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Roma – Spal 1961: 4-1 in rimonta, Giuliano vince la scommessa con il presidente Gianni

di Massimiliano Spalluto

La Roma vince 4-1 ed il giallorosso Giuliano vince la sua scommessa. Di cosa si parla? Nell'intervallo della gara con la Spal la formazione giallorossa è immeritatamente sotto di un gol; il presidente Anacleto Gianni scende negli spogliatoi e per incoraggiare i suoi uomini propone una scommessa. In sostanza, il massimo dirigente romanista è sicuro che il punteggio sarà ribaltato e punta diecimila lire (somma all'epoca non banale) sulla vittoria della Roma con due gol di scarto. Chi accetta è il centrocampista Luigi Giuliano che si avvicina al presidente e rilancia: per lui la Roma vincerà con un distacco di ben 3 gol! Alla fine dell'incontro Gianni è felice di aver perso la scommessa e paga davanti ai cronisti presenti negli spogliatoi.

Come abbiamo detto, all'intervallo ospiti avanti grazie ala rete dell'argentino Oscar Alberto Massei. Nella ripresa dopo 4 minuti arriva il pareggio firmato da Antonio Valentin Angelillo. Dopo una segnatura annullata allo stesso Angelillo la Roma resta in dieci al quarto d'ora per l'espulsione di Francisco Ramon Lojacono per doppia ammonizione. La decisione arbitrale appare un po' a tutti esagerata, ma è la spinta morale che contribuisce alla reazione giallorossa. Paradossalmente, come sostenuto anche dal presidente ospite Paolo Mazza a fine partita, quel vantaggio numerico ha incoraggiato la sua squadra a tentare il colpaccio all'Olimpico, esponendosi al micidiale contropiede romanista che ha finito per colpire più volte. Sono arrivate, infatti, le reti di Alberto Orlando al 19° e la doppietta di Pedro Manfredini, al 22° ed al 42°. Così Giuliano vince la sua scommessa: 3 reti di differenza! Nell'ultima annata della presidenza di Anacleto Gianni la Roma raccoglie un quinto posto, mentre la Spal chiude in quindicesima posizione, risultando ultima degli eletti, sopra Padova, Lecco ed Udinese retrocesse in B. Il risultato migliore per gli uomini di Mazza arriva in Coppa Italia, dove i ferraresi raggiungono la finale, venendo poi battuti 2-1 dal Napoli. Mazza, insieme a Giovanni Ferrari, guiderà la Commissione Tecnica della nazionale italiana ai deludenti mondiali in Cile del maggio – giugno 1962.

Si giocava la quindicesima giornata della stagione 1961 – '62, era il 3 dicembre 1961.

 

LA GARA La Roma scende in campo con: Cudicini, Fontana, Corsini, Pestrin, Losi, Carpanesi, Orlando, Lojacono, Manfredini, Angelillo, Menichelli. Risponde la Spal con: Patregnani, Valadè, Riva, Mialich, Cervato, Micheli, Dell'Omodarme, Gori, Mencacci, Massei, Novelli. Arbitra l'incontro il signor Righi di Milano. Roma all'attacco, ma al 20° passano gli ospiti. Mencacci dalla linea di fondo rimette al centro, indecisione tra Cudicini e Pestrin, s'intromette Massei che di testa insacca il vantaggio per la Spal. 30° la reazione giallorossa produce una conclusione di Lojacono che, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, scheggia la traversa. Inizia la ripresa e, dopo solo 4 minuti, la Roma raggiunge il pari. Sgroppata di Carpanesi sulla sinistra, traversone in area per Angelillo che batte Patregnani in uscita, 1-1. 10° viene annullato ad Angelillo un gol per fuorigioco. Al 15° l'episodio che potrebbe stravolgere le sorti della gara: per un fallo veniale su Gori l'arbitro sanziona Lojacono con la seconda ammonizione, quindi espulso. In dieci, la Roma trova il vantaggio dopo 4 minuti; al 19° Manfredini lancia in profondità Orlando che supera Patregnani, i padroni di casa ribaltano così l'handicap iniziale. Altri tre minuti ed ecco un nuovo contropiede giallorosso; Menichelli cede a Manfredini che effettua una discesa travolgente sulla sinistra. Cervato non riesce a tenere il passo del romanista, “Piedone” entra in area e batte in diagonale il portiere ferrarese. La Spal si arrende ed al 42° la squadra di Luis Carniglia chiude il match. Tacco di Orlando per Manfredini che infila la sua doppietta personale e fissa il punteggio sul definitivo 4-1.


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