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La Roma in Nazionale: Bosnia-Slovacchia 0-1, la prova di Pjanić non basta

di Simone Francioli

Allo stadio “Bilino Polje” di Zenica, sorprendente affermazione della Slovacchia del neo ct Kozák sulla Bosnia. Successo meritato per gli ospiti, arrivato grazie alla marcatura di Pečovský nel secondo tempo. Buona la performance di Miralem Pjanić: il centrocampista giallorosso è stato tra i più pericolosi e attivi nei padroni di casa, specialmente nel primo tempo. Bosnia che non perdeva gare interne ufficiali da tre anni: 0-2 con la Francia nel settembre 2010.

Nei padroni di casa, schierati con il 4-3-1-2, il centrocampista giallorosso parte da mezzala destra, mentre Medunjanin fa da vertice basso del rombo proteggendo i due centrali difensivi. Primo tempo che vede un predominio territoriale della Bosnia, ma con la squadra ospite che si rende più pericolosa nei contropiede concessi dai balcanici. Dopo la conclusione larga di Šesták al nono minuto, sono Misimović e Pjanić a rendersi pericolosi a cavallo tra il quarto d’ora e il 20’: i loro tentativi dalla distanza non terminano lontano dalla porta difesa da Mucha. Al 26’, su un calcio d’angolo battuto da Pjanić, è Bičakčić a sprecare una buona chance: il suo colpo di testa è impreciso. Slovacchia che viene fuori nel finale, andando vicino alla marcatura con Nemec (errore a tu per tu con Begović) e Kucka, sul cui tiro è bravo il portiere dello Stoke City a rifugiarsi in corner. L’ultima chance della prima frazione è di Pjanić: Mucha non trattiene la conclusione del giocatore della Roma, sulla ribattuta Džeko è anticipato da un difensore slovacco.

La ripresa parte con un’occasione per la Slovacchia: sul contropiede di Pečovský è provvidenziale l’intervento di Spahić in chiusura. Al decimo è Hamšík ad avere la chance dello 0-1: saltato in velocità Begović, ma il calciatore del Napoli si allunga troppo la palla permettendo il recupero difensivo della Bosnia. Due minuti più tardi Pjanić, servito da Misimović da calcio piazzato, non conclude bene dall’interno dell’area di rigore. Ma è la Slovacchia a essere più incisiva nonostante il possesso palla bosniaco: prima Weiss tira a lato da buona posizione, poi al 62’ è Begović a dover salvare su Pečovský. Ed è il giocatore dello Žilina, migliore in campo nella ripresa, a segnare il gol decisivo un quarto d’ora dopo: precisa la sua conclusione dai venti metri che si insacca alla destra di Begović. Forcing finale balcanico improduttivo, con la punizione di Pjanić all’88’ che si spegne sul fondo.

La Bosnia viene raggiunta così in testa alla classifica del gruppo G dalla Grecia, vittoriosa in Liechtenstein. Per Pjanić e compagni diventa ora fondamentale la sfida di ritorno a Žilina, in programma tra tre giorni.

BOSNIA (4-3-1-2): Begović, Vršajević (65’ Višća), Bičakčić, Spahić (C), Salihović; Pjanić, Medunjanin (82’ Hajrović), Lulić; Misimović (78’ Stevanović); Ibišević, Džeko.
A disp.: Avdukić, Fejzić, Pandža, Mujdža, Šunjić, Rahimić, Ibričić, Zahirović.
All.: Safet Sušić.

 

SLOVACCHIA (4-2-3-1): Mucha, Pekarík, Škrtel (C), Ďurica, Hubočan; Pečovský, Kucka; Šesták (60’ Jendrišek), Hamšík (72’ Guédé), Weiss; Nemec (86’ Jakubko).
A disp.: Kuciak, Kozáčik, Švento, Saláta, Čišovský, Breznaník, Štefánik, Mak, Ďuriš.
All.: Ján Kozák.

Arbitro: Nicola Rizzoli (ITA).
Assistenti: Andrea Stefani (ITA) - Renato Faverani (ITA).
IV Ufficiale: Andrea De Marco (ITA).

Marcatore: 77’ Pečovský.
Ammoniti: 56’ Šesták.
Recupero: 2; 4.


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