La Roma in Nazionale: Ecuador-Paraguay 4-1, disastro Piris a Quito
Allo Stadio “Olímpico Atahualpa” di Quito, l’Ecuador supera agevolmente per 4-1 il Paraguay di Iván Piris facendo un ulteriore passo in avanti verso la qualificazione al mondiale brasiliano. “Albirroja” mai in partita, con il giallorosso sempre in balia del suo avversario diretto sulla fascia destra, Jefferson Montero, alla fine il migliore in campo. La maggior qualità tecnica dei padroni di casa, in aggiunta ai 2800 metri d’altitudine di Quito, non ha lasciato scampo all’undici di Pelusso.
Il copione della partita è quello atteso e si intravede sin dai primi minuti: gestione del possesso palla per Valencia e compagni, Paraguay guardingo e pronto a ripartire con lanci lunghi alla ricerca di Caballero e Benítez. Gli ospiti reggono solamente negli istanti iniziali, poi il gioco esterno dell’Ecuador inizia a creare problemi, specialmente con Montero immarcabile sul lato di Piris. A sorpresa, però, giunge il vantaggio ospite: uscita errata palla al piede dei mediani ecuadoregni, la sfera termina sul destro di Caballero che, con un diagonale preciso sul lato lungo, batte dall’interno dell’area di rigore Domínguez.
La reazione del team di Rueda non si fa attendere e, dal 19’ al 26’, arrivano tre limpide occasioni grazie ai dribbling e alla velocità di Montero sull’out destro del Paraguay. Piris è puntualmente superato ed è solo grazie agli interventi di Samudio (su Caicedo, 19’) e Barreto (26’) che non arriva il pareggio Tri-color. In mezzo la traversa di Erazo, abile a sfruttare un angolo (23’). Al 37’ giunge il meritato 1-1: ancora una volta è Montero a sfuggire sul breve a Piris, il difensore giallorosso lo atterra e viene ammonito dal brasiliano Ricci. Sulla successiva punizione, Caicedo è bravo ad approfittare di un errore della difesa avversaria per insaccare la rete della parità. Al 41’ ultima occasione del primo tempo per l’Ecuador, con Montero a provare il tiro a giro dalla sinistra. Palla fuori di poco.
L’altezza di Quito si fa sentire molto di più nella ripresa, quando la stanchezza fisica del Paraguay emerge in maniera più evidente. I quindici minuti iniziali sono da incubo per il difensore della Roma. Al 50’ errore di valutazione su un lancio dal lato opposto del campo di Noboa, Piris non arriva a intercettare la palla e lascia via libera a Montero che, in velocità, s’invola verso la porta paraguaiana e batte con un preciso sinistro in diagonale Barreto per il 2-1. Cinque minuti dopo l’ex São Paulo è nuovamente beffato: nonostante l’aiuto in copertura di un compagno di squadra viene superato da Montero che, una volta liberatosi, crossa in mezzo per il liberissimo Benítez. Colpo di testa a tu per tu con il portiere ospite e 3-1 per l’Ecuador, match sostanzialmente finito.
Al 59’ Pelusso sostituisce Piris, in confusione per tutta la durata della sfida. L’Ecuador controlla indisturbato il prosieguo della partita, riuscendo a marcare anche la quarta marcatura per merito del solito Montero. Il giocatore del Monarcas Morelia (Liga MX) prende palla sull’esterno, si accentra e, di giustezza, trafigge Barreto con una conclusione molto lenta dal limite dell’area. Al 84' Rueda gli regala la meritata standing ovation da parte del pubblico, sostituendolo con Ibarra.
In definitiva sessanta minuti da dimenticare per Piris, resosi decisivo in tutte le marcature dei padroni di casa fino al suo cambio. Montero ha sempre avuto la meglio nell’uno contro uno, non permettendo al paraguaiano inoltre di poter aiutare la squadra nelle rare offensive dell’”Albirroja”.
A disp.: Banguera, Guagua, Bagüí, Cuero, Morante, M. Caicedo, Suárez, Anangonó.
All.: Reinaldo Rueda.
A disp.: Silva, Vargas, P. Benítez, Benegas, Dos Santos, Estigarribia, Martínez, Fabbro, Ramírez.
All.: Gerardo Pelusso.
Arbitro: Sandro Ricci (BRA).
Assistenti: Emerson De Carvalho (BRA) – Alessandro Rocha (BRA).
IV Ufficiale: Paulo De Oliveira (BRA).
Marcatori: 38’ Caicedo, 50’ e 75’ Montero, 54’ C. Benítez (E); 15’ Caballero (P).
Ammoniti: 39’ Caicedo (E); 37’ Piris, 51’ Samudio, 87’ Ayala (P).
Recupero: 2 in entrambi i tempi.