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Polonia, Szczesny: "Dobbiamo pensare solo alla prossima partita, come avviene nella Roma"

di Claudio Lollobrigida
Fonte: Przeglad Sportowy

Wojciech Szczesny, fresco di convocazione con la Polonia per gli Europei, parla ai polacchi di Przeglad Sportowy: "Il mio atteggiamento e approccio al lavoro non cambia in base al fatto che le probabilità di giocare siano 40, 50 o 60%. E' più facile lottare per un posto da titolare se nell'ultima partita hai giocato bene. Spero che il lavoro fatto in questa stagione si sia notato, anche se quei 45 minuti con la Serbia non determineranno chi giocherà titolare. Nelle qualificazioni ho giocato 4 partite, Lukasz (Fabianski, ndr) ne ha giocate 6, ma il CT ha sempre deciso nel modo migliore. Ero una riserva nell'Arsenal, poi ho perso il posto anche in Nazionale. La vita di un calciatore è così, a volte si sta meglio e a volte peggio. Ho 26 anni, ho ancora tanti anni di carriera davanti a me. Sono ambizioso e contento della convocazione per l'Europeo, ho lavorato tanto per raggiungere questo obiettivo. Naturalmente la voglia continuerà ad esserci anche dopo, cerco di concentrarmi sui prossimi obiettivi. Non mi piace pensare a un futuro troppo lontano, gli ultimi due anni mi hanno dimostrato che non ha senso farlo. Il primo obiettivo è quello di vincere contro l'Irlanda del Nord. Non ha senso ipotizzare l'accesso ai quarti di finale. Dobbiamo pensare solo alla prossima partita. Nel mio club faccio lo stesso: se tra un paio di giorni si gioca con la Fiorentina, non pensiamo alla prossima partita contro l'Inter. La vittoria della Polonia nel 1974? Ricordo com'è finita. Magari vinci e poi vieni paragonato alla squadra del 1974. In questi momenti è necessario essere in grado di far fronte alla pressione e alle proprie aspettative".

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