu. La seconda frazione mette in mostra un Fiori in giornata di grazia capace di opporsi ai vari assalti di Haessler, Balbo & C. Al 16°, però, deve nuovamente capitolare. Veloce contropiede romanista, Rizzitelli entra in area, evita l'intervento di un difensore ma si fa anticipare da Fiori in uscita. La palla giunge a Balbo che calcia scheggiando il palo e siglando il raddoppio per la sua squadra. Da questo momento solo Roma in campo. Negli ultimi cinque minuti trovano spazio, tra gli uomini di Mazzone, Berretta e Bonacina entrati rispettivamente al posto di Haessler e Giannini; Criniti subentra ad Oliveira tra i sardi. Termina l'incontro, 2-0 il risultato finale.


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