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Roma-Lecce 2001-2002: Roma a valanga in uno scontro tutto giallorosso

di Massimiliano Spalluto

Un rullo compressore. Questa era l’impressione che si ricavava nel veder giocare l’armata giallorossa in quegli anni. Era la creatura di mister Capello e del presidente Sensi, la Roma che 4 mesi prima aveva saputo conquistare l’Italia calcistica con il suo calcio efficace e pulito. La squadra campione d’Italia che in quella stagione 2001 – ’02 sfiorò la storica doppietta confermò la maturità raggiunta sia nel torneo nazionale che a livello europeo centrando grandi risultati.  Quel gruppo subì due sole sconfitte nell’arco dell’intero campionato, un record nella storia giallorossa, e in Champions League ottenne risultati strepitosi quali il pareggio a Madrid e la storica vittoria sul Barcellona con un rotondo 3-0. C’è da ricordare che per i capitolini si trattò di un ritorno nella massima competizione europea per clubs, il secondo impatto dopo l’esordio avvenuto 18 anni prima. Totti, Batistuta, Candela, Montella, Cafu e tutti gli altri campioni continuarono in quella stagione a far brillare gli occhi dei tifosi con delle prestazioni memorabili tra le quali la vittoria a Torino contro la Juve e la storica schiacciante affermazione nel derby, suggellata dalla quaterna di Vincenzo Montella e dal pallonetto finale di Francesco Totti. Il capitano giallorosso per quell’autentico capolavoro da cineteca del calcio durante il campionato aveva fatto alcune prove, senza trovare fortuna, nelle gare contro la Juve e nello scontro interno col Lecce . In quella partita contro i giallorossi salentini Totti aveva fornito una prestazione superlativa siglando anche una doppietta. Era il 21 ottobre 2001 e si giocava l’ottava giornata del torneo. Sulla panchina giallorossa sedeva Italo Galbiati, vice di mister Capello che scontava un turno di squalifica.

LA GARA - La Roma scende in campo con: Antonioli, Zebina, Samuel, Siviglia, Panucci, Assunçao, Lima, Candela, Totti, Batistuta, Delvecchio. Il Lecce risponde con: Chimenti, Savino, Popescu, Stovini, Giorgetti, Cirillo, Vugrinec, Conticchio, Giacomazzi, Tonetto, Chevanton. Arbitra l’incontro il signor Bolognino di Siderno (RC). Subito all’attacco i giallorossi capitolini, al la svolta. Candela riceve palla da Lima che l’ha sottratta a Giacomazzi. Il francese effettua un cross ed a centro area in torsione Totti di testa infila per la prima volta nella gara la porta dell’ex romanista Chimenti, 1-0. 38° angolo calciato da Totti, testa di Delvecchio e quasi sulla linea di porta l’intervento decisivo di Samuel, ancora in gol contro il Lecce, 2-0.  44° pallonetto di Totti che colpisce la traversa; quando la palla ricade in campo non ne approfitta Delvecchio che spreca l'occasione. Finisce il primo tempo con il totale dominio dei giallorossi romani. La ripresa inizia con Balleri che prende il posto di Cirillo tra i pugliesi. Risponde la Roma mandando in campo Guigou che rileva Delvecchio.Al 19° si riapre l’incontro. Da Conticchio a Chevanton, al limite dell’area l’attaccante uruguayano si libera e sferra un tiro che si insacca alle spalle di Antonioli, 2-1. 25° azione travolgente di Vincent Candela. Il francese si fa largo tra Giorgetti e Balleri, arrivato a tu per tu con Chimenti lo infila con un secco rasoterra per il 3-1 capitolino. 3 minuti dopo Cavasin prova l’ultima disperata mossa: in campo Superbi al posto di Conticchio. Solo due minuti e Totti ha l’occasione per mettere a segno la sua doppietta personale: fallo subito da Savino appena entrato in area. Rigore indiscutibile concesso dal direttore di gara. Totti trasforma spiazzando Chimenti e raccoglie i meritati applausi del pubblico uscendo dal campo sostituito da Cassano. A 3 minuti dal termine lancio lungo dalla metà campo romanista a cercare Batistuta. Il centravanti argentino avanza bruciando sul tempo Stovini. Entrato in area Batigol affonda per l’ultima volta il pallone nel sacco difeso da Chimenti, mettendo il sigillo finale all’incontro. Spazio per Fuser che prende il posto di Panucci. Nulla più fino al termine, 5-1 per i giallorossi romani.
 


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