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Roma - Chievo 2005: quaterna nella gara col Chievo, prima di 11 vittorie consecutive

di Massimiliano Spalluto

Due coppe Italia conquistate, tre secondi posti e tante soddisfazioni raccolte nel corso di 4 stagioni condotte alla guida tecnica della Roma. Era il 2005 – ’06 e Luciano Spalletti iniziava la sua avventura sulla panchina dei giallorossi. Il suo primo torneo si rivelò un anno segnato da grandi sconvolgimenti nel calcio italiano: il ciclone “Calciopoli” modificò gli equilibri ormai consolidati nello sport più popolare del nostro paese. A pagarne le conseguenze fu soprattutto la Juve di Moggi che, per la prima volta nella sua storia, si trovò catapultata dal primo posto direttamente all’altro capo della classifica, retrocessa in serie B a seguito del processo sportivo che fu istruito accelerando i tempi in vista del mondiale, poi vittorioso, di Germania 2006. Quell’epilogo inusuale del campionato sancì un totale sconvolgimento della classifica finale dando il via a polemiche che ancora oggi si trascinano nelle aule dei tribunali. La Roma di Franco Sensi si trovò così innalzata dal 5° posto in cui terminò la stagione alla seconda piazza a seguito delle pesanti penalizzazioni inflitte a Juve, Milan e Fiorentina che la precedevano  nella graduatoria finale. Per Spalletti, tuttavia, la sua prima stagione all’ombra del cupolone fu più che positiva. Il tecnico di Certaldo ottenne risultati importanti tra cui la vittoria interna ai danni del Milan, l’aver espugnato il “Meazza” dei nerazzurri, ma soprattutto la storica e pesantissima vittoria nel derby del girone di ritorno. Storica sicuramente, visto che con quella affermazione la Roma non solo vinse la stracittadina ma stabilì il nuovo record (in seguito ritoccato dall’Inter) di 11 vittorie consecutive in campionato. Ad inaugurare quella serie di successi fu proprio la gara interna contro il Chievo del presidente Campedelli. Una vittoria schiacciante, indiscutibile ma che difficilmente poteva far prevedere, anche al tifoso giallorosso più ottimista, una scia così consistente di successi. Era il 21 dicembre 2005 e si giocava il 17° turno del girone di andata.

LA GARA La Roma in campo con: Doni, Panucci, Mexes, Chivu, Bovo, de Rossi, Aquilani, Taddei, Perrotta, Tommasi, Totti. Il Chievo risponde con: Squizzi, Malagò, Mandelli, D’Anna, Lanna, Semioli, Brighi, Giunti, Franceschini, Pellissier, Tiribocchi. Arbitra l’incontro il signor Tombolini di Ancona. Fase iniziale di studio. Tra il 22° ed il 25° il Chievo si rende pericoloso in due occasioni con Pellissier e Tiribocchi. Al 32° la svolta: fallo di Squizzi su Tommasi, rigore decretato dal direttore di gara. S’incarica della trasformazione Francesco Totti che porta la Roma in vantaggio. Sempre Totti al 39° riceve la sfera nel cerchio di centrocampo. Avanza palla al piede e a qualche metro dall’area clivense colpendo di sinistro lascia partire un rasoterra che si insacca alle spalle di Squizzi, 2-0. Sul doppio vantaggio giallorosso termina il primo tempo.  Al della ripresa Chievo in dieci; D’Anna spedito negli spogliatoi per doppia ammonizione. L’emergenza costringe il tecnico Pillon a rivedere qualcosa nella disposizione dei veneti ed allora tra  il 10° ed il 12° il mister gialloblu effettua due cambi: Scurto per Tiribocchi e Amauri per Pellissier. È tutto inutile. Al 19° Perrotta prende palla ed avanza determinato. Ancora lontano dal limite dell’area calcia potentemente di destro infilando nuovamente la porta di Squizzi, 3-0 e match virtualmente concluso. 32° sostituzioni decise da mister Spalletti: Kharja rileva de Rossi e 5 minuti dopo Okaka prende il posto di Tommasi. Nel frattempo Pillon aveva effettuato l’ultimo cambio a disposizione dei gialloblu: Sammarco al posto di Giunti. 40° dribbling di Okaka che cede a Kharja. Il giovane giallorosso effettua un cross in area sul quale interviene Taddei che anticipa tutti realizzando la quarta rete per gli uomini di mister Spalletti. Il brasiliano dopo il gol viene richiamato in panchina dal mister e raccoglie il meritato applauso dei tifosi capitolini presenti allo stadio. Al suo posto entra Alvarez. Nulla più fino alla fine: 4-0 il risultato finale.
 


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