Siena - Roma 2004: poker giallorosso per la prima storica vittoria al "Franchi"
Torneo sicuramente non brillante per i colori giallorossi quel 2004 – ’05. C’era da raccogliere l’eredità di mister Capello, l’uomo che aveva condotto la società di Franco Sensi al terzo tricolore della sua storia. Dopo la rinuncia di Cesare Prandelli per motivi personali, fu inizialmente ingaggiato un allenatore con un nome che al tifoso romanista evocava dolcemente tempi lontani: Rudy Voeller, il “Tedesco che vola” secondo un coro “adattato” dalla curva sud nel periodo compreso tra la fine degli anni ottanta e l’inizio del decennio novanta. Il ritorno nella capitale del teutonico, però, fu catastrofico e dopo poche gare Rudy abbandonò il timone della squadra; l’andamento non era quello previsto da società e tifosi. Allora si ricorse a Gigi Delneri, il tecnico che aveva saputo gestire un gruppo formidabile, il sorprendente Chievo che al suo primo campionato nella massima serie riuscì a qualificarsi per le coppe europee restando anche in testa alla classifica per alcune giornate. Alla luce dei risultati raggiunti, si rivelò anche quella una scelta non molto felice… probabilmente era solo l’annata a non essere per nulla propizia ai colori giallorossi. La stagione terminò vedendo seduto sulla panchina capitolina uno dei suoi uomini – simbolo, da sempre nel cuore dei tifosi romanisti: Bruno Conti. L’obiettivo era traghettare la squadra nelle ultime faticose giornate sperando in tempi migliori. Quello che stava per concludersi doveva essere considerato come un “anno di transizione”, per usare una definizione adoperata dal presidente Viola negli anni che videro Conti calciatore nella sua Roma. La gara vinta in trasferta in terra toscana contro il Siena allenato da Gigi Simoni fu una delle poche note liete in un torneo davvero povero di soddisfazioni per la Roma. Si trattò di una sfida dominata dalla figura di Cassano, autore dei quattro assists nelle occasioni dei gol e di altre giocate spettacolari per poco non sfruttate pienamente dai suoi compagni. Ad illuminare ulteriormente quel match contribuirono le doppiette di Totti e Montella, superstiti del trio delle meraviglie dell’anno dello scudetto 2001.
Si disputava l’anticipo della tredicesima giornata del girone d’andata, era sabato 27 novembre 2004.
LA GARA Il Siena schiera: Fortin, Nicola, Cirillo, Argilli, Falsini, Di Donato, Pecchia, Vergassola, Camorani, Chiesa, Carparelli. La Roma risponde con: Pelizzoli, Panucci, Dellas, Ferrari, Mancini, Perrotta, De Rossi, Cufré, Totti, Montella, Cassano. Arbitro designato il signor Racalbuto di Palma di Montechiaro (Agrigento). Avvio tranquillo ma all’11° il direttore di gara deve sospendere l’incontro per lasciar diradare la nebbia dei fumogeni accesi dai tifosi. Si riprende dopo 18 minuti e subito Totti sfiora il gol su punizione. Un paio di occasioni, di Montella per i giallorossi e di Camorani per i padroni di casa e si arriva alla chiusura della prima frazione a reti inviolate. Inizia la ripresa ed al 6° viene operato il primo cambio da mister Simoni: Flo entra al posto di Carparelli. Un minuto dopo Montella sfiora il gol di testa. Appuntamento solo rinviato al 14° quando, su cross di Cassano l’“Aeroplanino” si fa trovare pronto e di testa porta in vantaggio i giallorossi. 18° esce Camorani ed entra Menegazzo nel Siena. 23° sugli sviluppi di un corner un colpo di tacco di Cassano libera Montella solo davanti al portiere. Il centravanti capitolino realizza così la sua doppietta portando il punteggio sul 2-0. Solo due minuti e Montella manca di poco il terzo gol. Per la sua squadra, però, si tratta di attendere un solo minuto e ancora Cassano mette Totti nelle condizioni ideali per realizzare, Fortin battuto incolpevolmente, 3-0 per gli uomini di Delneri. Esce De Rossi ed entra Aquilani tra i giallorossi. Simoni effettua l’ultimo cambio disponibile alla mezz’ora: dentro Serafini fuori Di Donato. Non c’è più gara, ora la Roma passeggia sul campo del Siena. Candela sostituisce Montella al 32°. Al 46° la ciliegina finale. Ancora Cassano (4 assists) libera Totti che si invola verso l’area. Fortin gli si fa incontro ed il campione romanista lo trafigge per la quarta volta con un pallonetto. Nulla più fino al termine, 0-4 il risultato finale.