.

La Roma in Nazionale - USA-Germania 4-3: Bradley offre una prova di sostanza nella festa a stelle e strisce

di Claudio Lollobrigida

Pirotecnica vittoria per gli Stati Uniti di Michael Bradley contro una Germania imbottita di riserve, nell'amichevole andata in scena ieri all'RFK Memorial Stadium di Washington. Nonostante gli americani abbiano impostato il match con l'intenzione di difendersi per poi ripartire, hanno per larghi tratti dominato gli avversari. Al 13' Altidore porta in vantaggio i suoi con una bella girata al volo dal centro dell'area, totalmente libero da marcature. Appena tre minuti dopo il raddoppio, con la collaborazione del portiere tedesco ter Stegen, il quale valuta malissimo un retropassaggio di Jansen e commette un clamoroso autogol in seguito ad un goffo controllo proprio vicino alla linea di porta. La reazione degli ospiti tra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo frutta loro la rete del 2-1, siglata di testa da Westermann sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Ma tra il 60' ed il 64' gli Stati Uniti dilagano: una super doppietta di Dempsey (di pregevole fattura, in particolar modo, la seconda rete, un tiro di sinistro a girare vicino l'incrocio) porta i padroni di casa sul 4-1 e sembra chiudere la partita. Tuttavia gli uomini di Löw non hanno nessuna intenzione di fare da vittima sacrificale per la festa a stelle e strisce e in due minuti si portano sul 4-3 con Kruse e Draxler. Il forcing finale non vale però loro pareggio e la Germania deve arrendersi al termine di un incontro davvero divertente.

Il punto di forza della formazione di Klinsmann è stato senza alcun dubbio il centrocampo, abile a fare da diga davanti alla difesa durante il lungo fraseggio dei tedeschi e ad accompagnare l'azione d'attacco in contropiede. Esempio di questa grande intelligenza tattica è stato il romanista Michael Bradley, il quale si è fatto apprezzare per la solita grande sostanza nello spezzare la manovra avversaria, calandosi in alcuni frangenti anche nel ruolo di regista, caratteristica non proprio nelle sue corde. Va naturalmente sottolineato come la Germania fosse a mezzo servizio e con molti titolari nemmeno in panchina, senza però nulla togliere all'ottima prova degli americani.
La sciagurata stagione della Roma porterà, forse, molti cambiamenti nell'attuale rosa giallorossa; la piazza capitolina non ha però mai mancato di manifestare il proprio apprezzamento per il costante impegno profuso in campo da Bradley, rivelatosi a fine stagione tra i più positivi (per quanto possibile). E' comunque indubbio che, se la Roma riuscisse a trovare una propria dimensione l'anno prossimo, il centrocampista ex Chievo potrebbe senz'altro trovarvi la propria collocazione.

USA-GERMANIA 4-3 (13' Altidore, 16 aut. ter Stegen, 52' Westermann, 60' e 64' Dempsey, 79' Kruse, 81' Draxler)

USA (4-2-3-1): Howard; Evans, Gonzalez, Besler, Beasley (56' Johnson); Jones, Bradley, Zusi (56' Castillo), Dempsey, Johnson (45' Davis); Altidore (81' Boyd).
A disp.: Parkhurst, Kljestan, Guzan, Holden, Goodson, Cameron.
All.: Jürgen Klinsmann

Germania (4-2-3-1): ter Stegen; Bender (45' Aogo), Mertesacker, Westermann, Jansen (45' Kruse); Bender, Reinartz, Schurrle (65' Sam), Draxler, Podolski; Klose (80' Muller).
A disp.: Adler, Hunt, Neustadter, Zieler.
All.: Joachim Löw


Altre notizie
PUBBLICITÀ