BOSTON - Moreno: "La Roma è la mia sfida più importante. De Rossi è un esempio". VIDEO!
Diventato dallo scorso 13 giugno un nuovo giocatore della Roma, Héctor Moreno, impegnato prima con il Messico e poi in vacanza, non ha avuto il tempo di presentarsi alla stampa. Ci pensato oggi in diretta dal ritiro di Boston dei giallorossi dove alle 19:30 (13:30 locali) ha risposto alle domande dei cronisti affiancato dal ds Monchi.
Apre la conferenza il DS Monchi: "Siamo qui per presentare Hector Moreno, il primo acquisto come ds della Roma. Per me è stato un momento emozionalmente importante. Quando ero al Siviglia lo seguivo e ho sempre pensato di prenderlo. Sono molto contento e soddisfatto".
Come ti stai integrando con i compagni? Preferisci centrale o esterno?
"Sto molto bene. Felice di essere in una grande squadra. Voglio raggiungere il prima possibile l'intesa con i miei compagni. Mi trovo molto bene con tutti, non solo con i compagni di reaprto. Sto cercando di cercare la strategia del Mister. Sono felice di giocare, non importa se centrale o esterno. Ovviamente il difensore centrale è il mio ruolo naturale".
Come mai arrivi così tardi in una squadra importante nonostante tu sia il capitano del Messico? Come ti spieghi le critiche preventive?
"Ritengo che le cose succedano quando devono succedere. Non voglio usare scuse, ma in due sessioni di mercato sono stato infortunato. Ora però sono felicissimo alla Roma, ho raggiunto la mia massima maturità. Sulla gente non posso dire molto, sono stato a Roma solo un giorno, non ho riscontrato scetticismo, poi per natura mi concentro sulle cose positive".
Chi ti ha impressionato di più dei compagni di squadra?
"Per me Daniele De Rossi per quello che rappresenta per il club. Lo avevo già conosciuto perché lo seguivo. Un calciatore esperto, con un percorso importante che lavora sodo e aiuta sempre i compagni. È un esempio".
Ti trovi meglio a giocare con Fazio o Manolas?
"Sono due grandissimi giocatori, non ho preferenze particolari. Mi piacerebbe giocare, spetterà poi a me adeguarmi alle caratteristiche del compagno. Manolas ha velocità, con Fazio si guadagna nel gioco aereo".
Come vivi gli allenamenti con Di Francesco?
"Bene. In Olanda non si da tanto valore al lavoro tattico. Qui invece le sedute spesso sono composte da ripetizioni continue per acquisire i movimenti giusti, per me è una cosa buona. Più si fa questo meglio ci si muove sul campo".
Il Messico in Gold Cup, cosa ne pensi?
"Rispetto molto il lavoro del ct, che è colombiano. Ha molto a cuore le sorti del Messico, al contrario di tanti messicani che criticano e basta. In Confederations Cup abbiamo avuto il miglior piazzamento della nostra storia. In Gold Cup hanno giocato tanti giovani, l'importante è il mondiale".
Quali sono le tue caratteristiche da mettere a disposizione di Di Francesco?
"Gli piace il calcio offensivo e organizzato. Vuole la palla fra i piedi e far partire l'azione, che sono le mie caratteristiche".
Sei il quarto messicano che gioca in Italia, il primo alla Roma. Questa è la tua sfida più importante?
"Si, lo è. Mi sono sempre preparato in carriera per poter giocare a questo livello. Sono contento, consapevole della responsabilità. Mi sento anche rappresentante dei giocatori messicani. Credo che facendo bene i ds riterranno opportuno investire nei calciatori messicani".